ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00917

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SANTERINI MILENA
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 07/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLAI LORENZO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 07/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 07/04/2015
Stato iter:
23/04/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 23/04/2015

CONCLUSO IL 23/04/2015

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00917
presentato da
SANTERINI Milena
testo presentato
Mercoledì 8 aprile 2015
modificato
Giovedì 9 aprile 2015, seduta n. 405

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
con la riforma dell'università sono stati introdotti dei criteri e delle regole per la valorizzazione della qualità e dell'efficienza tra cui un sistema di accreditamento periodico delle università attraverso criteri definiti ex ante anche ai fini della allocazione delle risorse con criteri di qualità e merito;
come è purtroppo noto alla complessa riforma non sono seguiti adeguati investimenti e prosegue una costante azione di disinvestimento con misure che rischiano di diminuire il livello qualitativo indebolendolo ulteriormente il sistema italiano dell'università e della ricerca;
nello specifico, con ripetuti interventi legislativi che modificano le percentuali, continuano ad essere estese le disposizioni sul blocco del turn over previste dal decreto-legge n. 112 del 2008 per il triennio 2009-2011;
con il decreto ministeriale pubblicato il 27 marzo 2015 sono state evidenziate le conseguenze della situazione grave in cui versa il sistema ovvero che «l'offerta formativa rischia di essere pregiudicata dalle limitazioni in materia di turn over previste dalla normativa vigente»;
il decreto, preso atto della grave situazione provocata dai tagli e dalle limitazioni poste al sistema, per evitare le inevitabili conseguenze, attenua in via transitoria i requisiti minimi per l'accreditamento dei corsi di laurea;
tali requisiti, posti a presidio della qualità, sono stati definiti in attuazione della riforma universitaria dall'articolo 5, comma 1, del decreto ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47, e successive modificazioni, e hanno trovato applicazione a decorrere dall'anno accademico 2013/2014;
il provvedimento, pur non variando il numero minimo di docenti per attivare i corsi di laurea (nove per i corsi di primo livello e sei per quelli di secondo), permetterà di considerare nel computo anche i professori non strutturati ovvero i professori a contratto, anche a titolo gratuito, e i professori straordinari a tempo i cui oneri finanziari sono a carico di imprese o fondazioni, o altri soggetti pubblici o privati su base convenzionale, fino alla misura di un terzo dei posti;
le nuove disposizioni saranno in vigore fino all'anno accademico 2017/2018, termine ultimo degli attuali limiti al turn over del personale, e riguarderà sia le università statali che quelle non statali;
il decreto completa nella sostanza una politica di Governo che da una parte blocca il turn over e, dall'altra, cosciente del depauperamento dell'offerta formativa, ritiene di porvi rimedio abbassando i requisiti minimi di docenza per l'accreditamento dei corsi;
tale scelta oltretutto cambia le regole nel corso della programmazione con conseguenze negative su chi le ha osservate e con un messaggio molto lontano da quello impresso con la riforma;
la situazione rischia di favorire fenomeni distorsivi come l'utilizzo di docenti precari, spesso non di eccellenza o che non sono riusciti ad ottenere l'abilitazione, o come l'utilizzo dei minimi, non solo per sostenere un'offerta formativa già collaudata ed entrata in sofferenza, ma anche per aprire nuovi corsi di laurea, soprattutto da parte di realtà, come alcune università telematiche, che già hanno mostrato scarsa sensibilità per la qualità della docenza –:
se il Ministro interpellato abbia considerato le possibili conseguenze che la nuova disciplina comporterà e quali siano i suoi intendimenti in merito;
se non ritenga opportuno adoperarsi per provvedere allo sblocco immediato del turn over e alla allocazione di risorse straordinarie che consentano – attraverso un programmato inserimento nel sistema universitario accademico italiano basato sul merito – l'accesso di giovani nella ricerca e alla docenza e il mantenimento dell'eccellenza formativa e della ricerca scientifica, come pilastro fondamentale dello sviluppo economico, sociale e culturale del Paese;
se non ritenga in subordine, qualora il blocco del turn over risultasse una necessità ineludibile, di assumere iniziative per definire norme rigorose che impediscano l'uso di «minimi in deroga» per aprire nuovi corsi di laurea non solo direttamente, come è già previsto, ma anche indirettamente.
(2-00917) «Santerini, Dellai».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

universita'

politica del governo

sviluppo sociale