ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01385

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 633 del 07/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 06/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/06/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01385
presentato da
CHIARELLI Gianfranco Giovanni
testo di
Martedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   con ordinanza del 12 febbraio 2016, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto disponeva il sequestro preventivo dell'impianto di depurazione delle acque reflue civili, posto a servizio dell'agglomerato di Martina Franca, in località Cupa, nonché lo scarico attualmente asservito all'impianto, situato in località Pastore, nel fondo di proprietà Pinto-Minardi;
   disponeva la contestuale nomina, quali amministratori e custodi giudiziari dei beni in sequestro:
    dell'autorità idrica pugliese, nella persona del legale rappresentante, con riferimento all'impianto di depurazione, su cui grava il compito di garantire la continuità del servizio di depurazione delle acque conformemente ai limiti di legge ed alle norme di settore, prevedendo il ripristino immediato dell'efficienza delle componenti dell'impianto attualmente fuori servizio;
    della regione Puglia, nella persona del presidente della giunta regionale p.t., con riferimento allo scarico attualmente in uso, benché privo di autorizzazione, con l'obbligo di individuare, entro 60 giorni una soluzione tecnica alternativa eco-compatibile;
   successivamente, con ordinanza del giorno successivo, il medesimo organo ordinava il sequestro preventivo della strada statale 172, nel tratto Martina Franca-Locorotondo, tra il chilometro 45+300 e il chilometro 45+500, con interdizione assoluta al transito di uomini e mezzi ad eccezione dei frontisti;
   alla data odierna permane il provvedimento di sequestro e la interdizione al traffico del suddetto tratto di strada statale 172;
   la strada statale 172 è l'unica via di comunicazione idonea al traffico veicolare, utilizzata per il trasporto privato e pubblico, per persone e merci;
   rappresenta la principale arteria di collegamento tra l'area jonica e l'adriatica;
   le strade provinciali parallele, allo stato utilizzate in alternativa con una serie di importanti limitazioni, presentano caratteristiche di dimensione e stato di manutenzione non adeguato al volume di traffico;
   l'interruzione intervenuta, di fatto, isola completamente la città di Martina Franca e con essa tutte le aree vicine (tra cui le principali: Locorotondo, Alberobello, Fasano, Monopoli, Cisternino);
   tutta l'area denominata della «Vale d'Itria», notoriamente centro di grande attrazione turistica, vede aggravata una situazione di crisi economica che risente già delle tante criticità che interessano l'intero territorio ionico;
   tutte le azioni finora intraprese dai vari enti preposti non sono state valutate sufficienti, da parte dell'autorità giudiziaria, a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, tali da consentire il dissequestro;
   con ordinanza del sindaco di Martina Franca n. 15 del 26 marzo 2016, recante «ordinanza per l'accesso e occupazione di urgenza delle aree interessate a lavori di messa in sicurezza del recapito finale e completamento prove geologiche area trincee drenanti», considerata la necessità di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, si disponeva a favore dell'azienda Acquedotto Pugliese SpA, l'accesso e l'occupazione d'urgenza, non preordinata all'esproprio dei terreni ricadenti in agro del comune di Martina Franca, alle particelle catastali 164, 165, 197, 243, 571, del foglio 44, per eseguire i lavori occorrenti per la messa in sicurezza dell'area circostante la strada statale 172, rimuovendo il terreno accumulato, a seguito degli allagamenti e provvedendo a smaltirlo, recuperarlo, o riutilizzarlo come per legge, nonché per l'esecuzione delle prove di permeabilità e delle altre indagini geognostiche occorrenti alla definizione del progetto di costruzione delle trincee a servizio del depuratore;
   in data 27 aprile 2016, si teneva a Martina Franca «un incontro sulle problematiche del tratto della SS172 sequestrato dalla Magistratura e chiuso al traffico» alla presenza del presidente della regione, Michele Emiliano, dell'assessore per le infrastrutture, Giovanni Giannini, del sindaco Franco Ancona, del sindaco di Locorotondo, Tommaso Scatigna, dei consiglieri comunali e assessori di tutti gli schieramenti, dei consiglieri regionali Donato Pentassuglia e Renato Perrini, nonché dei dirigenti regionali Barbara Valenzano e Luca Limongelli. In tale sede, il presidente Emiliano, a circa tre mesi di distanza dal sequestro, affermava di comprendere solo in quel momento la reale portata del problema, certificando il totale disinteresse dell'ente regione rispetto ad una problematica di assoluta gravità ed urgenza. Individuava, «quale possibile soluzione definitiva della regione il progetto delle trincee drenanti»; soluzione non risolutiva;
   successivi incontri tra i vari enti interessati regione, comune di Martina Franca, Anas non hanno al momento individuato alcuna soluzione realizzabile in tempi brevi –:
   se siano a conoscenza di quanto sopra esposto ed abbiano piena cognizione della gravità della situazione e di quali elementi dispongano circa le cause di quanto venutosi a determinare, ciò anche in relazione ad un quadro generale di obsolescenza della intera rete di depurazione pugliese, da cui derivano le problematiche che hanno prodotto l'intervento della magistratura nel caso di Martina Franca;
   se ritengano di intervenire, per quanto di competenza, in tempi rapidi al fine di ripristinare la funzionalità del sistema viario sottoposto a sequestro;
   se i Ministri interrogati intendano attivarsi, nell'ambito delle rispettive competenze, in collaborazione con la regione Puglia, il comune di Martina Franca e le autorità e gli enti coinvolti, affinché vengano individuate, in riferimento al gravissimo dissesto idrogeologico e ai continui fenomeni di allagamento da acque reflue, immediate soluzioni tecniche a vantaggio dei territori, in un'ottica di concreto contrasto all'allarme ambientale e sanitario in atto.
(2-01385) «Chiarelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

sicurezza pubblica

amministrazione regionale