ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01274

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 570 del 16/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: BARUFFI DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 16/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/02/2016
Stato iter:
19/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/02/2016
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/02/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/02/2016
Resoconto BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/02/2016

SVOLTO IL 19/02/2016

CONCLUSO IL 19/02/2016

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01274
presentato da
BARUFFI Davide
testo presentato
Martedì 16 febbraio 2016
modificato
Venerdì 19 febbraio 2016, seduta n. 573

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   da ormai diverso tempo è salita all'attenzione delle cronache la vicenda del distretto modenese della lavorazione delle carni: da un lato esso rappresenta un'eccellenza assoluta sul piano internazionale, per qualità dei prodotti e riconoscibilità dei marchi, che ha assicurato anche negli anni della crisi una tenuta della produzione, dell'occupazione e della ricchezza prodotta come in pochi altri comparti; dall'altro, si registra una conflittualità sociale crescente per le caratteristiche che ha progressivamente assunto il mercato del lavoro, segnatamente per il ricorso sistematico all'istituto dell'appalto, la presenza di cosiddette cooperative spurie, l'applicazione di diversi contratti collettivi nazionali di lavoro ai diversi segmenti di una filiera produttiva che, non di rado, si svolge nello stesso stabilimento;
   lavoratori e sindacati lamentano da tempo una non corretta applicazione degli istituti contrattuali: mancato rispetto degli orari di lavoro e delle pause previste, con turni insostenibili sul piano psicofisico e i conseguenti rischi per la sicurezza sul lavoro; incertezza sui versamenti dei contributi a causa del sistematico ricorso ed abuso di istituti remunerativi impropri; una sostanziale intermediazione della manodopera, con mansioni improprie, senza peraltro reali garanzie per i lavoratori (clausole sociali nel regime degli appalti), esposti in questo modo al ricatto dei datori di lavoro, o dei capireparto, fino a limiti inaccettabili che possono prefigurare veri e propri rapporti di caporalato;
   nel tempo e in più circostanze le diverse autorità competenti (direzione territoriale del lavoro, asl, Guardia di finanza e altri) hanno confermato questo stato di deterioramento delle condizioni di lavoro e di mancato rispetto delle norme e dei contratti; non da ultimo diverse testate di informazione hanno acceso i riflettori su queste condizioni di lavoro, suscitando stupore e indignazione nell'opinione pubblica;
   il danno di immagine derivante da condotte scorrette, quando non apertamente illegali, di taluni rischia di gettare un'ombra su tutte le imprese del distretto, anche ben oltre le singole responsabilità, arrecando un danno fortissimo ad un settore che ha fatto della qualità dei prodotti e dei marchi la propria chiave di successo a livello globale;
   in questo contesto si iscrive la vertenza specifica di Castelfrigo spa e delle cooperative che per questa operano in regime di monocommittenza (Ilia e Work Service) presso il comune modenese di Castelnuovo Rangone, cuore del distretto economico della lavorazione delle carni;
   da oltre una settimana è in corso lo sciopero dei 150 lavoratori delle due cooperative che, nella giornata del 15 febbraio 2016, hanno avviato un vero e proprio blocco, impedendo ai lavoratori diretti di Castelfrigo di accedere allo stabilimento;
   la vertenza muove principalmente sul mancato rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro e riprende diverse delle questioni evidenziate in premessa: turni di lavoro insostenibili, soggezione totale alle figure dei capi reparto al di fuori di ogni corretta relazione in ambito di lavoro, sostanziale elusione contributiva e altro;
   il fortissimo livello di tensione sociale, cresciuto negli ultimi giorni a seguito del blocco, ha reso necessaria la presenza costante delle forze dell'ordine, che nella mattinata del 15 febbraio 2016, hanno ritenuto necessario forzare il blocco dei lavoratori delle cooperative per consentire ad alcuni lavoratori diretti di Castelfrigo di accedere allo stabilimento; in questi giorni è poi stata rilevata la presenza, quantomeno anomala, di guardie private preposte, a quanto risulta agli interpellanti più che al controllo dello stabilimento, a quello dei manifestanti;
   si rende necessaria e improcrastinabile una positiva risoluzione della vertenza che assicuri il pieno rispetto delle norme e del contratto collettivo nazionale di lavoro da un lato, la piena ripresa della produzione dall'altro –:
   se il Governo sia a conoscenza della vertenza in corso presso la Castelfrigo Spa e le cooperative per essa operanti;
   quali iniziative intenda assumere il Governo per favorire una positiva risoluzione di questa controversia;
   quali iniziative, più in generale, intenda assumere il Governo per favorire una positiva ricomposizione delle relazioni sindacali in un distretto strategico per il territorio e per l'economia del nostro Paese.
(2-01274) «Baruffi, Cinzia Maria Fontana, Patrizia Maestri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto collettivo

marcatura

condizioni di lavoro