ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01447

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 666 del 02/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 02/08/2016
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 02/08/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/08/2016
Stato iter:
05/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/08/2016
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2016
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 05/08/2016
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/08/2016

SVOLTO IL 05/08/2016

CONCLUSO IL 05/08/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01447
presentato da
VACCA Gianluca
testo di
Martedì 2 agosto 2016, seduta n. 666

   I sottoscritti chiedono d'interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   in data 18 novembre 2009 è stato sottoscritto lo schema di convenzione unica tra Anas e la società Strada dei Parchi spa. In seguito, in data 29 novembre 2010, è stato sottoscritto l'atto di recepimento della delibera del Cipe n.  20 del 13 maggio 2010 di approvazione della medesima convenzione che fissa la scadenza della concessione al 31 dicembre 2030. I tratti autostradali in concessione sono la Roma-L'Aquila-Teramo pari a chilometri 159,3, la A24 diramazione grande raccordo anulare-tangenziale est di Roma pari a chilometri 7,2 e la Torano-Avezzano-Pescara di chilometri 114,9;
   la formula tariffaria applicata al pedaggio autostradale è stabilita dalla delibera del Cipe 39/2007 e dalla delibera del Cipe 319/1996. Al fine di determinare la variazione percentuale della tariffa si tiene conto:
    del valore del tasso d'inflazione programmato;
    di una quota che consente il recupero degli investimenti realizzati dalla società autostradale concessionaria l'anno precedente a quello di applicazione dell'incremento;
   i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle autostrade e gli oneri degli investimenti di nuove infrastrutture vengono recuperati dalla società Strada dei Parchi spa attraverso il pedaggio e i conseguenti incrementi. È evidente, quindi, che ogni investimento per nuove infrastrutture debba apportare un beneficio alla collettività che, di fatto, sostiene gran parte del costo;
   ogni anno Strada dei Parchi chiede ed ottiene un adeguamento tariffario che si somma a quello dell'anno precedente;
   già nel 2014 la società Strada dei Parchi spa aveva chiesto un aumento del pedaggio pari al 10,39 per cento, ricevendo l'autorizzazione da parte delle autorità competenti per una quota pari all'8,28 per cento. Nel periodo 2009-2015 l'aumento complessivo della tariffa del pedaggio ha raggiunto quasi il 40 per cento provocando numerose e continue proteste;
   i ricavi da pedaggio nel 2013 si sono attestati attorno ad una cifra pari a 137,6 milioni di euro, mentre nel 2014 pari a 148,9 milioni, riscontrando un numero di transiti per chilometri sia dei veicoli leggeri che pesanti in decrescita;
   secondo quanto appreso dai media locali, Strada dei Parchi spa ha presentato un progetto ai Ministeri competenti per la realizzazione di 40 chilometri di nuove gallerie a doppia canna che consentirebbero di accorciare l'autostrada che collega l'Abruzzo a Roma;
   secondo le fonti di stampa, il costo di questo progetto è di circa 5,5 miliardi di euro e, secondo la società concessionaria, rappresenterebbe un investimento privato, finalizzato a ridurre il tragitto stradale di circa trenta chilometri, in cambio di un prolungamento dei tempi di concessione sulla gestione del tratto autostradale di 45 anni che consenta di poter incamerare per altrettanti anni i pedaggi;
   la Società Strada dei Parchi spa, con nota prot. PR006284/2015 del 9 aprile 2015, ha presentato alla regione Abruzzo un progetto di messa in sicurezza di alcuni tratti autostradali mediante le varianti al tracciato ai fini del rilascio del parere tecnico preliminare;
   seconda un documento della regione Abruzzo, con nota prot. PR016092/2015 del 7 agosto 2015 la società Strada dei Parchi spa, ha trasmesso un aggiornamento del progetto preliminare di adeguamento e messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 con corrispondente studio di fattibilità. Stando a quanto contenuto nei documenti della regione Abruzzo, il progetto si è sviluppato in attuazione all'articolo 1, comma 183, della legge n. 228 del 14 novembre 2012 che ha la seguente formulazione: «In considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003 e successive modificazioni e della conseguente esigenza di procedere all'adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l'adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle OPCM n. 3274 del 2003 e n. 3316 dei 2003 e successive modificazioni, per l'adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria a norma del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264, e successive modificazioni per l'adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria delle dette autostrade, nonché per la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009, ove i maggiori oneri per gli investimenti per la realizzazione dei citati interventi siano di entità tale da non permettere il permanere e/o il raggiungimento delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario di concessione nel periodo di durata della concessione stessa, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza». La relazione contenuta nel dossier allegato alla legge di stabilità 2013 – legge 24 dicembre 2012, n. 228, spiega che le norme in questione «dispongono che il Governo rinegozi, fatta salva la preventiva verifica della compatibilità in sede comunitaria con la società concessionaria delle autostrade A24 e 425 le condizioni delle concessioni, anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l'utenza. Ciò in considerazione della classificazione delle autostrade A24 e A25 quali opere strategiche e della conseguente esigenza di procedere:
    all'adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l'adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti;
    all'adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria;
    all'adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale;
    allo svolgimento dei lavori di manutenzione straordinaria di dette autostrade;
    alla realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009.

