ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 488 del 23/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 23/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01087
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   la società R.D.B. s.p.a. fino al 2012 rappresentava una delle aziende storiche italiane operanti nel settore dei laterizi e dei prefabbricati: essa partecipava al capitale delle controllate società RDB Hebel spa al 91,65 per cento e Terrecotte srl al 91,67 per cento (rispettivamente dette società producevano e commercializzavano laterizi comuni e manufatti in calcestruzzo cellulare autoclavato);
   R.D.B. è stata fondata a Piacenza nel 1908 con la ragione sociale «Fratelli Rizzi e C. Fornaci della Caminata per laterizi e calce s.a.s.» e si è distinta per la produzione dei mattoni di alta qualità. La medesima società ha accresciuto la sua attività anche acquistando alcune fornaci nelle aree limitrofe, concentrando poi tutta l'impresa in un solo soggetto giuridico, che nel 1934 ha assunto la denominazione di «Fornaci F.lli Rizzi, Donelli, Breviglieri e C. s.a.s.», abbreviabile in R.D.B. Nel 1970 è stata trasformata nella attuale forma societaria di società per azioni con la denominazione R.D.B. s.p.a.;
   negli ultimi decenni, l'espansione della succitata società e delle sue controllate ha portato le dimensioni aziendali riassumibili in 16 stabilimenti e 200 centri di vendita, distribuiti sull'intero territorio nazionale, che occupavano oltre 1.000 addetti. Dal 2007 è stata quotata alla Borsa italiana nel segmento «Star»;
   a partire dal 2012, la medesima società versava in stato di insolvenza e, per evitare il licenziamento di centinaia di lavoratori, nonché per tutelarsi ha chiesto l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria; in data 13 luglio 2012, il tribunale di Piacenza ha quindi dichiarato lo stato di insolvenza e – come previsto dall'articolo 7 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, recante «Nuova disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, a norma dell'articolo 1 della legge 30 luglio 1998, n. 274.» –, ha nominato, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, commissari giudiziali il professor Renato Camodeca con studio in Brescia, l'avvocato Paolo Cevolani, con studio in Bologna, e l'avvocato Giorgio Zanetti, con studio in Milano;
   nonostante i requisiti dimensionali della società e delle partecipate RDB Hebel spa e Terrecotte srl, anch'esse in origine attratte alla procedura di amministrazione straordinaria (con revoca del generico fallimento), le stesse sono state tutte dichiarate fallite dal tribunale di Piacenza, che ha affidato le funzioni di curatore a professionisti della città;
   in particolare, R.D.B. spa ha come curatori l'avvocato Andrea Loranzi e il dottor Michele Guidotti, mentre RDB Hebel spa e Terrecotte srl hanno come curatore l'avvocato Corrado Schiaffonati;
   in data 11 febbraio 2015, il Ministro dello sviluppo economico ha autorizzato la vendita dei complessi aziendali ad una delle principali imprese di costruzioni italiane «SALC – Gruppo Salini» ad un valore articolato che può essere indicato in circa 4 milioni di euro (valore definitivo da determinarsi a seguito di due diligence su lavori in corso e materie prime) con impiego di 120 lavoratori;
   il 12 febbraio successivo, nonostante l'opposizione dei commissari ed il parere contrario del Ministero dello sviluppo economico, il tribunale di Piacenza, pur in presenza di detta autorizzazione ministeriale e nonostante l'offerta dell'impresa SALC fosse condizionata alla mancata dichiarazione di fallimento, ha dichiarato il fallimento di R.D.B. spa, nominando quali curatori i predetti dottor Guidotti e avvocato Loranzi;
   tale decisione di fatto ha impedito il formalizzarsi della citata vendita che poteva essere stipulata con atto notarile nel giro di pochi giorni;
   contestualmente al fallimento, il tribunale ha altresì disposto l'esercizio provvisorio di impresa e, a distanza di cinque mesi dal fallimento, è stato pubblicato un bando di vendita che assegnava un termine di pochi giorni per presentare un'offerta;
   in data 10 luglio 2015, gli organi della procedura fallimentare hanno aggiudicato il complesso aziendale della R.D.B. spa alla Strategic Project Investment Holding s.p.a., i cui soci sarebbero cittadini stranieri (notizie di stampa indicherebbero anche il coinvolgimento e/o mediazione di alcuni imprenditori piacentini);
   da ulteriori articoli di stampa locale si può evincere la notevole riduzione del livello occupazionale dell'offerta (45 addetti in luogo dei 120), nonché la chiusura di due dei quattro siti produttivi;
   sui siti internet, i curatori fallimentari hanno enfatizzato la circostanza che l'operazione della società Strategic Project Investment Holding s.p.a. era ufficialmente finanziata dal fondo del sultano dell'Oman;
