ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01333

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 603 del 06/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 06/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01333
presentato da
CHIARELLI Gianfranco Giovanni
testo di
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   da qualche giorno è entrato in funzione nel porto di Taranto un hotspot predisposto per ospitare temporaneamente 360 migranti;
   la struttura è dotata di aree di prima accoglienza sanitaria, uffici per l'identificazione di polizia il controllo documenti, la fotosegnalazione e rilevamento di impronte digitali;
   l’hotspot dovrebbe servire alla identificazione di migranti che dovessero sbarcare in Puglia;
   dal suo avvio si sono verificati due arrivi, ognuno di circa 400 migranti sbarcati in altre regioni (Calabria in particolare);
   il trasferimento a Taranto è avvenuto con utilizzo di autobus;
   di quanto sta accadendo non si hanno comunicazioni ufficiali, così come risulta che sia vietato l'accesso alla struttura agli organi di informazione;
   in riferimento all'ultimo arrivo della fine di marzo 2016 si apprendono le seguenti notizie dalle agenzie di stampa: «Oltre un centinaio di migranti marocchini, accolti nei giorni scorsi nel nuovo hotspot di Taranto, sono stati muniti di provvedimento di espulsione firmato dal questore di Taranto, Stanislao Schimera, dopo essersi rifiutati di avvalersi di «protezione internazionale». Lo riporta l’ANSA. Entro sette giorni devono lasciare l'Italia e sono liberi di circolare sul territorio nazionale. Circa 40 migranti ieri sera, si sono recati alla stazione ferroviaria con l'intento di partire per il Nord: non tutti sono riusciti a farlo per mancanza dei soldi necessari all'acquisto dei biglietti. Alcuni hanno trascorso la notte nell'ex palestra Ricciardi sede della locale Protezione civile. Nel foglio di via si precisa che il migrante colpito dal provvedimento «è sprovvisto del permesso di soggiorno» e risulta «irregolare sul territorio nazionale»;
   i migranti che hanno rifiutato la «protezione internazionale» a seguito del provvedimento di espulsione si sono riversati in città senza alcun tipo di assistenza, privi di risorse, senza alcuna forma di sostegno;
   il sindaco di Taranto ha segnalato la volontà di individuare soluzioni abitative per ospitare temporaneamente i migranti, di fatto espulsi dal nostro Paese, mentre risulta che alcuni volontari abbiano organizzato collette per l'acquisto di biglietti ferroviari;
   quanto sopra avviene in un contesto sociale ed economico notoriamente gravato da una particolare crisi che evidenzia una disoccupazione giovanile superiore al 50 per cento, una preoccupante crisi abitativa, nonché ampie sacche di povertà –:
   se il Governo intenda rivedere la decisione di mantenere a Taranto l’hotspot, mancando i presupposti perché tale struttura possa funzionare senza incidere sulle già precarie condizioni di vita della popolazione locale, che impediscono di fatto di garantire la richiesta accoglienza, soprattutto al ripetersi degli episodi narrati in premessa;
   se, nelle more di assumere decisioni più coerenti con la realtà di Taranto, non si ritenga di limitare l'accesso all’hotspot solo a quanti dovessero sbarcare in Puglia;
   allo stato, se non si ritenga ragionevole, e assolutamente necessario, assumere iniziative per effettuare a monte la verifica della volontà di avvalersi della «protezione internazionale», evitando di inviare a Taranto non intendono richiedere asilo al nostro Paese.
(2-01333) «Chiarelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

asilo politico

controllo di polizia