ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01485

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 685 del 04/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 04/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01485
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Martedì 4 ottobre 2016, seduta n. 685

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   nella seduta n. 2 del 12 novembre 2015 della Commissione VIII, nell'ambito delle comunicazioni in ordine agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio calabrese all'emergenza idrica Messina, il Ministro interrogato ha riferito circa lo stanziamento di 2 milioni di euro da parte dello Stato per far frotte all'evento franoso che si è verificato il 24 ottobre 2015 nella collina di Calatabiano, che ha danneggiato la condotta idrica di Fiumefreddo che rifornisce il comune di Messina;
   come ha riferito il Ministro interrogato, «l'attuale situazione di dissesto del versante nel comune di Calatabiano determina significativi fattori di rischio residuo per la sicurezza dell'abitato di Calatabiano e condiziona fortemente la scelta dell'intervento di ripristino dell'erogazione idrica di Messina»;
   purtroppo, fino ad oggi, sono stati effettuati solo i lavori di somma urgenza con tubi provvisori, mentre nulla è stato fatto per il ripristino definitivo della condotta, che dovrà essere realizzato solo dopo aver messo in sicurezza il versante;
   la Gazzetta del Sud online del 24 luglio 2016 riporta che il progetto della sistemazione della collina è stato trasmesso al dipartimento della protezione civile nazionale per l'approvazione;
   a seguito delle piogge dei giorni scorsi una nuova criticità rischia di vanificare i lavori eseguiti e danneggiare irreparabilmente le condotte provvisorie, già martoriate dagli incendi di questa estate;
   il Gazzettinonline del 26 settembre 2016 riporta: «“C’è in atto un movimento cinematico in evoluzione del versante in frana – spiega il geologo Carmelo Garufi dell'Amam – nell'area dei 4 tubi (direzione Alcantara), per un tratto di circa 35 metri, con un richiamo di erosione accelerata a valle sotto il by-pass”. Il timore, è che l'avvallamento sotto la condotta, che ha già interessato almeno tre dei quattro tubi, possa aggravarsi con l'evoluzione del dissesto. Sotto accusa non solo i ritardi per i lavori di consolidamento del versante collinare da parte della Protezione Civile Regionale, ma la mancata manutenzione delle opere di drenaggio, realizzate nella prima fase degli interventi di mitigazione del rischio sulla collina di contrada Piraino da parte della Protezione Civile Regionale a salvaguardia del sostante centro abitato. (...) Ad oggi, dopo quasi un anno dalla rottura della condotta, con un intervento provvisorio sull'acquedotto, con la realizzazione del by-pass che sarebbe dovuto – durare pochi mesi, non sono state ancora assunte decisione definitive»;
   in caso di frana, le persone che abitano nella zona sono in pericolo, anche perché il georadar non è attivo da maggio per mancanza di fondi;
   da una nota della regione Siciliana al comune di Calatabiano (prot. n. 6047 del 12 settembre 2016) si apprende che nel Patto per il Sud con riferimento alla regione siciliana, approvato dal Cipe e in corso di registrazione alla Corte dei conti, figurano 3 milioni di euro per l'intervento 19/R918/G1 – Consolidamento e sistemazione idrogeologica del versante C da Piano Piraino;
   non risulta ancora chiaro se il progetto della sistemazione definitiva del versante sia stato definitivamente approvato;
   le opere di sistemazione definitiva del versante sono prioritarie per salvaguardare sia l'abitato sottostante di Calatabiano, sia la città di Messina con i suoi 240.000 abitanti circa;
   nella citata seduta del 12 novembre 2015, il Ministro interrogato aveva assicurato tutto il possibile supporto per la soluzione definitiva del problema –:
   quali siano i motivi per i quali non sia stata ancora erogata l'intera somma dei 2 milioni di euro uso previsti per l'emergenza frana del 24 ottobre 2015, ai sensi dell'Ordinanza del dirigente della protezione civile n. 295 del 7 novembre 2015, se le istruttorie dei relativi progetti presso le autorità statali competenti risultino già concluse e quali tempi si prevedano per rendere formalmente disponibile la dotazione finanziaria dei 3 milioni di euro prevista per il consolidamento la sistemazione idrogeologica del versante C da Piano Piraino.
(2-01485) «Attaguile».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

risorse idriche

incendio