ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00832

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00832
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   in merito al problema relativo alla commistione e/o incompatibilità dei sindacati nella composizione del consiglio di amministrazione dell'Enpaia è già stata presentata una precedente interpellanza urgente n. 2-00094 discussa nella seduta n. 74 del 10 settembre 2013 a cui ci si richiama relativamente alla parte riguardante Enpaia;
   in detta occasione si era sollevata la problematica di un conflitto di interesse tra i sindacati che siedono nel consiglio di amministrazione in particolare quelli appartenenti alla CGIL; infatti, l'articolo 7 dello statuto del sindacato è chiaramente previsto che: «l'autonomia della CGIL si realizza anche fissando le seguenti incompatibilità con le cariche elettive dell'organizzazione ai vari livelli: a) appartenenza a consigli di amministrazione, di istituti ed enti pubblici di ogni tipo e organi di gestione in genere»;
   eppure nonostante la vigenza di tale disposizione, il segretario nazionale della CGIL Ivana Galli e il funzionario nazionale nel 2004 della CGIL Stefano Bianchi hanno fatto parte del consiglio di amministrazione di Enpaia in carica per il quadriennio 2009/2013 e ancora oggi continua a sedere nello stesso consiglio di amministrazione in palese contraddizione con lo statuto del sindacato cui appartengono;
   che tali situazioni possano ingenerare situazioni particolari lo si è visto in più occasioni, in una delle tante portata all'attenzione da Asia Usb si contesta a Enpaia l'impegno a gestire con mezzi e strumenti oltre che con il proprio personale i fondi pensione di FILCOOP e AGRIFONDO;
   ebbene, si deve ricordare che la fondazione Enpaia è l'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura e, nei suoi compiti istituzionali, è previsto: a) l'accantonamento del trattamento di fine rapporto per gli impiegati e dirigenti agricoli; b) l'assicurazione contro gli infortuni professionali ed extra professionali per gli impiegati e dirigenti agricoli, sostitutiva dell'assicurazione INAIL; c) la garanzia al compimento del 65o anno di età, dell'intero ammontare delle somme versate dall'iscritto, rivalutate o, in opzione, la loro liquidazione sotto forma di pensione complementare, nulla in merito alla gestioni di fondi per conto sindacale;
   eppure, l'Enpaia negli anni ha curato la gestione amministrativa e contabile dei Fondi di previdenza complementare Filcoop e Agrifondo;
   Filcoop è fondo Pensione a capitalizzazione per i lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria, per i dipendenti da cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari e per i lavoratori dipendenti da cooperative e consorzi agricoli;
   tale Fondo non persegue fini di lucro e, in base allo statuto, ha la forma giuridica di associazione riconosciuta ed è iscritto all'Albo tenuto dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip);
   la sede operativa di Filcoop risulta situata in viale Beethoven, 48 Roma proprio presso la stessa sede della Fondazione ENPAIA;
   mentre il Fondo Agrifondo e invece stato costituito il 14 dicembre 2006 tra la Confederazione generale dell'agricoltura italiana, la Confederazione nazionale Coldiretti, la Confederazione italiana agricoltori, la Flai-CGIL, la Fai-CISL, la Uila-UIL e la Confederdia, di seguito denominato «Fonte istitutiva» e ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all'atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari del sistema obbligatorio. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell'esclusivo interesse degli aderenti, e all'erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare. Il Fondo non ha scopo di lucro. Il direttore generale responsabile del Fondo nominato dal consiglio di amministrazione è stato il signor Gabriele Mori, l'ex direttore generale della stessa Enpaia;
   la sede operativa dell'Agrifondo risulta sempre situata in viale Beethoven, 48 Roma presso la sede della Fondazione ENPAIA;
   si cercherà di seguito di portare all'attenzione anno per anno il servizio svolto da Enpaia in favore dei due Fondi Filcoop e Agrifondo per mettere in evidenza una serie di anomalie con il solo utilizzo dei bilanci di Enpaia:
   la prima perplessità riguarda la gestione dei fondi pensione dei sindacati e risale al luglio del 2002 quando l'Enpaia iniziava l'attività di service per il Fondo Filcoop e, per l'espletamento di tale servizio svolto per Filcoop, venivano utilizzati due dipendenti ed impiegati dell'Enpaia, con un guadagno per quest'ultima, di una somma di soli euro 1.500,00 come emerge dal bilancio dall'ente;
   nel gennaio del 2003, l'Enpaia, per meglio garantire il service per il Fondo sanitario Filcoop, decideva di acquistare anche un pacchetto software gestionale Filcoop, ottenendo da quest'ultima, come controprestazione, la somma di euro 13.500,00;
   successivamente, nell'anno 2004, Enpaia impiegava presso il Fondo Filcoop, sempre due dei suoi dipendenti, incassando da quest'ultimo, per tale prestazione la somma di euro 9.329,00;
   nel 2005 l'Enpaia impiegava altri due suoi dipendenti per la gestione dei Fondi Filcoop, traendo un profitto pari euro 12.000,00, e nel 2006 Enpaia, sempre con l'utilizzo di due suoi dipendenti, riscuoteva da Filcoop, la somma di euro 13.788,00;
   a partire dal mese di luglio del 2007, Enpaia, intraprendeva l'attività di service anche per il Fondo complementare Agrifondo, rinnovando l'attività di service per Filcoop, ed impiegando per tale attività non più due, ma addirittura nove dei suoi dipendenti per la gestione di entrambi Fondi;
   per tale prestazione l'Enpaia incassava un importo complessivo pari ad euro 95.573,00, sostenendo invece solo per le consulenze, la somma di euro 74.117,00. Nello stesso anno (2007), veniva sospeso l'ufficio controllo di gestione, che ai sensi dell'articolo 54 delle Norme interne di contabilità e amministrazione, allegate allo Statuto Enpaia, «...operando alle dirette dipendenze della Direzione Generale della Fondazione Enpaia, ha il compito di esercitare, in prima istanza, il controllo attraverso ispezioni da effettuarsi periodicamente, con lo scopo di accertare la corrispondenza dei fatti gestionali con le loro previsioni ed il rispetto delle procedure. Allo scopo, ogni Responsabile dell'area funzionale deve predisporre un'analisi degli ordini emessi per confrontarli con le previsioni precedentemente effettuate, compilando un apposito prospetto dove, insieme alle spese effettuate, sono evidenziate le previsioni riportate nel Bilancio di Previsione per voce analitica»;
   quindi, l'ufficio che avrebbe dovuto controllare e/o monitorare i costi gestionali veniva sospeso con l'assoluta impossibilità di prevedere o controllare il comportamento posto in essere dalla Fondazione ENPAIA in tale vicenda;
   le attività poste in essere da Enpaia nei confronti di Filcoop e di Agrifondo prima specificate, con i relativi introiti, venivano indicate genericamente nei bilanci di ogni anno come: «Ricavi diversi»;
   nell'anno 2008 Enpaia continuava ad impiegare nove dipendenti per la gestione dei Fondi Filcoop e Agrifondo incassando da quest'ultimi un importo pari a euro 108.696,00 di cui euro 41.428,00 solo per spese di consulenze. Nel maggio 2009 avveniva la fusione del Fondo di previdenza complementare Agrifondo con la Fia, Fondo sanitario impiegati agricoli, con il rinnovo da parte di Agrifondo del service amministrativo-contabile ad Enpaia;
   conseguentemente a tale fusione, Enpaia adoperava dieci dipendenti per la gestione dei fondi Filcoop ed Agrifondo incassando così la somma di euro 150.101,00 di cui euro 31.000,00 per consulenze ed euro 56.619,00 per spese varie;
   l'impiego di dieci dipendenti di Enpaia per la gestione dei fondi Filcoop ed Agrifondo avveniva anche per i successivi anni 2010-2011;
   pertanto i guadagni ottenuti da Enpaia da tali prestazioni sono stati pari a euro 202.051,00 per l'anno 2010 di cui euro 35.444,00 per spese di consulenze ed euro 181.462,00 per l'anno 2011;
   alla luce di ciò e come si evince dai bilanci consuntivi, Enpaia a partire da luglio del 2002 risulta quindi aver incassato un importo complessivo di ben 786.000,00 euro con un costo per strumenti, servizi e personale notevolmente superiore a quanto guadagnato;
   solo per ricordare nel consiglio di amministrazione di Enpaia – come detto, fanno parte il segretario nazionale della CGIL Ivana Galli ed il funzionario nazionale nel 2004 della CGIL Stefano Bianchi –, oltre a tutte le altre sigle sindacali UIL e CISL, sono anni che delibera ed investe denaro della Fondazione oltre a soggetti impiegati e retribuiti dalla stessa Enpaia per occuparsi dei Fondi Agrifondo e Filcoop cui fanno riferimento gli stessi sindacati;
   ulteriore elemento riguarda la relazione Covip sul bilancio 2012 dove sono presenti 2 gestori finanziari: «la Banca Popolare di Sondrio, a cui fa capo il 60,7 per cento delle risorse conferite in gestione, e la Banca Aletti. Alla prima sono state corrisposte nel 2012 commissioni di gestione per 14.539 euro e alla seconda 37.453 euro. Circa le modalità seguite per la selezione di detti gestori, l'Ente ha fatto presente che la loro individuazione è avvenuta, nel 1997, mediante trattativa privata»;
   dalla relazione della Corte dei conti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della FONDAZIONE ENPAIA – Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura per l'esercizio 2012-2013 emergono due interessanti conclusioni:
    a) la COVIP nella propria relazione al bilancio 2012 dell'Ente, redatta ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto ministeriale 5 giugno 2012, ha svolto alcune considerazioni sicuramente condivisibili, tra le quali le più significative sono quelle relative alla necessità che il portafoglio titoli sia più diversificato nella sua composizione, mentre occorre evitare strumenti finanziari derivati e obbligazioni strutturate;
    b) la stessa COVIP, poi, rileva che le informazioni riguardanti le politiche di investimento e i relativi criteri di attuazione, si presentano frammentarie, e sintetiche e riferite al complesso delle tre gestioni, senza, quindi, evidenziare gli elementi caratterizzanti di ogni singola gestione;
   leggendo la relazione Covip sul bilancio 2013 sono presenti sempre i due gestori, ma adesso cambiano le percentuali delle risorse gestire dai due gestori: «Alla fine dell'anno di riferimento sono presenti 2 gestori: la Banca Aletti, a cui fa capo il 70,3 per cento delle risorse conferite in gestione, e la Banca popolare di Sondrio»;
   questa discrepanza è riportata una nota all'interno del documento Covip anno 2013: «...In proposito va rilevato incidentalmente che, in occasione della trasmissione dei dati inerenti il 2013, l'Ente ha modificato l'ammontare delle risorse gestiste nel 2012 da ciascun intermediario, imputando in maniera inversa gli importi segnalati in precedenza...»;
   per diciannove anni, su una semplice trattativa privata, l'ente non ha mai fatto un bando di gare per cambiare i suoi gestori finanziari, cercando in questo modo anche di abbassare le commissioni sulla gestione finanziari;
   inoltre, persiste da parte dell'Ente una carenza nel fornire indicazione sulle politiche di investimento e disinvestimento relative alle componenti mobiliari ed immobiliari presenti nel bilancio. A pagina 5 di tale relazione si legge: «... Al riguardo va tuttavia evidenziato criticamente che la modestia delle informazioni trasmesse non ha reso possibile comprendere né i criteri seguiti dalla fondazione dei pesi riportati nelle precedenti tabelle, né quali organi e funzioni interne abbiano contribuito alla determinazione degli stessi, né tanto meno quale funzione rivesta tale assetto strategico nell'ambito della programmazione dell'attività di investimento posta in essere dall'Ente»;
   tuttavia nessuno ha chiesto contezza di questo;
   non da ultimo, l'interpellante è venuta a conoscenza del fatto che, nonostante l'Enpaia stia procedendo a sfrattare circa 200 famiglie di inquilini che pagano regolarmente l'affitto da 40 anni (oltre al 20 per cento a titolo di indennità di occupazione), e l'emergenza abitativa su Roma è sotto gli occhi di tutti, anziché usare le case degli enti per attenuare l'emergenza casa vista anche la funzione di tale patrimonio, l'Enpaia ha deciso di cedere alcuni degli immobili ad esponenti dei sindacati tra cui UIL, e in particolare tra gli altri al loro segretario nazionale Giuseppe Barbagallo –:
   se i Ministri interpellati non ritengano opportuno:
    a) verificare, negli ultimi dieci anni, quanti soldi siano stati spesi, quanto personale sia stato impiegato nella gestione dei Fondi Agrifondo e Filcoop o se vi sia stato un uso distorto del danaro degli iscritti ENPAIA;
    b) disporre, nel caso in cui le cifre indicate dalla sottoscritta interpellante non dovessero corrispondere al vero, l'acquisizione di tutta la documentazione in possesso di Enpaia e dei Fondi Agrifondo e Filcoop da cui si possa evincere quanto denaro sia stato speso dalla Fondazione;
    c) accertare se sia legittimo che è un ente pubblico privatizzato come Enpaia possa investire il denaro pagato dagli iscritti alla Cassa nell'impiego del proprio personale nei Fondi Agrifondo e Filcoop con enorme dispendio economico;
   quali siano i provvedimenti che i Ministeri hanno adottato a fronte della relazione Covip 2012 e quelli che intendono adottare sulla relazione Covip 2013 verso l'Ente;
   quali sano i provvedimenti che i Ministeri abbiano adottato a fronte della relazione della Corte dei conti.
(2-00832) «Lombardi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

infortunio sul lavoro

costituzione di societa'