ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01436

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 658 del 20/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MARCON GIULIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01436
presentato da
MARCON Giulio
testo di
Mercoledì 20 luglio 2016, seduta n. 658

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:
   Manuel Barroso è stato nominato presidente non esecutivo della Goldmann Sachs, banca di affari. Dal 2004 al 2014 Barroso è stato presidente della Commissione europea. Proprio i rapporti con le banche sono stati e sono uno dei punti più delicati della attività istituzionale, ancora di più in una fase segnata dalla crisi che ha visto negli istituti bancari un elemento quanto mai sensibile, e per altro in un periodo di riorganizzazione normativa e legislativa;
   l'incarico è stato reso noto il 15 luglio 2016 dal gruppo bancario: «La sua visione – si legge nel comunicato – e il suo giudizio apporteranno grande valore al Consiglio di amministrazione di Gsi, a Goldman Sachs, ai nostri azionisti e ai nostri professionisti». Una scelta legata anche alla necessità di affrontare, le incognite del post-referendum britannico;
   questa scelta ha sollevato critiche da parte di molti. «Barroso – ha dichiarato il sottosegretario francese Désir – fa il gioco degli anti-europeisti e lo invito, solennemente a rinunciare all'incarico. Questo accordo è particolarmente scandaloso – ha proseguito il sottosegretario – considerato il ruolo giocato da quella banca nella crisi finanziaria del 2008 così come nella falsificazione dei conti della Grecia»; (...) In questo modo Barroso fa il gioco degli anti-europeisti. Lo invito solennemente a rinunciare a questo posto», ha dichiarato il sottosegretario francese agli affari europei, Harlem Desir. «Moralmente, politicamente, deontologicamente, sarebbe un errore da parte di Barroso, il peggiore servizio che un ex presidente di una istituzione europea potrebbe rendere al progetto europeo, in un momento storico in cui, al contrario, esso ha bisogno di essere sostenuto, affiancato e rafforzato»;
   una petizione al Parlamento europeo contro la recente nomina di Manuel Barroso, presidente della commissione europea per dieci anni, a presidente non esecutivo della banca d'affari Goldman Sachs è stata lanciata sul sito Change.org, dall'italiana L'Altra europa con Tsipras, per iniziativa di Roberto Morea e Roberto Musacchio, in cui si legge: «I rapporti con le banche sono stati e sono uno dei punti più delicati della attività istituzionale, ancora di più in una fase segnata dalla crisi che ha visto negli istituti bancari un elemento quanto mai sensibile, e per altro in un periodo di riorganizzazione normativa e legislativa»; la petizione dice no alle «sliding doors» e chiede all'europarlamento «di discutere sulla inopportunità di questo passaggio» che «suscita agli occhi dei nostri cittadini, sempre più critici verso la Ue, l'idea di una dipendenza e sottomissione agli interessi finanziari delle istituzioni stesse»;
   critiche bipartisan sono giunte con la richiesta di rinunciare all'assegno da 15mila euro che Barroso riceve ogni mese in qualità di ex presidente della Commissione europea e inoltre scandalizza il fatto che continui a percepire una somma mensile pari al 60 per cento di quello che è stato il suo stipendio tra il 2004 e il 2014;
   occorrerebbe promuovere in sede europea una discussione sulla opportunità di questo passaggio da parte di Manuel Barroso da un ruolo istituzionale interno ad una struttura privata che con le istituzioni ha rapporti particolarmente delicati –:
   se il Governo non ritenga, per quanto di competenza, assumere iniziative affinché l'Unione europea dia prova di una propria indipendenza ed autonomia dai settori finanziari e bancari che sono così fortemente criticati dai cittadini europei per la gestazione e la gestione della crisi economica in cui si è ancora coinvolti, visto che tale autonomia è messa seriamente in discussione, anche sul piano formale, nel momento in cui personalità che hanno rappresentato le istituzioni europee, al termine del loro mandato, assumono un ruolo preminente in quei settori in cui le stesse istituzioni hanno rapporti così delicati e che un tale passaggio suscita agli occhi dei nostri cittadini, sempre più critici verso la Unione europea, l'idea di una dipendenza e sottomissione agli interessi finanziari delle istituzioni stesse;
   se non intendano promuovere nelle competenti sedi europee un adeguamento del codice di regolamentazione che preveda la incompatibilità di passaggi di ruolo in ambiti sensibili per chi ha rivestito ruoli istituzionali significativi;
   se non ritengano necessario chiedere in sede europea di cambiare, inasprendolo, il «codice di comportamento», in base al quale i commissari debbano chiedere, nei 18 mesi successivi alla fine del loro mandato, una specifica autorizzazione all'Unione europea per lavorare per un gruppo privato, allungando la durata del divieto, ampliando le incompatibilità e rafforzando così i controlli.
(2-01436) «Marcon, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

presidente della Commissione

istituzione dell'Unione europea

crisi monetaria