ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00725

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 314 del 21/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/10/2014
Stato iter:
31/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/10/2014
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/10/2014
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/10/2014

SVOLTO IL 31/10/2014

CONCLUSO IL 31/10/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00725
presentato da
BRUNETTA Renato
testo presentato
Martedì 21 ottobre 2014
modificato
Venerdì 31 ottobre 2014, seduta n. 322

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   l'articolo 32 della Costituzione italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana;
   l'azienda ospedaliera Roma C opera all'interno di una vasta area della città di Roma comprendendo il territorio di 4 municipi della città, per un'area di oltre 250 chilometri quadrati e una popolazione pari a circa 600.000 abitanti. All'interno di tale vasta area opera il polo regionale ospedaliero Sant'Eugenio cto «Andrea Alesini»;
   la situazione in cui versa tale polo ospedaliero è assolutamente preoccupante; in particolare, per l'ospedale Sant'Eugenio sono stati segnalati dai cittadini e dalle associazioni del territorio i seguenti disservizi:
    a) dal 4 aprile 2014 il servizio di medicina nucleare è stato sospeso in quanto il responsabile della sicurezza dell'azienda ospedaliera ha segnalato alcune importanti carenze, tanto da rendere obbligatoria la chiusura immediata del servizio. Ad oggi, nonostante alcune assicurazioni verbali da parte del direttore dell'azienda sanitaria locale e del presidente della regione Lazio, i lavori di messa a norma non sono stati avviati e non risulta, agli atti degli uffici tecnici dell'ospedale, nessun progetto di ristrutturazione approvato;
   b) il reparto di ematologia, che comprende la terapia intensiva e il reparto di trapianto di midollo, attende da mesi la ristrutturazione più volte annunciata ma mai partita. Questo costringe i medici e gli operatori ad accogliere i pazienti in locali ormai fatiscenti e fuori norma, tant’è che si nutrono dubbi per il prossimo accreditamento della struttura;
    c) il reparto di radiologia da mesi esegue prestazioni limitate ai soli ricoveri interni, mentre per malati esterni, vi sono lunghe liste con attesa di almeno 5 mesi per tac e risonanze magnetiche;
    d) per la medicina oncologica, a quanto risulta agli interpellanti, si prevede la chiusura del reparto nel mese di novembre 2014 attraverso il trasferimento del servizio in altri ospedali della città di Roma con evidenti disservizi per i pazienti in cura;
   il pronto soccorso del Sant'Eugenio accoglie già da tempo anche le urgenze provenienti dall'ospedale cto, il quale si sta avviando sempre più ad una specializzazione solamente per la medicina d'urgenza relativa all'ortopedico. Tale scelta ha sovraccaricato il pronto soccorso del Sant'Eugenio, per il quale si registrano ore di attesa per ricevere le prestazioni mediche. In generale, in molti reparti si evidenzia una lenta riduzione dei posti letto, soprattutto per la mancanza di medici ed infermieri e in particolare nei reparti di psichiatria, chirurgia d'urgenza, urologia, medicina;
   pertanto, è evidente che dalla descrizione evidenziata manca un piano coordinato di ristrutturazione dei reparti che metta in condizione il territorio di capire quale destinazione avrà l'ospedale Sant'Eugenio e, soprattutto, non è stata data ai cittadini, fruitori dei servizi ospedalieri in questione, informazione sufficiente sui tempi di riutilizzo delle strutture sanitarie chiuse –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza delle circostanze critiche e preoccupanti riportate in premessa e quali siano le iniziative che intende porre in essere, nell'ambito delle proprie competenze e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, per verificare e chiarire la situazione, assicurando il pieno funzionamento del polo regionale ospedaliero Sant'Eugenio-cto e accertando che i servizi siano ripristinati nel più breve tempo possibile;
   se il Ministro interpellato intenda rendere pubbliche tutte le informazioni eventualmente acquisite al fine di dare massima trasparenza alle modalità con cui i servizi sanitari siano stati gestiti in questa particolare circostanza.
(2-00725) «Brunetta, Abrignani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto alla ristrutturazione

diritto alla salute

diritto dell'individuo