ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00902

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 395 del 19/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00902
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Giovedì 19 marzo 2015, seduta n. 395

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   ad oggi pare si sia arrivati ad una soluzione contro l'epatite C, con l'inserimento nel prontuario farmaceutico italiano del sofosbuvir, la pillola che promette di eradicare il virus dell'epatite C in sole 12 settimane;
   sono state diagnosticate ben circa 400 mila persone affette da epatite c, delle quali 70-80 mila in condizioni serie o gravi;
   la legge di stabilità per l'anno 2015 ha previsto la costituzione di un fondo «ad hoc», per un miliardo di euro per gli anni 2015-2016, finalizzato al finanziamento delle regioni, al fine di consentire la terapia ai pazienti, e l'acquisto dei farmaci innovativi nella cura dell'epatite C già autorizzati dall'AIFA;
   il Ministro della salute ha affermato l'11 marzo 2015 che «è in fase di predisposizione il decreto del Ministro della salute e del MEF, previsto dalla legge di stabilità, finalizzato a ripartire il fondo tra le regioni, al fine di consentire la terapia ai pazienti»;
   ad oggi, però, le regioni sono costrette ad anticipare le onerose spese;
   a detta del Ministero «si è proceduto con l'elaborazione di regole per modulare l'accesso alle terapie, in modo da assicurare progressivamente il trattamento a tutti i soggetti affetti» - determina AIFA di commercializzazione del farmaco per rendere possibile la dispensazione del farmaco a carico del servizio sanitario nazionale, proprio allo scopo di permetterne la corretta valutazione dell'efficacia, della sicurezza, nonché l'appropriatezza prescrittiva;
   sta di fatto che, come riportato dal Ministro della salute che di concerto con comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS) ha avviato delle iniziative a livello regionale per garantire la somministrazione del medicinale, con mirate verifiche finalizzate ad accertare che le regioni si siano conformate alle prescrizioni normative e all'individuazione dei centri per prescrivere il farmaco, è risultato che le province di Trento e Bolzano hanno avviato la somministrazione della terapia, mentre le regioni Friuli Venezia Giulia, Umbria, Molise, Campania, Calabria e Sicilia hanno solo individuato i centri autorizzati;
   inoltre il Ministero ha affermato che «nella fase di contrattazione, l'ALFA ha stimolato l'attivazione di percorsi di accesso alle cure compassionevoli a carico dell'azienda farmaceutica per i pazienti più gravi, in attesa del completamento della procedura di rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco in questione, e di altri sempre finalizzati alla cura della medesima patologia e che in altri Paesi, il «sofosbuvir» è stato immesso sul mercato a prezzo libero, come Germania e Austria che hanno reso disponibile il medicinale al prezzo di realizzo industriale, ovvero, pari a quarantanovemila euro per 12 settimane di trattamento, e in Francia a cinquantaseimila euro»;
   nel contratto sottoscritto tra Aifa e Gilead, l'azienda produttrice, è previsto che i 50 mila pazienti che fanno parte di una delle sei categorie più gravi individuate dall'Aifa, possano usufruire del trattamento a un prezzo di poco meno di 40.000 euro per ciclo di terapia per paziente, con sconti crescenti con l'aumentare delle dosi acquistate dalle regioni;
   si parla, purtroppo e comunque, di costi altissimi che costringono le regioni a erogare il superfarmaco con il «contagocce», che pongono una barriera da non sottovalutare;
   agli interroganti risulta, inoltre, che le regioni non autorizzano la cura dei cittadini non residenti nella propria regione;
   infatti, un paziente del Piemonte afferma di essere stato messo in lista nella regione Lombardia ma solo pochi giorni fa è stata richiesta l'autorizzazione della regione di appartenenza, ma non si sa di chi sia ora la competenza per il rilascio;
   invece, ad un paziente residente in Emilia Romagna, uno dei 50 mila italiani affetti da epatite c e definiti gravi, il medico non ha prescritto i farmaci perché in ospedale non arrivano;
   purtroppo a distanza di oltre tre mesi, dall'autorizzazione in commercio del farmaco, solo 600 sono le terapie iniziate;
   sta di fatto che in altri Paesi extra europei il Sovaldi è low cost, ovvero, venduto ad un costo accessibilissimo, è in commercio come generico: in Egitto a 660 euro, in India a un dollaro –:
   se il Ministro interrogato possa comunicare quanti siano i pazienti attualmente in cura presso i centri; quale sia l'ammontare economico anticipato dalle regioni, e si sia a conoscenza dell'arco temporale nel quale arriveranno i fondi alle stesse;
   quali iniziative intenda assumere perché sia garantita una cura anche ai residenti fuori regione;
   come mai in altri Paesi i costi siano imparagonabili a quello italiano; se l'Aifa abbia ottenuto il miglior prezzo possibile nella contrattazione.
(2-00902) «Mantero, Grillo, Lorefice, Di Vita, Silvia Giordano, Baroni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

autorizzazione di vendita

diritto alla salute