ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
CARBONE ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
DI STEFANO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
GITTI GREGORIO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015
ZOGGIA DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 07/04/2015


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
GUTGELD ITZHAK YORAM PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015 09/04/2015
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/04/2015
Stato iter:
10/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/04/2015
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/04/2015
Resoconto MORANDO ENRICO VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 10/04/2015
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/04/2015

SVOLTO IL 10/04/2015

CONCLUSO IL 10/04/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00918
presentato da
CAUSI Marco
testo presentato
Mercoledì 8 aprile 2015
modificato
Venerdì 10 aprile 2015, seduta n. 406

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   l'articolo 8, comma 24, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, autorizza l'Agenzia delle dogane e dei monopoli e l'Agenzia delle entrate ad espletare procedure concorsuali per la copertura di posizioni dirigenziali vacanti;
   il medesimo comma 24 prevede, inoltre, che, nelle more dell'espletamento di dette procedure, le Agenzie possano attribuire incarichi dirigenziali a propri funzionari con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso;
   l'Agenzia delle dogane e dei monopoli e l'Agenzia delle entrate hanno indetto i necessari concorsi pubblici per il reclutamento dei dirigenti di seconda fascia; tuttavia, avverso tali bandi di concorso sono stati prodotti vari ricorsi, tuttora pendenti;
   al fine di consentire la definizione delle suddette procedure concorsuali nel rispetto del limite temporale di legge, l'articolo 1, comma 8, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, è intervenuto prorogando al 31 dicembre 2015 il termine per il completamento delle citate procedure concorsuali e contestualmente prorogando gli incarichi già attribuiti;
   a seguito della sentenza n. 37 del 17 marzo 2015, pronunciata dalla Corte costituzionale nel giudizio di legittimità sul citato articolo 8, comma 24, promosso dal Consiglio di Stato, nei procedimenti riuniti proposti dall'Agenzia delle entrate contro altrettante sentenze del tribunale amministrativo regionale del Lazio, è stata dichiarata l'illegittimità della proroga del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato senza un concorso pubblico;
   pur salvaguardando la legittimità degli atti firmati dai funzionari incaricati di ruoli dirigenziali, la sentenza produce, dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la decadenza dall'incarico di oltre 1.000 funzionari che ricoprono incarichi dirigenziali nelle Agenzie delle entrate e delle dogane e il conseguente rischio di stallo dell'operatività per l'immediato futuro, ivi inclusa l'attività di rimborso fiscale e della riscossione;
   venendo meno la possibilità di assicurare la direzione degli uffici nelle agenzie fiscali, il problema del funzionamento delle strutture diventa di estrema gravità e urgenza, con potenziali immediati effetti negativi sulle previsioni di entrata per il 2015, in particolare per il rischio di blocco delle lavorazioni non standardizzate, per le quali è necessaria una guida esperta, come, ad esempio, il ravvedimento operoso «lungo» introdotto dalla legge di stabilità 2015, la voluntary disclosure, la gestione del contenzioso;
   nonostante la Corte costituzionale, nella sentenza sopra citata, salvaguardi la legittimità degli atti, sussiste il rischio di un aumento del contenzioso, che porterebbe al ribaltamento della tendenza in vigore da tre anni, incentivata dagli indirizzi della nuova produzione legislativa, in particolare dalla legge di delega fiscale, di una riduzione del contenzioso;
   per contrastare tale rischio, che, secondo le dichiarazioni finora fatte dal Governo, sostanzialmente non sussisterebbe (si veda a tal proposito la risposta all'interrogazione a risposta immediata nella Commissione finanze della Camera dei deputati n. 5-05132, nella seduta del 24 marzo 2015), alcuni ritengono opportuno il varo di un'apposita norma interpretativa;
   parimenti l'applicazione della citata sentenza n. 37 può determinare, per l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, un serio rischio per la riscossione dei dazi doganali e per la gestione del relativo contenzioso, con conseguente immediata responsabilità finanziaria dello Stato italiano nei confronti dell'Unione europea, nonché l'indebolimento del dispositivo di prevenzione e repressione dei traffici illeciti transfrontalieri di merci e di valuta, oltre alla possibile ritardata o mancata applicazione dei controlli conseguenti alle decisioni di embargo internazionale nei confronti di alcuni Paesi;
   il Governo ha manifestato la volontà di risolvere il problema in tempi brevi, consapevole che l'attività delle agenzie fiscali risulta essere un pezzo fondamentale della politica economica del Paese;
   l'urgenza della questione è difficilmente discutibile, visti i rischi di aumento del contenzioso e di perdita di gettito derivanti dalle ricadute della sentenza sopra citata sulla certezza del diritto e sulla funzionalità degli uffici;
   al tempo stesso, la crisi determinatasi suggerisce di valutare, accanto alle soluzioni urgenti e temporanee, quelle strutturali e permanenti, con un complessivo processo di adattamento e di modernizzazione del modello delle agenzie fiscali nato nel 1999 –:
   quali urgenti iniziative intenda intraprendere il Governo per salvaguardare l'attività delle agenzie fiscali ed evitare i rischi di aumento del contenzioso e di perdita di gettito.
(2-00918) «Causi, Cinzia Maria Fontana, Capozzolo, Carbone, Carella, Colaninno, De Maria, Marco Di Maio, Marco Di Stefano, Fragomeli, Fregolent, Ginato, Gitti, Lodolini, Moretto, Pelillo, Petrini, Ribaudo, Sanga, Zoggia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

dazi doganali

monopolio

contratto di lavoro