ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00806

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 361 del 13/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/01/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/01/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 26/01/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00806
presentato da
PETRAROLI Cosimo
testo di
Martedì 13 gennaio 2015, seduta n. 361

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   l'utilizzo del sistema delle «fonti» ha storicamente costituito e tuttora costituisce tanto per i servizi di sicurezza, quanto per le forze di polizia, un valido strumento di acquisizione di informazioni che — analizzate, elaborate e riscontrate — hanno consentito e consentono secondo le finalità precipue delle singole autorità, la creazione di un efficace sistema di controllo e prevenzione delle attività perniciose per l'interesse nazionale, ovvero di repressione delle attività criminose; a tal riguardo, ed a titolo puramente indicativo, basti considerare che in base ad uno studio statistico pubblicato dall'Arma dei carabinieri qualche anno fa (Rassegna dell'Arma, anno 2009, n. 4), molto significativo nei contenuti anche in ordine alle esigenze avvertite dagli operatori, il 28 per cento delle notizie sono acquisite dagli ufficiali di polizia giudiziaria nel corso delle indagini proprio attraverso il canale degli informatori; in base alla medesima statistica importante risulta anche la frequenza con cui gli informatori sono consultati in quanto ben il 36 per cento degli intervistati ha dichiarato di consultarli «sempre» o «spesso»; il 41 per cento, «qualche volta» e solo il 22 per cento «raramente» o «mai»;
   la gestione delle fonti solleva diverse questioni in ordine: al sistema di reclutamento; alla verifica dell'affidabilità; alla natura dell'attività richiesta alla fonte; alla retribuzione;
   recenti accadimenti — alcuni riferiti anche dalla stampa nazionale, a tal riguardo leggasi i numerosi articoli apparsi, ad esempio, sull'arresto di Paolo Oliverio (uno fra tutti, «Il fiscalista amico dei Servizi, dalla corte di Pollari ai ricatti» di Carlo Bonini pubblicato su La Repubblica del 13 gennaio 2014) — hanno posto il tema della gestione delle fonti come prioritario. Infatti i soggetti «messi in prova» dai servizi di sicurezza hanno millantato poteri e prerogative con il risultato di gettare discredito sulle istituzioni;
   constano all'attenzione del Ministero dell'interno e del Ministero della giustizia casi in cui i soggetti — dopo aver collaborato in indagini con gli organi della polizia di Stato e con la piena consapevolezza del magistrato inquirente — chiedono il pagamento delle spettanze conseguenti alla prestazione di tale attività in favore degli organi dello Stato; in particolare, è pendente innanzi al tribunale di Lecce, seconda sezione civile, R.G. n. 4442/2014, G.I. dottoressa Maria Gabriella Perrone, una causa avente ad oggetto la richiesta di compenso da parte di un soggetto incaricato dalla procura di Taranto e dalla polizia di Stato, sezione di P.G. presso il tribunale di Taranto, di svolgere una vera e propria attività investigativa in un'indagine di «traffico internazionale di valuta americana» marginata dalla procura di Taranto al R.G.N.R. 382/2008 (Quotidiano di Puglia — Edizione di Taranto del 3 aprile 2013, pagine 16 e 17; Quotidiano di Puglia — Edizione di Taranto del 4 aprile 2013; pagina 18);
   resta fondamentale capire quali vantaggi possano trarre le fonti da una collaborazione con i servizi di sicurezza e/o con le forze di polizia; in particolare, ove tali vantaggi si traducano in vere e proprie forme di retribuzione, occorre chiarire quali sistemi di controllo esistono affinché l'attribuzione di danaro venga effettivamente percepita dalla fonte impedendo che funzionari fedifraghi trattengano illecitamente per sé parte di quanto promesso alla fonte;
   assume importanza chiarire queste tematiche anche al fine di mantenere la giusta credibilità tanto ai servizi di sicurezza quanto alle forze di polizia e consentire che continui la collaborazione con le fonti tanto utili alla stesse attività istituzionali;
   non si rinviene un atto normativo, ovvero un atto amministrativo regolamentare che disciplini tali aspetti; così come, sopratutto nelle forze di polizia, gli operatori denunciano anche la mancanza di formazione nella gestione delle fonti –:
   quali iniziative si intendano immediatamente adottare al fine di regolamentare l'attività di gestione delle fonti, in particolare sotto l'aspetto dell'acquisizione della fonte, della valutazione dell'affidabilità, nonché in relazione alle tematiche della retribuzione della fonte medesima e del controllo della correttezza delle dazioni di denaro ad esse destinate.
(2-00806) «Petraroli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto internazionale

assunzione

formazione alla gestione