ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00833

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interpellanza 2-00833
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, per sapere – premesso che:
   secondo fonti di stampa, la Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi sarebbe azionista della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, istituto che avrebbe fatto un balzo del 66 per cento in borsa per effetto degli maggiori annunci trapelati, a mercati aperti, da Palazzo Chigi sulla riforma delle maggiori banche regolate dal voto capitarlo;
   il padre della Ministra Boschi, Pier Luigi, è vicepresidente della Banca Popolare dell'Etruria, intermediario del credito presso cui lavora pure il fratello della ministra;
   la Consob starebbe già indagando, anche per via di un esposto del MoVimento 5 stelle in merito a questo evidente conflitto di interessi, sulle fughe di notizie fatte a margine del provvedimento del Governo sugli assetti societari degli istituti di credito che hanno sconvolto la borsa sul finire della settimana scorsa;
   il 24 gennaio 2015 il Corriere della Sera ha ricostruito che inizialmente il provvedimento era contenuto nel disegno di legge concorrenza, fermo al Ministero dello sviluppo economico e in attesa di seguire il normale iter parlamentare, ma il Premier Renzi avrebbe prelevato a sorpresa l'articolo sul voto capitario e l'avrebbe inserito nel decreto battezzato «Investment compact»;
   secondo la stampa, anche se il decreto «Investment compact» è stato annunciato a mercati chiusi il 20 gennaio, le indiscrezioni erano iniziate a circolare sin dal 16 e il 19 l'agenzia di stampa Reuters avrebbe anticipato il piano nei dettagli;
   in seguito a questa fuga di notizie, in quattro giorni la Banca Popolare dell'Etruria ha registrato un balzo del 66 per cento, nonostante i ripetuti «stop» alla negoziazione per eccesso di rialzo, mettendo fine così ad anni di crisi profonda che l'avevano portata sull'orlo del commissariamento: nel gennaio 2010, un'azione valeva 10,69 euro, mentre il 12 gennaio 2015 registrava il minimo storico di 0,358 euro;
   negli ultimi tempi, i vertici della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio avrebbero tentato inutilmente di rivitalizzare l'istituto in tutti i modi: con un aumento di capitale da 100 milioni appena un anno fa, poi con il tentativo di fusione con la popolare di Vicenza andato male, quindi con la ricerca di nuovi soci di peso per trasformarsi in società per azioni, anche questa andata a vuoto;
   il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, a novembre 2014, aveva approvato i conti consolidati dei primi 9 mesi chiusi con una perdita netta di 126,1 milioni di euro, e solo un mese dopo la banca avrebbe presentato un durissimo piano di ristrutturazione, annunciando 410 esuberi e tagli al personale per 32 milioni di euro, oltre alla creazione di una bad bank nel tentativo di liberarsi dei crediti deteriorati;
   inoltre, dal 2012 la banca sarebbe stata al centro di due ispezioni della Banca d'Italia che si sono concluse nel novembre 2014 con una multa complessiva di 2,54 milioni di euro: la maxi sanzione sarebbe a carico di 18 tra componenti ex componenti del collegio sindacale e del Consiglio di amministrazione tra cui Pier Luigi Boschi, al quale gli ispettori di via Nazionale avrebbero comminato una sanzione di 144 mila euro per «violazioni di disposizioni sulla governance, carenze nell'organizzazione, nei controlli interni e nella gestione nel controllo del credito e omesse e inesatte segnalazioni alla vigilanza», secondo quanto riportato dalla stampa; da inizio 2013, inoltre, la posizione di Pier Luigi Boschi, come quella degli altri amministratori dell'istituto, sarebbe al vaglio delle procure di Arezzo e Firenze;
   da notizie di stampa risulterebbe che la Ministra Boschi abbia partecipato alla seduta del 20 gennaio 2015 in cui è stato approvato il testo del decreto legge di cui sopra, scatenando le ovvie polemiche su un evidente conflitto di interessi;
   all'inizio di gennaio il MoVimento 5 Stelle, Sel e una parte del Pd avevano ritirato fuori e riproposto una iniziativa legislativa presentata nel novembre 2013 che all'epoca era appoggiata anche dallo stesso Matteo Renzi, per introdurre il conflitto di interessi e il conseguente divieto di partecipare al voto «qualora il coniuge, la persona stabilmente convivente, un parente o un affine entro il secondo grado sia preposto alla cura ai sensi del comma 4 (in qualità di rappresentante, amministratore, curatore, gestore, procuratore, consulente o in altra posizione analoga, ndr) di un interesse economico privato tale da poter condizionare l'esercizio delle funzioni pubbliche inerenti alla carica ricoperta»; ma il relativo testo unificato, come nel novembre 2013, è stato messo in un cassetto –:
   se il Governo non intenda chiarire la sua posizione in merito a quanto esposto in premessa, e in particolar modo circa l'evidente conflitto di interessi che, a giudizio dell'interrogante, si è configurato;
   se il Governo non consideri necessario fare luce su come sarebbe avvenuta questa fuga di notizie così delicate di cui in premessa, vista l'importanza e la delicatezza della questione a livello politico e per il Governo stesso;
   se il Governo non intenda favorire, per quanto di competenza, un rapido iter del testo unificato di cui sopra, in modo da evitare che tali situazioni incresciose possano nuovamente verificarsi e, nel frattempo non intenda vigilare in modo che non si presentino altre situazioni di conflitti di interesse che screditano il ruolo del Governo e della politica in generale, creando grave danno alle istituzioni.
(2-00833) «Sorial».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

banca popolare

moralita' della vita economica