ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01173

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 24/11/2015
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/11/2015
Stato iter:
27/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/11/2015
Resoconto CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/11/2015
Resoconto CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/11/2015

SVOLTO IL 27/11/2015

CONCLUSO IL 27/11/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01173
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo presentato
Martedì 24 novembre 2015
modificato
Venerdì 27 novembre 2015, seduta n. 531

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   la legge 24 giugno 2010, n. 107, ha provveduto, sulla base degli indirizzi contenuti nella dichiarazione scritta del Parlamento europeo del 12 aprile 2004, a riconoscere i diritti delle persone sordocieche, prevedendo la possibilità di definire misure specifiche di integrazione sociale e di assistenza individuale. In particolare, secondo quanto disposto dall'articolo 2 della legge, le persone sordocieche percepiscono in forma unificata le indennità previste dalla legislazione vigente in materia di sordità, e cecità civile, oltre ad eventuali ulteriori prestazioni erogate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS);
   malgrado l'articolo 1o della legge riconosca la sordocecità come «disabilità specifica unica», l'articolo 2 definisce come sordocieche le persone «cui siano distintamente riconosciute entrambe le minorazioni, sulla base della legislazione vigente, in materia di sordità civile e cecità civile», marcando un'evidente discrasia con le finalità della legge. Il riconoscimento della sordocecità come la sommatoria di due distinte minorazioni ha inoltre escluso dal regime di tutela stabilito dalla legge una parte della platea di persone che ne sono affette. Infatti, la legge 26 maggio 1970, n. 381, e successive modificazioni, considera sorde esclusivamente le persone con una minorazione congenita o acquisita durante l'età evolutiva tale da aver compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato. Alla luce di questa definizione, non sono considerate sordocieche le persone che, pur essendo non vedenti, siano diventate sorde dopo il dodicesimo anno d'età;
   l'accertamento della sordocecità è demandato alla commissione medica dell'azienda sanitaria locale competente territorialmente, che nel corso di un'unica visita verifica la compresenza dei requisiti necessari al riconoscimento di entrambe le minorazioni. Sebbene con messaggio n. 21724 del 25 agosto 2010 l'INPS abbia reso noto che erano in corso le necessarie modifiche alla procedura telematica, al fine di consentire alle persone sordocieche la presentazione on-line delle domande di accertamento dello stato invalidante, allo stato gli interpellanti riscontrano la mancata predisposizione della modulistica necessaria, con chiare implicazioni per le persone sordocieche e le rispettive famiglie;
   negli ultimi anni alcuni enti specializzati hanno istituito centri di eccellenza nei trattamenti sanitari, residenziali e sociosanitari in favore delle persone sordocieche. Gli utenti e le famiglie che intendono usufruirne sperimentano, tuttavia, difficoltà crescenti qualora si renda necessario accedere ai servizi erogati da un altro servizio sanitario regionale. Da una parte, si riscontrano, anche nel caso di pazienti di minore età, resistenze da parte delle aziende sanitarie locali nel rilascio delle impegnative di ricovero in centri situati in regioni diverse da quella di residenza. Dall'altra, le regioni fanno spesso leva sulla propria normativa per corrispondere le rette previste per prestazioni non sempre assimilabili ai trattamenti specifici erogati in centri di eccellenza in regime di mobilità;
   è necessario garantire, in ottemperanza all'articolo 32 della Costituzione e della giurisprudenza consolidata della Corte costituzionale, l'accesso da parte delle persone sordocieche a trattamenti sanitari che assicurino standard qualitativi appropriati –:
   se i Ministri interpellati siano a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire, anche attraverso le opportune iniziative normative, il riconoscimento dello status di sordocieco a tutte le persone che presentino contemporaneamente entrambe le minorazioni, estendendo quindi il regime di tutela a quanti sono stati finora esclusi dalla definizione di sordocecità;
   se i Ministri interpellati ritengano necessario avviare un'interlocuzione con l'INPS, al fine di garantire la predisposizione della modulistica per la presentazione della domanda di accertamento dello stato invalidante da parte delle persone sordocieche;
   come il Governo intenda garantire il diritto delle persone sordocieche a ricevere trattamenti appropriati, anche se erogati in regime di mobilità sanitaria interregionale;
   quali strumenti il Governo intenda predisporre, anche di concerto con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, affinché le persone sordocieche possano accedere a misure di sostegno e di integrazione sociale adattate ai loro bisogni.
(2-01173) «Carrescia, D'Incecco, Morani, Bazoli, Borghi, Manzi, Benamati, Casati, Preziosi, Iori, Patriarca, Vezzali, Oliverio, Berretta, Carloni, De Menech, Realacci, Zan, Fedi, Capone, Narduolo, Zardini, Senaldi, Carella, Donati, Giovanna Sanna, Capozzolo, Martella, Cinzia Maria Fontana».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

linguaggio

prestazione di servizi

integrazione sociale