ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01431

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 657 del 19/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 19/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/07/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/07/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01431
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   il 31 maggio 2016 il Governo ha approvato il primo decreto attuativo della legge delega di riforma della magistratura onoraria (decreto legislativo n. 92 del 2016), istituendo la sezione autonoma dei consigli giudiziari per i magistrati onorari, che avrà compiti delicatissimi: giudicare in sede disciplinare i magistrati onorari, valutare la loro idoneità alla conferma, esprimere pareri sull'organizzazione degli uffici. La sezione autonoma dovrà anche tutelare le condizioni di lavoro dei magistrati onorari, dal momento che la loro retribuzione, in parte, sarà liquidata in base agli obiettivi raggiunti, fissati dai capi degli uffici e comunicati ad essa;
   la delicatezza dei compiti affidati alla sezione autonoma è stata del tutto trascurata dal «Governo del fare», che ha fissato le elezioni alla data del 24/25 luglio 2016, non solo costringendo la categoria a organizzarsi in pochissimo tempo per le candidature, ma imponendo anche ai consigli giudiziari l'organizzazione delle procedure di elezione in un tempo brevissimo. Infatti, le incertezze sulle regole delle elezioni sono perdurate fino al 13 luglio 2016, quando il Consiglio superiore della magistratura ha approvato una delibera per risolvere le molteplici problematiche applicative e interpretative della normativa (essendo molte liste ormai depositate in base a indicazioni magari diverse date dai consigli giudiziari);
   aver stabilito una data così prossima, sembrerebbe un ulteriore segnale per scoraggiare la partecipazione al voto di una categoria che già aveva maturato disaffezione, dopo essere stata invitata dal Governo a guardarsi intorno per cercare un altro lavoro;
   come non bastasse, a ciò si aggiunge anche che i magistrati onorari hanno in questi giorni appreso che, se non hanno la fortuna di prestare servizio nei capoluoghi sede di corte d'appello o nelle pochissime sedi indicate come uffici elettorali, dovrebbero percorrere oltre cento chilometri per votare chi dovrà valutarli e tutelarli. Per esempio, in Emilia Romagna si voterà solo a Bologna e i colleghi di Piacenza, per andare a votare, dovrebbero percorrere circa 150 chilometri; 120 chilometri sono la distanza che i colleghi in servizio a Massa e Verona dovranno percorrere per il loro diritto di voto, concesso, rispettivamente, a Genova e a Venezia. Essi sono pregiudicati da regole che, per lo più, non sono state applicate ai magistrati di ruolo, i quali, alle ultime elezioni, hanno votato presso le proprie sedi. I magistrati in servizio, che per problemi organizzativi o di diversa e più complessa natura saranno impossibilitati a recarsi presso le sedi «delocalizzate», saranno così esclusi dalla rappresentanza, emarginati definitivamente nella periferia giudiziaria;
   per il «Movimento sei luglio – per la riforma della Magistratura onoraria», è inoltre inaccettabile che la legge non abbia previsto la partecipazione dei magistrati onorari agli uffici elettorali: soluzione, che, per altro, avrebbe consentito l'operatività di un maggiore numero di seggi dove votare. Per i magistrati aderenti al Movimento, si tratta dell'ennesima nefasta conseguenza dell'operare sbrigativo del Governo, che si vuole sottolineare, ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 92 del 2016 dopo le 23 del 31 maggio 2016, a meno di un'ora dal termine di decadenza di tutti i magistrati onorari. Il decreto, infatti, ha stabilito anche la loro proroga;
   gli interpellanti intendono, quindi, sostenere il «Movimento sei luglio» che rivolge un appello perché sia disposta la costituzione di uffici elettorali che consentano l'esercizio effettivo del voto a tutti i magistrati onorari –:
   se il Governo sia a conoscenza dei gravi fatti descritti in premessa e se non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, per dar seguito alla legittima richiesta avanzata dal «Movimento sei luglio».
(2-01431) «Andrea Maestri, Civati, Brignone, Matarrelli, Pastorino, Artini, Baldassarre, Bechis, Segoni, Turco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

magistrato

organizzazione elettorale

giurisdizione giudiziaria