ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01096
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   il dottor Hans Kristensen, direttore del «Nuclear Information Project» e della organizzazione «Federation of American Scientist» con sede a Washington Dc risulta essere uno dei massimi esperti di armi nucleari USA in Europa;
   secondo studi indipendenti, mai confermati né smentiti dal Governo italiano, le basi militari di Ghedi (Brescia) e di Aviano (Pordenone) ospiterebbero decine di bombe atomiche a gravità «B61»;
   tale presenza è già stata oggetto di diversi atti di sindacato ispettivo in questa legislatura, fra cui l'interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01154 a prima firma Duranti;
   in particolare, sempre in base agli studi condotti dal Dottor Kristensen, sino al 2000 presso la base di Aviano erano presenti 50 ordigni atomici stoccati in 18 caveau;
   a quanto si apprende da diversi organi di stampa, fra cui una inchiesta de L'Espresso che riprende un articolo del dottor Kristensen, da diverse foto satellitari si evincono lavori di aggiornamento della sicurezza nelle basi europee Us Air Force. In particolare, si individuano due importanti «cantieri» in corso per la messa in sicurezza delle atomiche e cioè quello di Incirlik in Turchia (100 ordigni stoccati) e quello appunto di Aviano. A quanto dichiarato da Kristensen tali aggiornamenti di protezione confermerebbero in maniera indiretta l'inadeguatezza della sicurezza, prolungatasi per venti anni, delle armi nucleari americane presenti nei due sopra citati siti;
   in particolare, il lavoro di indagine di Kristensen sottolinea come nella base di Aviano sia stata costruita una nuova recinzione contenente però solo 12 dei 18 caveau sotterranei adibiti allo stoccaggio nucleare;
   tali lavori di aggiornamento degli standard di sicurezza dovrebbero essere avviati anche nella base militare di Ghedi (Brescia);
   sempre a quanto si apprende da organi di stampa, nel luglio 2015 una inchiesta della procura di Milano ha portato all'arresto di due presunti jihadisti che avrebbero avuto come obiettivo di un attentato la base militare di Ghedi;
   come denunciato da «Rete Italiana per il Disarmo» e dal dottor Kristensen, l'Italia dovrebbe essere investita direttamente dall'ammodernamento delle bombe atomiche B-61 dislocate nelle basi di Ghedi e Aviano, in modo da trasformare gli ordigni da «bombe a gravità» a «bombe con sistema autonomo di guida direzionale». Il tutto per garantire il loro utilizzo sui nuovi caccia F-35 Joint Strike Fighter, che dovrebbero essere acquisiti a breve dal nostro Paese, dalle caratteristiche «stealth» e quindi invisibili ai radar;
   il 26 settembre 2015 ricorre la «Giornata mondiale per la totale eliminazione delle armi nucleari» indetta dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite, che solennizza la ricorrenza dell'atto di intelligenza e coraggio del colonnello sovietico Petrov che nel 1983 scelse di non procedere con il lancio di testate atomiche contro gli USA;
   l'Assemblea generale delle Nazioni Unite assume come obiettivo di tale ricorrenza quello di rafforzare «la consapevolezza pubblica ed informare sulla minaccia per l'umanità rappresentata dalla armi nucleari e la necessità che vengano totalmente eliminate; e inoltre mobilitare e sostenere gli sforzi internazionali verso la realizzazione dell'obietto comune di un mondo libero da armi»;
   il segretario dell'Onu Ban Ki-moon, nel suo messaggio per la Giornata internazionale ha inoltre ricordato come l'eliminazione delle armi nucleari renderebbe disponibili enormi risorse che potrebbero essere utilizzate per realizzare pienamente l'Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile;
   in seguito al documento finale della «Conferenza di riesame del trattato di non proliferazione nucleare (TNP) del 2010, con cui gli Stati esprimevano «la profonda preoccupazione per le catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di un'arma nucleare», nel 2013 si è tenuta la prima Conferenza dell'iniziativa umanitaria a Oslo, seguita nel 2014 da una seconda ospitata dal Messico a Nayarit e nel dicembre di quell'anno da una terza a Vienna;
   in particolare, dopo la conferenza di Vienna del dicembre 2014 il Governo austriaco ha reso pubblico un documento con cui si impegna solennemente («Solenne Promessa» — «The Pledge»), fra le altre cose «... a perseguire l'imperativo della sicurezza umana per tutti...»; «...a colmare il vuoto giuridico per realizzare la proibizione e l'eliminazione delle armi nucleari..."; "...a cooperare con tutte le parti ... in ogni azione che miri a stigmatizzare, proibire ed eliminare le armi nucleari...»;
   al 18 settembre 2015 sono 117 gli Stati che hanno sottoscritto la «Solenne Promessa» dell'Austria, ma fra questi non risulta l'Italia –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
   se il Ministro interpellato non intenda fornire aggiornamenti dettagliati sulla reale presenza di ordigni nucleari sul territorio italiano e sul loro numero, oltre che sulla loro eventuale trasformazione;
   se il Ministro interpellato non intenda riferire circa l'acquisizione di aerei F-35 con capacità nucleare, ad avviso degli interpellanti in evidente contrasto con il «Trattato di non proliferazione»;
   se il Ministro interpellato non intenda attivarsi affinché anche l'Italia firmi la «Solenne Promessa» del Governo austriaco, anche in vista della «Settimana internazionale per il Disarmo» che si terra a fine ottobre 2015.
(2-01096) «Duranti, Marcon, Pellegrino, Scotto, Piras, Franco Bordo, Costantino, Melilla, Palazzotto, Pannarale, Ricciatti, Sannicandro, Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

arma nucleare

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OSCE