ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 425 del 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/05/2015
Stato iter:
22/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/05/2015
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/05/2015
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/05/2015
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/05/2015

SVOLTO IL 22/05/2015

CONCLUSO IL 22/05/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00963
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo presentato
Martedì 12 maggio 2015
modificato
Venerdì 22 maggio 2015, seduta n. 433

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   la catena francese di supermercati Auchan spa è una delle principali aziende attive nel settore italiano della grande distribuzione organizzata di beni alimentari e non alimentari, presente sul territorio italiano dal 1989;
   ad oggi il gruppo Auchan si è sviluppato a livello mondiale con punti vendita presenti in 16 Paesi che possono contare 330.700 dipendenti. In Italia dispone di 57 ipermercati in undici regioni, impiegando oltre 18.000 lavoratori;
   i marchi del gruppo, che in Italia sono Simply market, galleria Auchan, La bottega Sma, Auchan mobile e Iper simply, nel 2014 hanno fruttato a livello mondiale 63 miliardi di euro di fatturato;
   nel 2013 Immochan sa, la società immobiliare internazionale del gruppo Auchan, ha ceduto 13 centri commerciali e due retail park di proprietà di Gallerie commerciali Italia del gruppo francese Auchan, costituendo un fondo di investimento immobiliare dal valore di circa 635 milioni di euro gestito dalla Morgan Stanley sgr, società di gestione immobiliare del gruppo Morgan Stanley in Italia;
   la scelta di dismettere i 15 suddetti centri, continuando comunque a mantenere la proprietà dell'ipermercato di riferimento e permettere alla controllata Gallerie commerciali Italia di continuare a gestire le gallerie cedute, in quanto i centri permettono di ottenere un rendimento del 7,5 per cento, è stata finalizzata a finanziare l'ampliamento di altri immobili in Italia ritenuti strategici;
   a settembre 2014 un'operazione simile è stata conclusa tra Auchan spa ed Enpam, l'Ente nazionale di previdenza ed assistenza medici e odontoiatri, il quale ha sottoscritto l'80 per cento di un fondo immobiliare, gestito da Antirion sgr, dove la suddetta Immochan sa ha fatto confluire tre gallerie commerciali. Il fondo ha un patrimonio iniziale del valore di 266 milioni di euro, ma è estendibile fino a 700 milioni di euro, in quanto è stato costituito in modo da poter essere ampliato con successivi apporti;
   anche per quanto riguarda questa operazione il gruppo Auchan ha dichiarato, per voce del dottor Edoardo Favro, amministratore delegato di Gallerie commerciali Italia, di voler impiegare una parte degli introiti dell'operazione, quantificata in 150 milioni di euro, in operazioni finanziarie volte al reinvestimento in Italia. Nel mese di ottobre del 2014 Auchan spa ha siglato un accordo internazionale di collaborazione con Metro Ag, la grande multinazionale tedesca leader nella distribuzione e nel cash and carry, con l'obiettivo di realizzare sinergie e risparmi nel medio e lungo termine per aumentare la massa critica in fase di contrattazione con l'industria. L'accordo prevede anche l'acquisto congiunto di prodotti senza marca, che Metro Ag e Auchan spa potranno rivendere senza nome o sotto i propri marchi, aumentando in modo esponenziale i propri guadagni;
   il 24 novembre 2014 Auchan spa emette un comunicato stampa, per annunciare il proprio rafforzamento mediante un accordo con Sisa spa, un'azienda italiana della distribuzione organizzata con una rete di 1.558 punti di vendita, che recita «Auchan e Sma hanno siglato oggi un accordo di lungo periodo con Sisa. Il mandato all'acquisto conferito da Sisa alla centrale di acquisto Auchan-Sma entrerà in vigore da gennaio 2015 e porterà ad acquisti congiunti superiori a 8 miliardi di euro. La centrale d'acquisto Auchan, grazie a questa alleanza con Sisa e i propri partner, si afferma come terza centrale d'acquisto italiana»;
   durante lo svolgimento di queste fruttifere operazioni finanziarie, la multinazionale francese ha reso noto a molti suoi dipendenti sparsi in tutta Italia, la stragrande maggioranza dei quali appartengono al IV livello del contratto collettivo nazionale del commercio, di voler procedere ad una riduzione del personale;
   la causa di questi 1.100 licenziamenti, molti dei quali interesseranno la regione Campania, sarebbe da ricercare, secondo Auchan, nel calo dei consumi che colpisce tutta la grande distribuzione;
   nel 2014 il gruppo Auchan ha, di fatto, registrato una flessione del 12,5 per cento rispetto al 2013, ma ha visto in crescita il fatturato a cambi costanti al +1,5 per cento;