  Al riguardo, è stato rilevato che potrebbero sorgere profili di criticità in merito alla quota di investimenti necessari agli adeguamenti indicati dalle norme. In particolare – attesa la necessità di garantire la compatibilità delle infrastrutture in esame alla normativa vigente – non appaiono chiari gli effetti per la finanza pubblica qualora non fosse garantito il raggiungimento per il concessionario dell'equilibrio finanziario della gestione delle autostrade, in considerazione dell'impossibilità di coprire l'eventuale passivo mediante l'incremento delle tariffe all'utenza»;
   il progetto preliminare elaborato da Strada dei Parchi spa, secondo il documento prot. RA/128354 della regione Abruzzo, ipotizza varianti nei seguenti tratti:
    Celano – Bussi – Tocco da Casauria;
    Magliano dei Marsi – Tagliacozzo – Carsoli, fino al confine con la regione Lazio;
    asse di interconnessione della A24 con la A14 a Roseto degli Abruzzi;
    asse di penetrazione urbana a Pescara;

   sia l'asse di interconnessione della A24 con la A14 a Roseto degli Abruzzi che l'asse di penetrazione urbana a Pescara, in realtà, sono nuovi tracciati che, utilizzando a giudizio degli interpellanti strumentalmente il dettato normativo, verrebbero realizzati;
   secondo quanto riportato da un articolo di stampa de il Messaggero del 12 luglio 2016, il geologo dell'INGV Fabrizio Galadini, in occasione di un incontro presso la provincia de L'Aquila, ha dichiarato che le gallerie che si vorrebbero realizzare dovrebbero intersecare tre faglie attive; quella del Fucino; quella di Capo Di Moro e quella della Valle Subequana;
   secondo quanto riportato nella relazione idrogeologica del «Piano di tutela delle acque» della regione Abruzzo, l'impatto sull'ambiente che queste opere comporterebbero è molto elevato; infatti, le modifiche piano altimetriche del tracciato esistente prevedono la realizzazione di gallerie che incontrano corpi idrici, come ad esempio quelli del Monte Sirente, e faglie attive; la velocizzazione e riduzione del percorso comporta l'eliminazione di alcuni degli attuali svincoli, l'abbattimento di alcuni viadotti e la dismissione di altri viadotti, la realizzazione di un nuovo tratto autostradale; nel progetto non pare sia prevista alcuna opera di manutenzione o adeguamento alle norme esistenti: gli assi di interconnessione di Roseto e Pescara, invece, rappresentano dei veri e propri nuovi tratti autostradali che si vanno a sovrapporre a tracciati già esistenti, come l'asse attrezzato Teramo-Mare (Superstrada Strada statale n. 80) e il raccordo autostradale 12 Chieti Pescara;
   il bacino imbrifero del Gran Sasso, il più grande d'Europa, dal quale scaturiscono le risorgive dei fiumi Pescara, San Callisto o Tirino con una portata complessiva di 15mc/secondo insistono nella zona in cui, pare, si vorrebbero realizzare le nuove gallerie;
   la proposta di variante V06 prevede un tunnel di svariati chilometri e la conseguente dismissione del tratto autostradale compreso tra i caselli di Pescina e quello di Prati Peligna-Sulmona;
