ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01047

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 470 del 28/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 28/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01047
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Martedì 28 luglio 2015, seduta n. 470

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   l'articolo 3 della Costituzione prevede che «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale»;
   l'articolo 32 della Costituzione cita: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»;
   l'articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, intervenendo in materia di revisione della spesa pubblica, ha disposto la riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, a un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie;
   l'articolo 15, comma 20, decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, considera necessaria una costante azione di controllo della spesa sanitaria;
   il Ministero della salute in collaborazione con l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) ha introdotto il programma nazionale esiti (PNE) per la valutazione degli esiti degli interventi sanitari. Tra i vari obiettivi del programma nazionale esiti vi è anche la «valutazione comparativa tra soggetti erogatori e/o tra professionisti con applicazioni possibili in termini di accreditamento, remunerazione, informazione dei cittadini/utenti, con pubblicazione dei risultati di esito di tutte le strutture per empowerment dei cittadini e delle loro associazioni nella scelta e nella valutazione dei servizi»;
   in data 10 luglio 2014 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano con atto n. 82/CSR ha siglato l'intesa concernente il nuovo patto per la salute per gli anni 2014-2016. Quest'ultimo al punto 17 dell'articolo 5 (assistenza territoriale) prevede, al fine di ridurre i ricoveri inappropriati e i percorsi di deospedalizzazione, garantendo un'omogenea risposta assistenziale territoriale in tutto il territorio nazionale, gli ospedali di comunità. Lo stesso punto indica, inoltre, la stipula di un'intesa, entro il 31 ottobre 2014, tra lo Stato, le regioni e le province autonome, per la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi di tali presidi oltre che gli appropriati percorsi clinico-assistenziali, autorizzativi e tariffari, nonché gli standard dei posti letto territoriali;
   in data 13 gennaio 2015 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano con atto N. 198/CSR ha rettificato l'atto n. 98/CSR, del 5 agosto 2014, «Intesa sullo schema di decreto del Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, concernente il regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004 n. 311 e dell'articolo 15, del decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95 convertito con modificazioni della legge 7 agosto 2012 n. 135». Quest'ultimo allegato 1, punto 10.1, prevede l'ospedale di comunità indicando una struttura con un numero limitato di posti letto (15/20) gestito da personale infermieristico, in cui l'assistenza medicale assicurata dai medici di medicina generale o dai PLS o da altri medici dipendenti o convenzionati con il servizio sanitario nazionale e la responsabilità igienico-organizzativa e gestionale fa capo al distretto che assicura anche le necessarie consulenze specialistiche. In queste strutture è prevista la presa in carico di pazienti che necessitano:
    a) di interventi sanitari potenzialmente erogabili al domicilio ma che necessitano di ricovero in queste strutture in mancanza di idoneità del domicilio (strutturale e familiare);
    b) di sorveglianza infermieristica continuativa;
   la degenza media prevedibile è di 15/20 giorni e l'accesso potrà avvenire dal domicilio o dalle strutture residenziali su proposta del medico di famiglia titolare della scelta, dai reparti ospedalieri o direttamente dal pronto soccorso;
   la regione Veneto in data 20 giugno 2012 approva la deliberazione legislativa N. 19 avente ad oggetto: Disegno di legge relativo a «Norme in materia di programmazione socio sanitarie e approvazione del piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016». (progetto di legge n. 190). Quest'ultimo prevede il ridimensionamento dei posti letto ospedalieri nonché la presenza, all'interno dell'assistenza territoriale, dell'ospedale di comunità;
   la regione Veneto prevede entro il 2016 la dismissione di n. 1.227 posti letto per acuti, mentre ne saranno attivati n. 1.263 presso idonee strutture intermedie, qualificate come ospedali di comunità;
   la regione Veneto ha approvato la deliberazione n. 2718 del 24 dicembre 2012 avente a oggetto «Legge regionale 29 giugno 2012 n. 23, articolo 10. Definizione delle tipologie di strutture di ricovero intermedie e approvazione dei requisiti di autorizzazione all'esercizio dell'Ospedale di Comunità e dell'Unità Riabilitativa Territoriale ai sensi della Legge regionale 16 agosto 2002 n. 22». In quest'ultima nell'Allegato A vengono riportate le caratteristiche dell'ospedale di comunità. In particolare, sono trattati i seguenti aspetti:
    a) la definizione: è una struttura atta a garantire le cure intermedie cioè le cure necessarie per quei pazienti che sono stabilizzati dal punto di vista medico, che non richiedono assistenza ospedaliera, ma sono troppo instabili per poter essere trattati in un semplice regime ambulatoriale o residenziale classico e che trattano problemi che si risolvono in un periodo limitato di tempo (indicativamente 4-6 settimane);
    b) posti letto: all'interno dei 1,2/1000 di letti di cure intermedie (0,4/1000 letteratura anglo-sassone) Indicativamente non meno di 24-25 posti letto, per un miglior uso costo-efficiente delle risorse umane;
    c) tariffazione: costo intermedio tra lungodegenza ospedaliera (cod. 60) e quello delle strutture residenziali. Il costo può essere suddiviso in una quota di rilievo sanitario (92 euro) e una alberghiera (25 euro) che è a carico dell'utente a partire dal trentunesimo giorno e che diventa di 45 euro dopo il sessantesimo giorno di presenza. Se la struttura eroga autonomamente l'assistenza medica H24, vengono aggiunti 10 euro al giorno per paziente;
   la regione Piemonte in data 19 novembre 2014 ha adottato la D.G.R. 1-600 «Adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale» successivamente modificata con la D.G.R. 1-924 del 23 gennaio 2015. In quest'ultime è prevista la riduzione dei posti letto per acuti e per post acuti passando da 17.702 a 15.464 nonché la presenza di strutture intermedie a valenza sanitaria (CAVS) pari allo 0,3 posti letto per mille abitanti (popolazione pari a 4.436.798) –:
   quanti siano gli attuali posti letto per acuti e post acuti nonché per l'assistenza territoriale, sul modello degli ospedali di comunità e/o di strutture intermedie, presenti nelle regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano, effettuando un raffronto con quelli precedenti al patto della salute 2014-2016 e al regolamento sugli standard ospedalieri (CSR/198 13 gennaio 2015);
   se risulti l'ammontare dei risparmi previsti o ottenuti per singola regione e provincia autonoma di Trento e Bolzano, suddivisi per acuti e post acuti, sulla base delle indicazioni previste nel patto della salute 2014-2016 e il conseguente regolamento sugli standard ospedalieri (CSR/198 13 gennaio 2015);
   quante siano complessivamente le strutture ospedaliere sottoposte a riconversione nonché a chiusura suddividendo il dato per regioni e province autonome di Trento e Bolzano;
   se e quale sia il soggetto che sta monitorando il rispetto delle prescrizioni previste all'interno del regolamento sugli standard ospedalieri e quali siano gli esiti di tale monitoraggio;
   in che tempi si preveda di approvare l'intesa per la definizione degli standard e delle tariffe riguardo le strutture intermedie/ospedali di comunità considerato che sono passati circa 7 mesi dalla data indicata all'Interno del patto della salute 2014-2016;
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato, per quanto di competenza, in merito alla definizione delle tariffe a carico dei cittadini per l'ospedalizzazione presso gli ospedali di comunità.
(2-01047) «Grillo, Baroni, Di Vita, Silvia Giordano, Lorefice, Mantero».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

diritto dell'individuo

personale infermieristico