   non si può, però, parlare di una generica crisi della grande distribuzione organizzata, visto che altre grandi aziende operanti in questo settore hanno registrato un fatturato in crescita. Ad esempio, l’Esselunga ha registrato un +3,2 per cento sul margine operativo lordo, Conad ha ottenuto un fatturato in crescita del 4,9 percento rispetto al 2013, Crai registra nel 2014 un incremento del 24 per cento del fatturato dell'intera organizzazione, il gruppo Unicomm ha realizzato ricavi per 2 miliardi di euro e MaxDì ha realizzato un utile netto di oltre 12 milioni. In alcuni punti vendita del gruppo Auchan sono stati attivati già dal 2010 i contratti di solidarietà, con una riduzione di orario del 25 per cento e la conseguente riduzione stipendiale, andando a colpire sempre i livelli contrattuali più bassi. Un ricorso all'ammortizzatore sociale che ha consentito all'azienda di risparmiare una media di circa 800 mila euro per punto vendita per ogni anno in cui è stato attivato;
   successivamente, la situazione è andata peggiorando: recentemente la società francese ha rotto la trattativa aperta con i sindacati sulla vertenza degli esuberi di personale, annunciando che l'unica alternativa offerta in cambio dei preannunciati licenziamenti sia esclusivamente la sospensione del contratto integrativo aziendale in ogni sua parte, la definizione di una procedura di mobilità incentivata sull'intero perimetro aziendale avente i presupposti della volontaria adesione, un accordo a sostegno della mobilità volontaria che preveda l'abbassamento di un livello dell'inquadramento di tutto il personale come misura transitoria al Centro-Nord e definitiva al Sud e un anno di sospensione del pagamento della quattordicesima mensilità;
   dopo pesanti sacrifici da parte dei lavoratori per il ricorso agli ammortizzatori sociali e le riduzioni degli orari di lavoro contrattuali settimanali laddove il ricorso agli ammortizzatori sociali non era più consentito, viene ora chiesto ai lavoratori di accettare che la malattia venga pagata al 75 per cento e non più al 100 per cento, di rinunciare ai premi produzione, a quelli legati alla presenza e alla retribuzione delle pause, di rinunciare alla quattordicesima e, soprattutto, di acconsentire ad una riduzione dei salari per i livelli inferiori che potrà arrivare anche al 40 per cento, come nel caso dei punti vendita presenti in Campania;
   alcune sigle sindacali hanno presentato un esposto agli uffici giudiziari della procura della Repubblica di Taranto per contestare l'atteggiamento antisindacale adottato dalla multinazionale francese nei confronti dei dipendenti della struttura e dei loro rappresentanti sindacali, ma, soprattutto, per denunciare il fatto che, dopo aver disdetto gli accordi integrativi stabiliti nei contratti e in assenza di un accordo sindacale, l'azienda abbia fatto recapitare le lettere di trasferimento a quei lavoratori non intenzionati a firmare le condizioni imposte dalla direzione;
   oltre all'illegittima coercizione della firma dei dipendenti da parte di Auchan, riscontrabile non solo nel centro commerciale tarantino, le organizzazioni sindacali in questione hanno anche fatto presente al procuratore della Repubblica che la società d'oltralpe continuerebbe ad avvalersi di tirocini formativi e stage retribuiti dallo Stato, nonostante abbia dichiarato di aver dipendenti in esubero;
   durante la trattativa i sindacati hanno proposto al gruppo Auchan, ma senza esito positivo, una soluzione ai tagli draconiani dei salari e, soprattutto, dei diritti dei lavoratori, re-internalizzando alcuni servizi, ora affidati a ditte esterne, in modo da eliminare il numero degli esuberi. Come unico esempio si riporta il caso in cui a fine 2013 Auchan spa ha concluso con Manutencoop spa un contratto che sancisce la cessione del reparto manutenzione dei suoi punti vendita, che fino a quel momento era totalmente gestito internamente da Auchan –:
   quali urgenti iniziative i Ministri interpellati intendano adottare onde evitare che vengano messi in atto i tagli di personale e la diminuzione dei diritti dei lavoratori di cui in premessa da parte del gruppo Auchan;
   se i Ministri interpellati intendano, in concerto con la società e le organizzazioni sindacali, aprire un tavolo di trattativa per studiare un piano industriale che coinvolga tutti i centri commerciali italiani di proprietà di Auchan spa;
   se sia stata presa in considerazione la possibilità di concedere ai suddetti lavoratori una deroga agli ammortizzatori sociali fino a che non si addivenga ad un accordo in cui la società conceda condizioni nettamente più favorevoli ai propri dipendenti.
(2-00963) «Chimienti, Ciprini, Cominardi, Tripiedi, Dall'Osso, Lombardi, Agostinelli, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Brescia, Businarolo, Busto, Cancelleri, Carinelli, Cecconi, Colletti, Fraccaro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Luigi Gallo, Silvia Giordano, Grande, Grillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

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