ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01579

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 723 del 13/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 13/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2017
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2017
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2017
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2017
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 13/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01579
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Venerdì 13 gennaio 2017, seduta n. 723

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il quotidiano Il Sole24Ore del 12 gennaio 2017, in merito alla nota vicenda riguardante la banca Monte dei Paschi di Siena, pubblica i nominativi di alcuni presunti debitori morosi facenti parte di una lista ben più ampia;
   infatti, come è ampiamente noto, con il decreto-legge n. 237 del 23 dicembre 2016, il cui disegno di legge di conversione è attualmente all'esame del Senato e lo stanziamento di 20 miliardi di euro, il Governo ha avviato nei confronti di Mps (il cui tracollo sfiora il 60 per cento del suo valore azionario) – e delle altre banche assimilabili – un'azione di salvataggio;
   da più parti, tuttavia, si chiede trasparenza e chiarezza sulle responsabilità; la questione è stata sollevata nei giorni scorsi dallo stesso presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, che ha chiesto in un'intervista a Il Mattino l'istituzione di una norma per poter rendere noti i nomi dei primi cento debitori insolventi;
   nella «lista nera» dei grandi debitori morosi, che hanno affossato Mps, portandola a cumulare 47 miliardi di euro di debiti malati, secondo Il Sole24Ore, figurano nomi eccellenti: grandi imprenditori, immobiliaristi, sistema cooperativo, partecipate pubbliche della Toscana;
   tra i protagonisti di spicco più emblematici, come ha ricostruito Il Sole24Ore, figura sicuramente la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia che risulta indebitata per 1,8 miliardi di euro; un altro debitore risulta essere Gianni Punzo, azionista di peso di Ntv e dell'interporto di Nola, la grande infrastruttura logistica del meridione, anche in questo caso Mps ha convertito parte dei prestiti in azioni;
   ma Mps, da anni, si porta dietro (insieme ad altre banche) anche prestiti accordati all'ex immobiliarista Luigi Zunino che ha cumulato un debito con il sistema bancario di 3 miliardi di euro; tra gli immobiliaristi risulta esserci anche Statuto che ha visto pignorato il suo «Danieli» di Venezia su cui Mps (con altri) aveva ingenti finanziamenti;
   anche la ex banca di Mussari (che deve tuttora metabolizzare il disastro della BTp), il general contractor della ditta Bartolomei-Fusi – protagonista più delle cronache giudiziarie recenti che di quelle economiche –, risulta tra i debitori; infatti, dal dissesto del contractor toscano, è rinata la Fenice Holding che Mps si ritrova in portafoglio in virtù di prestiti non ripagati;
   tra i dossier immobiliari c’è il finanziamento di alcuni fondi andati in default: come un veicolo gestito da Cordea Savills, finanziato con eccessiva leva da Mps, che aveva in portafoglio gli ex immobili del fondo dei pensionati Comit; ma Mps ha finanziato anche alcuni dei fondi di est Capital, società finita in liquidazione, che gestiva il progetto del lido di Venezia; l'elenco comprende anche Impreme, della famiglia romana dei Mezzaroma, nonché il disastroso progetto immobiliare abortito di Casalboccone a Roma della famiglia Ligresti;
   per quanto riguarda il capitolo delle partecipate pubbliche, Mps è inguaiata con pegni o titoli in Scarlino Energia, Fidi Toscana, Bonifiche Arezzo, Aeroporto di Siena e, persino, le Terme di Chianciano;
   per il capitolo relativo alle cooperative, Mps risulta protagonista della ristrutturazione del debito di Unieco;
   anche il Garante della privacy, Antonello Soro, è intervenuto sulla proposta del presidente dell'Associazione bancaria italiana di rendere noti i maggiori debitori colpevoli del fallimento, o del salvataggio pubblico, della loro banca, a patto che nella «lista nera» finiscano solo le aziende e non i piccoli debitori: «Nel caso in questione, che è ovviamente quello di Mps, mi pare che l'elevata dimensione del debito sia dipesa soprattutto dalle aziende, che non sono tutelate dalla privacy e i cui nomi, dunque, potrebbero essere resi pubblici» ha infatti dichiarato al Il Mattino;
   inoltre, anche il Sottosegretario all'economia, Pier Paolo Baretta, come riportato dal Corriere della sera, ha dichiarato: «È legittimo fare chiarezza e siamo pronti a una riflessione tecnica approfondita in Parlamento. Su queste cose lavora anche la magistratura, e bisognerà distinguere tra chi non ha restituito i prestiti perché è fallito, magari ha avuto difficoltà indotte dalle stesse banche, e i comportamenti dolosi» –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, ritenga di poter adottare, anche per rimuovere eventuali ostacoli di natura normativa, al fine di rendere pubblici i nominativi dei grandi debitori insolventi delle banche che finiscono in risoluzione o vengono «salvate» dallo Stato.
(2-01579) «Melilla, Ricciatti, Quaranta, Kronbichler, Sannicandro, Piras».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

debito

banca

holding