   successivamente, con provvedimento del 15 luglio 2015, il tribunale di Piacenza avrebbe revocato l'aggiudicazione alla Strategic Project Investment Holding s.p.a ed avrebbe aggiudicato i complessi aziendali ad altro offerente, la società Italprefabbricati, che aveva tuttavia formulato un'offerta peggiorativa rispetto al primo aggiudicatario; secondo articoli di stampa locale, la revoca dell'aggiudicazione sarebbe avvenuta perché i curatori si sarebbero accorti di un vizio procedurale, senza specificare quale e senza motivare le ragioni per cui non veniva indetto un nuovo bando di gara (cosiddetta procedura competitiva vincolante nella legge fallimentare);
   parrebbe altresì che l'offerta del secondo aggiudicatario di fatto (in considerazione del fatto che i lavori in corso si erano ridotti a circa 500 mila euro di fatturato, desunta dalla cauzione richiesta dai curatori fallimentari), preveda un corrispettivo, al netto dei costi di smaltimento dei rifiuti presenti, prossimo allo zero (prima dell'aggiudicazione, si sarebbe tenuta una riunione in Confindustria Piacenza nella quale le organizzazioni sindacali avrebbero espresso parere sfavorevole anche per le modalità di assunzione volte ad ottenere indebiti benefici previsti dal jobs act);
   il curatore di R.D.B. spa, Guidotti Michele ricopre anche il ruolo di presidente del collegio dei revisori di conti di Confindustria Piacenza, del quale fa parte con carica apicale anche Claudio Bassanetti;
   in data 1o agosto 2012, i commissari giudiziali professor Renato Camodeca, avvocato Paolo Cevolani, avvocato Giorgio Zanetti, nell'ambito del procedimento pre-fallimentare delle partecipate RDB Hebel e Terrecotte, hanno formulato istanza affinché ne fosse dichiarata l'insolvenza, evitando la dichiarazione di fallimento, secondo un ormai consolidato orientamento giurisprudenziale che prevede la possibilità di avviare il procedimento per la dichiarazione dell'insolvenza delle partecipate ai fini dell'estensione della procedura anche nella fase precedente l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria nella procedura madre;
   in data 10 agosto 2012, il tribunale di Piacenza, giudice relatore dottor Giuseppe Bersani, ha ritenuto invece di dichiarare il fallimento delle società RDB Hebel e Terrecotte con nomina quale curatore fallimentare dell'avvocato Corrado Schiaffonati con studio in Piacenza;
   in data 10 settembre 2012, il tribunale di Piacenza, a seguito del deposito della relazione di cui all'articolo 28 del succitato decreto legislativo n. 270 del 1999, ha ammesso la società R.D.B. spa alla procedura di amministrazione straordinaria;
   in data 17 settembre 2012, è stato emesso decreto del Ministero delle sviluppo economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 1o ottobre 2012, con il quale vengono nominati quali commissari straordinari della procedura il professor Renato Camodeca e gli avvocati Paolo Cevolani e Giorgio Zanetti, già commissari giudiziali nella cosiddetta fase di osservazione;
   in data 2 ottobre 2012, i commissari straordinari hanno depositato istanza di conversione in amministrazione straordinaria dei fallimenti RDB Hebel e Terrecotte;
   in data 31 ottobre 2012, a seguito di istanza del curatore fallimentare di RDB Hebel, il giudice delegato Bersani, ha emesso ordinanza di vendita relativa all'azienda RDB Hebel;
   in data 11 dicembre 2012 il tribunale emette decreto di conversione in amministrazione straordinaria delle società Terrecotte e RDB Hebel;
   in data 17 dicembre 2012, i commissari straordinari hanno depositato presso il Ministero dello sviluppo economico, il programma di RDB, redatto secondo l'indirizzo previsto dall'articolo 27, comma 2, lettera a) del decreto legislativo n. 270 del 1999 succitato che prevedeva la riattivazione e la prosecuzione dell'esercizio dell'attività d'impresa e la successiva cessione dei complessi aziendali;
   in data 30 maggio 2013, il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato l'esecuzione del programma di RDB, unitamente all'autorizzazione dei programmi ex articolo 61, comma 2, del summenzionato decreto legislativo n. 270 del 1999, delle società controllate RDB Terrecotte e RDB Hebel;
   in data 28 maggio 2014, il Ministero ha autorizzato i commissari straordinari a presentare al tribunale di Piacenza un'istanza volta alla concessione della proroga trimestrale del programma, ai sensi dell'articolo 66 del medesimo decreto legislativo n. 270 del 1999 –:
   quali orientamenti intendano esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative intendano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio all'annosa questione che coinvolge le aziende RDB s.p.a. e le controllate RDB Terrecotte e RDB Hebel;
   se intendano adottare, ciascuno per le proprie competenze, iniziative volte a tutelare i lavoratori delle succitate società.
(2-01087) «Melilla».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento