ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00823

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 367 del 21/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/01/2015
Stato iter:
09/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/06/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/06/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 09/06/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/06/2015

SVOLTO IL 09/06/2015

CONCLUSO IL 09/06/2015

Atto Camera

Interpellanza 2-00823
presentato da
GRILLO Giulia
testo presentato
Mercoledì 21 gennaio 2015
modificato
Martedì 9 giugno 2015, seduta n. 438

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   il 10 luglio 2014 è stato approvato e siglato il Patto per la salute, dopo mesi di incontri e trattative, frutto dell'intesa tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
   si tratta di un'intesa che non rappresenta un approdo, bensì doveva rappresentare un punto di partenza per definire alcuni dei nodi strategici del servizio sanitario nazionale ed il cui documento doveva fornire un quadro d'indirizzo che doveva essere completato nei mesi scorsi;
   c'era stato un avvio promettente, in quanto immediatamente erano stati definiti due passaggi: l'8 luglio 2014 il Ministro interpellato ha presentato il patto sull’e-health e il 5 agosto 2014 le regioni hanno approvato all'unanimità il riparto del fondo sanitario nazionale 2014, per un totale di 107,2 miliardi di euro;
   purtroppo, ad oggi molte delle altre scadenze previste, sembra, non siano state rispettate; mancano all'appello molte scadenze importanti che riguardano assi fondamentali della sanità italiana: continuità assistenziale, revisione del sistema dei ticket, ammodernamento dell'edilizia sanitaria, assistenza all'estero, interventi per la cronicità;
   tutte materie che dovevano essere affrontate da specifici tavoli di lavoro ed ancorati appunto a precise scadenze;
   in particolare:
    a) il 1o ottobre 2014 doveva essere raggiunto l'accordo per elaborare un documento contenente le linee guida per il corretto utilizzo dei dati e della documentazione presente nel repertorio dei dispositivi medici da parte del Ministero previo accordo in Conferenza Stato-regioni, articolo 24, comma 3;
    b) il 31 ottobre 2014 doveva essere raggiunta un'intesa per definire i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi dei presidi territoriali/ospedali di comunità, articolo 5, comma 17;
    c) il 31 ottobre 2014 dovevano essere adottate le linee guida sulla mobilità transfrontaliera per garantire un'applicazione omogenea in tutte le regioni della normativa, articolo 2, comma 1;
    d) il 31 ottobre 2014 Stato e regioni dovevano stipulare un'intesa che fornisca gli indirizzi utili a realizzare la piena continuità assistenziale dall'ospedale al domicilio del paziente, articolo 3, comma 2;
    e) lavori ancora in corso per la gestione delle risorse umane. È stata presentata il 10 novembre 2014 solo una prima bozza del disegno di legge delega ex articolo 22 del Patto per la salute, secondo il quale il Governo e le regioni istituivano un tavolo politico che doveva concludere i suoi lavori entro il 31 ottobre 2014 per la definizione di una legge delega volta a dettare principi e criteri direttivi in ordine a:
     1) valorizzazione delle risorse umane del servizio sanitario nazionale per favorire un'integrazione multidisciplinare delle professioni sanitarie e i processi di riorganizzazione dei servizi;
     2) accesso delle professioni sanitarie al servizio sanitario nazionale nel rispetto dei vincoli di spesa di personale e, per le regioni in piano di rientro, dei vincoli fissati dai piani stessi;
     3) disciplina della formazione di base e specialistica per il personale dipendente e convenzionato della formazione di base specialistica;
     4) disciplina dello sviluppo professionale di carriera con l'introduzione di misure volte ad assicurare una maggiore flessibilità nei processi di gestione delle attività professionali e nell'utilizzo del personale nell'ambito dell'organizzazione aziendale;
     5) introduzione di standard di personale per livello ai fini di determinare il fabbisogno di professionisti sanitari a livello nazionale;
     6) applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul precariato per assicurare l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e la sicurezza nelle cure. Solo il 16 gennaio 2015 il Ministro interpellato e quello dell'istruzione, dell'università e della ricerca Stefania Giannini hanno incontrato presso il Ministero della salute i rappresentati delle regioni per discutere dell'ipotesi di attuazione dell'articolo 22 del Patto per la salute, presentando un'ulteriore nuova bozza che ha come principale novità quella delle reti locali per la formazione, ferma restando la selezione degli specializzandi ed il coinvolgimento degli ospedali e università con apposite convenzioni; viene meno il «doppio canale» per l'accesso al servizio sanitario nazionale e si prevede un nuovo contratto di formazione e lavoro;
    f) il 30 novembre 2014 scadeva il termine per la revisione della disciplina di partecipazione alla spesa sanitaria (ticket) ed esenzioni da parte dei Ministeri della salute e dell'economia e delle finanze/Agenas, per prevedere un sistema che dovrà essere strutturato in modo da evitare «che la partecipazione rappresenti una barriera per l'accesso ai servizi e alle prestazioni così da caratterizzarsi per equità e universalismo». Nonostante il solo insediamento del tavolo di lavoro, la definizione del nuovo sistema ticket è stato rimandato al 2015, articolo 8;
    g) in riferimento al patto per la sanità digitale – articolo 15, comma 1, – entro il 31 dicembre 2014 doveva essere prodotto un rapporto conclusivo presentato ufficialmente al Ministro interpellato e a tutte le istituzioni coinvolte, che doveva contenere il master plan per le iniziative di sanità digitale, ivi comprese le indicazioni prioritarie, i cronoprogrammi attuativi e i modelli di copertura finanziaria previsti, anche tenuto conto dei risultati delle iniziative sperimentali avviate;
    h) il 31 dicembre 2014 doveva essere emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni, che dovrà provvedere all'adeguamento dei livelli essenziali di assistenza, articolo 1, comma 3;
    i) il 31 dicembre 2014, come previsto all'articolo 1, comma 8, doveva essere presentato un documento di proposte elaborato dal Ministero della salute, su cui dovrà essere siglata un'intesa Stato-regioni, contenente proposte per implementare «un sistema adeguato di valutazione della qualità delle cure e dell'uniformità dell'assistenza sul territorio nazionale»;
    l) il 31 dicembre 2014 doveva essere approvato, con accordo Stato-regioni, il piano nazionale della cronicità proposto dal Ministero della salute che conterrà le principali linee di intervento nei confronti delle malattie croniche, articolo 5, comma 21;
    m) sempre per il 31 dicembre 2014 era prevista l'istituzione di un osservatorio ad hoc per monitorare l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria nelle isole minori, articolo 5, comma 23;
    n) il 31 dicembre 2014 il Ministero doveva siglare un decreto, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e in accordo con la Conferenza Stato-regioni, per elaborare un nuovo sistema e nuovi indicatori finalizzati al monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza, articolo 10, comma 7;
    o) il 31 dicembre 2014 doveva essere adottato un programma triennale per rivedere l'attuale normativa tecnica in materia di sicurezza, igiene e utilizzazioni degli ambienti, superando logiche di «straordinarietà» e passare alla «vita tecnica normale», articolo 14, comma 3 –:
   se non ritenga necessario comunicare quali siano i motivi del mancato rispetto delle scadenze elencate in premessa, giustificando dunque le cause dei ritardi, considerato che parte delle scadenze previste dal Patto per la salute non sono state rispettate, ovvero, se non sia dunque il caso di procedere a un aggiornamento delle nuove scadenze da rispettare per tutte le attività promesse e a chi saranno addebitate le eventuali responsabilità di tale mancanza;
   se non sia opportuno fornire un resoconto generale delle attività previste per il suddetto Patto per la sanità digitale, indicando quali siano quelle concretamente realizzate;
   se sia reperibile su internet l'aggiornamento del «cruscotto del Patto», sempre in riferimento al Patto per la sanità digitale, che dovrebbe essere disponibile in rete, come indicato nel documento programmatico.
(2-00823) «Grillo, Silvia Giordano, Di Vita, Cecconi, Lorefice, Dall'Osso, Baroni, Mantero».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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