   a fine gennaio 2016 in occasione di una visita a Sulmona del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini, la stampa riporta la seguente dichiarazione attribuita allo stesso: «So che è stata depositata una proposta, non l'ho ancora vista, so che l'impresa che l'ha depositata è pronta a fare un investimento notevole in Abruzzo è un progetto che va esaminato con l'attenzione richiesta tenendo conto di un'opportunità che deriva anche da un grande investimento – ha dichiarato il Viceministro –. Naturalmente, come tutte le opere che arrivano sul territorio con una certa forza, anche questa ha bisogno della convergenza del Ministero con le amministrazioni locali e ha bisogno di una verifica del piano economico, giudico però il fatto positivo, che ci sia una grande impresa pronta ad investire sul proprio territorio», confermando quanto riportato dalla stampa nei giorni precedenti riguardo all'esistenza di un progetto presentato dal gestore della Società Strada dei Parchi spa;
   secondo le dichiarazioni di Cesare Ramadori anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti conoscono il progetto tant’è che dalle notizie di stampa si apprende che è stata svolta una riunione l'8 ottobre 2015 tra la società Strada dei Parchi, regione Abruzzo, regione Lazio e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   l'Abruzzo non ha bisogno di sventrare altre montagne, né di spendere fondi dei cittadini acquisiti indirettamente attraverso un aumento vertiginoso dei pedaggi al fine di velocizzare solo di qualche minuto un tratto autostradale come quello gestito dal gruppo Toto. Infatti, i costi, benché sia previsto un investimento privato, sicuramente ricadrebbero sul cittadino che verrebbe penalizzato anche attraverso un ulteriore aumento del pedaggio, su un'autostrada che risulta tra le più care d'Italia e con gli aumenti maggiori registrati negli ultimi anni;
   il progetto, oltre a rappresentare un costo reale a carico della collettività soprattutto abruzzese e laziale, seppur indirettamente, taglierebbe fuori dalle principali arterie di collegamento l'intera valle Peligna, già in stato di sofferenza, e una intera zona del Parco della Majella;
   la documentata riduzione del traffico sulla Strada dei Parchi registrata negli ultimi anni denota, tra l'altro, la non necessità di ampliamento e ulteriore investimento sulla Strada dei Parchi; il collegamento dei trasporti dalla costa abruzzese verso la capitale necessiterebbe, invece, di un investimento sulla linea ferroviaria che attualmente percorre il tragitto in non meno di 3 ore e mezza rendendo del tutto difficoltoso l'utilizzo di tale mezzo soprattutto per i pendolari;
   un costo presunto di 5,5 miliardi di euro sicuramente non permette il raggiungimento per il concessionario dell'equilibrio finanziario della gestione delle autostrade, in considerazione dell'impossibilità di coprire l'eventuale passivo mediante l'incremento delle tariffe all'utenza e quindi richiederebbe allo Stato un impegno economico o una rinegoziazione della concessione autostradale;
   secondo un articolo di stampa apparso sul Messaggero del 27 luglio 2016, l'amministratore delegato di Strada dei Parchi spa avrebbe rilasciato la seguente dichiarazione: «Ovviamente tutta questo sarà possibile solo e soltanto se ci verrà rinnovata la concessione per ulteriori venti anni, cioè fino al 2050 perché se così non dovesse essere siamo pronti a recedere dal contratto e a farci revocare la concessione. Non possiamo far fallire la società per mettere in sicurezza una strada che tra quindici anni non gestiremo più» –:
   se presso i Ministeri e le autorità competenti siano stati presentati da Strada dei Parchi spa, progetti di varianti al tracciato delle autostrade A24 e A25 e, in caso di risposta affermativa, secondo quale mandato istituzionale specifico da parte del Ministero concedente;
   se la regione Abruzzo abbia prodotto atti trasmessi ai Ministeri e alle autorità competenti o promosso incontri istituzionali in merito alle varianti ed alla realizzazione delle infrastrutture ipotizzate dalla società concessionaria delle autostrade A24 e A25 e, in caso di risposta affermativa, quali siano questi atti, quali siano stati trasmessi, quale sia il contenuto e cosa abbiano risposto i Ministeri e le autorità competenti;
   se la regione Lazio abbia prodotto atti trasmessi ai Ministeri e alle autorità competenti o promosso incontri istituzionali in merito alle varianti ed alla realizzazione delle infrastrutture ipotizzate dalla società concessionaria delle autostrade A24 e A25 e, in caso di risposta affermativa, quali siano questi atti, quando siano stati trasmessi, quale sia il contenuto e cosa abbiano risposto i Ministeri e le autorità competenti;
   se siano stati svolti incontri istituzionali con i Ministeri o le autorità competenti, alla luce delle dichiarazioni di Cesare Ramadori, che hanno avuto come oggetto le ipotesi di varianti proposte da Strada dei Parchi spa e, in caso affermativo, quali siano gli esiti;
   quali sino le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, volte a potenziare i collegamenti dalla costa abruzzese verso la capitale e Civitavecchia investendo sulla linea ferroviaria con l'obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza per il trasporto ferroviario sia delle persone che delle merci;
   se i Ministri interpellati abbiano intenzione di valutare il rigetto di qualsiasi variante o ipotesi di realizzazione di infrastrutture che vadano ad incidere, anche parzialmente, o a mettere a rischio i corpi idrici e l'assetto idrogeologico esistente, anche attraverso una puntuale valutazione dell'impatto sull'ambiente delle opere ipotizzate;
   se il Governo interpellati abbiano intenzione di valutare il rigetto di qualsiasi variante o ipotesi di realizzazione di infrastrutture che insistono su zone ad elevato rischio sismico e in presenza di faglie attive, anche attraverso una puntale valutazione dei rischi e della pericolosità conseguenti e connessi alle opere ipotizzate;
   se il Governo abbia intrapreso le opportune iniziative di competenza volte a bloccare ogni altro aumento di pedaggio del tratto autostradale gestito da Strada dei Parchi spa;
   se il Governo abbia intrapreso opportune iniziative per bloccare ogni altro aumento dei pedaggi dell'autostrada che collega la costa adriatica a Roma – la A24-A25, già notevolmente più costosa delle autostrade A14 e A1;
   se l'attuazione dell'articolo 1, comma 183, della legge n. 228 del 14 novembre 2012 consenta varianti, con costi talmente elevati da raggiungere i 5,5 miliardi di euro, che prevedono la realizzazione di nuovi tratti di autostrade ed in particolare quelle contenute nei documenti prot. RA/128354 della regione Abruzzo;
   se l'eventuale autorizzazione alla realizzazione delle varianti di cui in premessa, nonché un eventuale prolungamento della concessione, siano compatibili con la normativa comunitaria;
   se le opere di cui in premessa possano essere realizzate in zone di protezione speciale o siti di interesse comunitario e, in caso di risposta affermativa, con quali modalità.
(2-01447) «Vacca, Del Grosso, Colletti, Terzoni, Busto, Daga, De Rosa, Mannino, Micillo, Zolezzi, Di Battista».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pedaggio

zona protetta

tariffazione delle infrastrutture