ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 18/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/11/2014
Stato iter:
20/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2014
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2014
Resoconto DELRIO GRAZIANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 20/11/2014
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2014

SVOLTO IL 20/11/2014

CONCLUSO IL 20/11/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00753
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Mercoledì 19 novembre 2014
modificato
Giovedì 20 novembre 2014, seduta n. 335

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   sono circa 700 milioni di euro i danni stimati con ponti crollati e strade dissestate, 82 comuni colpiti, 19 vittime, 2.700 sfollati e 500 persone evacuate a seguito dell'alluvione che ha colpito la regione Sardegna nel mese di novembre 2013;
   migliaia di aziende si trovano sul lastrico;
   il Governo Letta e poi quello Renzi, con varie dichiarazioni, avevano annunciato sin dai giorni dopo la tragedia uno stanziamento di 200 milioni di euro;
   secondo il report regionale del 20 ottobre 2014, solo per il patrimonio pubblico, il fabbisogno ammonta a 495.675.526,23 euro (30.502.338,59 euro per primi interventi urgenti, 206.017.815,77 euro per interventi urgenti e/o di ripristino e 259.155.371,87 euro per interventi strutturali di riduzione del rischio residuo);
   si susseguono da ormai un anno esatto le dichiarazioni di esponenti del Governo con le quali vengono annunciate risorse finanziarie per ristorare i danni conseguenti alla drammatica alluvione del 18 novembre del 2013;
   è dei giorni scorsi una dichiarazione di Erasmo D'Angelis, responsabile nazionale della struttura contro il rischio idrogeologico di Palazzo Chigi, che ha annunciato: «il Governo stanzierà a livello nazionale sei miliardi di euro nei prossimi cinque anni dal ciclo europeo di investimenti. La Sardegna ne chiederà circa 500 milioni e noi faremo tutto il possibile perché l'Isola è nel nostro cuore. La vicenda di Olbia – sottolinea D'Angelis, ricordando la drammatica alluvione del 2013 – dimostra che bisogna dire basta alle perdite di tempo. E con lo “Sblocca Italia”, ormai legge, i cantieri che salvano le vite umane non si possono più fermare e saranno non stop»;
   per l'alluvione che il 18 novembre 2013 ha devastato la Sardegna i danni ammontano a 659,2 milioni di euro, mentre i fondi statali stanziati sono di appena 20 milioni di euro;
   le risorse che l'Anas avrebbe dovuto destinare ai danni della viabilità primaria statale e provinciale risultano marginali e del tutto insufficienti;
   la maggior parte dei cantieri avviati risultano in grave ritardo;
   ad un anno dalla tragica alluvione che ha colpito la Sardegna, si veda il caso emblematico della connessione dei centri abitati di Onanì e Bitti con l'arteria stradale rimasta preclusa e devastata come nel 2013;
   un abbandono che si tocca con mano in ogni angolo del cuore della Sardegna;
   nessuno stanziamento concreto e quei pochi interventi che si vedono hanno tempi biblici;
   in queste zone il pericolo è maggiore del 2013 e niente è stato fatto, nemmeno la minima pulizia dell'alveo dei fiumi;
   la Sardegna continua ad essere l'unica regione dove gli eventi calamitosi non vengono risarciti e le opere distrutte non ricostruite, se non marginalmente e con una lentezza incredibile;
   una devastazione senza precedenti che segnò la vita di 19 persone e che fece registrare danni stimati al ribasso per oltre 700 milioni di euro;
   dopo un anno esatto dall'alluvione sarebbe corretto incidere nell'unico modo possibile e cioè con un intervento finanziario sull'alluvione da inserire in un provvedimento contingibile e urgente che preveda due elementi sostanziali:
    a) l'esclusione dal patto di stabilità di tutti gli stanziamenti per opere e interventi legati all'evento alluvionale del 18 novembre 2013, compresi i fondi avuti dai comuni con erogazioni liberali e donazioni di cittadini privati ed imprese finalizzate a fronteggiare i danni dell'eccezionale evento alluvionale del 18 novembre 2013;
    b) uno stanziamento di 200.000.000 euro per il 2015, 2016 e 2017 per la ricostruzione e il risarcimento dei danni da destinare alla regione Sardegna;
   in aggiunta a quanto sopra, sarebbe inoltre doveroso intervenire con apposito e adeguato stanziamento che ponga rimedio, sia sull'aspetto temporale che economico, al mancato rispetto degli impegni nei confronti della regione Sardegna relativamente ai drammatici eventi del 2013 –:
   se non si ritenga di dover con immediatezza escludere, con adeguata iniziativa normativa, gli stanziamenti e gli interventi legati ai danni provocati dall'alluvione dai vincoli del patto di stabilità sia per la regione che per gli enti locali e tutti i soggetti istituzionali e stazioni appaltanti chiamate ad eseguire le apposite opere;
   se non si ritenga, proprio per i ritardi sin qui accumulati, di dover dare attuazione a tutti questi interventi prevedendo l'esecuzione degli stessi con lavori da eseguirsi su tre turni e con operatività sette giorni su sette;
   se non si ritenga di dover prevedere misure di sgravio fiscale per quelle categorie duramente colpite dall'alluvione, compresa la dilazione dei pagamenti delle stesse cartelle esattoriali.
(2-00753) «Pili, Pisicchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inondazione

disastro naturale

intervento finanziario