ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00959

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 08/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 08/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/05/2015
Stato iter:
31/07/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 31/07/2015

CONCLUSO IL 31/07/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00959
presentato da
BIANCHI Dorina
testo di
Venerdì 8 maggio 2015, seduta n. 423

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   l'articolo 29, comma 1, del decreto-legge n. 133 dell'11 settembre 2014 («Sblocca Italia») convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, – ha disposto che venga adottato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, un piano strategico della portualità e della logistica;
   il termine per l'emanazione del suddetto decreto era di novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, e quindi il 12 febbraio 2015;
   presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato istituito dall'allora Ministro, Maurizio Lupi, un gruppo di lavoro dedicato alla attività istruttoria per la redazione del piano, che ha iniziato la sua attività il 19 novembre 2014 e — da quanto riportato, sia sulla stampa per tutto il periodo che va da quella data fino al marzo 2015, sia sul sito ufficiale del Ministero — ha svolto una intensa attività, articolata per sottogruppi;
   il 9 febbraio 2015 si sono svolti a Roma gli stati generali della portualità e della logistica, un appuntamento pubblico per raccogliere dagli operatori del settore, proposte, documenti ed elaborazioni, utili ai fini della migliore definizione degli obiettivi strategici di questo settore vitale per l'economia italiana;
   i numerosi documenti presentati in quella occasione – che costituiscono una ampia e rappresentativa base conoscitiva messa a disposizione delle istituzioni di governo dalle principali associazioni di operatori coinvolti nelle attività portuali e logistiche risultano, alla data odierna, ancora consultabili sul sito ufficiale del Ministero;
   il comma 2 dello stesso articolo 29 del decreto-legge 133 del 2014 ha disposto: «Allo scopo di accelerare la realizzazione dei progetti inerenti alla logistica portuale, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le Autorità portuali presentano alla Presidenza del Consiglio dei ministri un resoconto degli interventi correlati a progetti in corso di realizzazione o da intraprendere, corredato dai relativi cronoprogrammi e piani finanziari. La Presidenza del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, seleziona, entro i successivi sessanta giorni, gli interventi ritenuti più urgenti sulla base delle proposte contenute nei documenti presentati dalle Autorità portuali, anche al fine di valutarne l'inserimento nel piano strategico di cui al comma 1, ovvero di valutare interventi sostitutivi»;
   l'articolo 29, nel suo insieme, ha quindi delineato un percorso organico, volto alla razionalizzazione degli interventi infrastrutturali e al rilancio di un settore economico fra i più importanti, soprattutto in una prospettiva di ottimizzazione delle peculiarità geografiche del Paese, e che comunque, già oggi, genera un effetto moltiplicativo tra i più elevati sia sul fatturato (2,9) sia sul numero degli occupati (2,4);
   inoltre, l'articolo 29 del decreto-legge «Sblocca Italia» ha suscitato molte aspettative nel settore per alcuni elementi innovativi e di discontinuità: finora è infatti mancato un momento di sintesi politico/strategica che segnasse la volontà unitaria del Governo – in tutte le sue componenti – a rilanciare la competitività dei porti e dell'intero sistema logistico italiano;
   tale azione di sintesi risulta particolarmente necessaria, attese le importanti competenze afferenti a diversi Ministeri – dalle competenze ambientali sui dragaggi, a quelle del Ministero dell'economia e delle finanze al quale risponde un'amministrazione fondamentale ai fini della competitività dei porti come le dogane — e atteso il dato, difficilmente controvertibile, che le grandi sfide del nostro Paese vengono troppo spesso affrontate con strumenti settoriali e senza coordinamento, con un metodo, quindi, del tutto inadeguato rispetto alle sfide dell'economia globale;
   l'articolo 29 – in quanto prevede, in modo opportuno, che il piano sia approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, mentre assegna al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la principale responsabilità di proposta – prefigura il piano come un documento di strategie e di indirizzi, e quindi di scelte, impegnative per l'intero Governo: esattamente ciò di cui il settore avverte una grande urgenza;
   in tal senso è da leggersi anche l'esplicito riferimento, nel testo del comma 1 dell'articolo 29: «anche in relazione alla razionalizzazione, al riassetto e all'accorpamento delle Autorità portuali esistenti, da effettuare ai sensi della legge n. 84 del 1994» –:
   se l'obiettivo indicato dall'articolo 29 della «crescita dei traffici delle merci e delle persone» rimanga l'obiettivo principale del piano in corso di elaborazione;
   se condivida l'analisi svolta dal gruppo di lavoro insediato presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e riportata nei documenti pubblicati, che sia nello shipping, sia nella logistica sono in atto cambiamenti epocali e fenomeni marcati di concentrazione e che è di importanza prioritaria per la portualità e la logistica italiane attrarre presso i porti mediterranei quote significative di traffico di merci containerizzate oggi sottratte alle loro destinazioni naturali dalla maggiore competitività dei porti del «Northern Range», dato che il porto di Rotterdam, da solo, movimenta 12 milioni di container (più dei 23 maggiori porti italiani messi insieme);
   se i lavori presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la definizione della proposta del piano siano stati conclusi e entro quali tempi sia prevedibile lo svolgimento degli adempimenti di legge ai fini dell'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
(2-00959) «Dorina Bianchi, Piso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto merci

settore economico

gestione del materiale