ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00720

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 313 del 20/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: FAUTTILLI FEDERICO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 20/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELLAI LORENZO PER L'ITALIA 20/10/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/10/2014
Stato iter:
07/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2014
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 07/11/2014
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2014

SVOLTO IL 07/11/2014

CONCLUSO IL 07/11/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00720
presentato da
FAUTTILLI Federico
testo presentato
Lunedì 20 ottobre 2014
modificato
Venerdì 7 novembre 2014, seduta n. 327

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   le Bocche di Bonifacio e lo Stretto di Bonifacio sono state dichiarate area marina protetta speciale per biodiversità (2001), santuario internazionale dei cetacei (2002), patrimonio mondiale Unesco (2006) e l'Organizzazione marittima internazionale ha definito la navigazione in questo stretto particolarmente pericolosa;
   la risoluzione dell'Organizzazione marittima internazionale MO A.766 del 1993 ha richiesto alle navi che trasportano sostanze pericolose di evitare questa rotta. Nello stesso anno (1993), le autorità marittime francesi ed italiane hanno stabilito, con due decreti, il divieto di transito nelle Bocche di Bonifacio, in caso di trasporto di merci inquinanti o comunque pericolose, applicabile, però, esclusivamente alle proprie navi. Navi battenti bandiere di altri Stati possono, pertanto, transitare con qualsiasi merce;
   nel 1998 una circolare dell'Organizzazione marittima internazionale indica rotte raccomandate e sistema di segnalazione delle navi in transito e nel 1999 viene stipulato un accordo italo-francese sulle procedure operative per il sistema di segnalazione nelle Bocche di Bonifacio. Nasce «Bonifacio Traffic»;
   nel 2011 Italia e Francia sottopongono alla 62a assemblea del Comitato di protezione dell'ambiente marino (MEPC) la proposta di istituire le Bocche di Bonifacio e le zone adiacenti come zona di mare particolarmente sensibile. Il Comitato di protezione dell'ambiente marino ha accolto la richiesta, con la risoluzione MEPC.204 (62) il 15 luglio 2011. Tale risoluzione stabilisce di implementare nelle Bocche di Bonifacio un efficace sistema di «pilotaggio raccomandato», attivabile su richiesta dei comandanti delle navi che transitano in questo tratto di mare ed, in particolar modo, di quelli che trasportano merci pericolose;
   il Comitato per la sicurezza marittima (MSC) ha preso in considerazione questa misura nel corso della sua 90a sessione il 31 maggio 2012, attraverso la risoluzione MSC 90/28, disponendo che doveva diventare effettiva dal 1o luglio 2014;
   le stazioni dei piloti di Olbia e Porto Torres sono ora autorizzate a pilotare nello stretto in virtù del decreto 1o luglio 2014, n. 12, emesso dalla direzione marittima italiana di Olbia e dall'ordinanza 30 giugno 2014, n. 73, rilasciata dalla capitaneria di porto di La Maddalena;
   al momento, sono stati conseguiti importanti risultati sul piano del sistema di «pilotaggio raccomandato», ma non si possono obbligare le navi ad avvalersene. A tale proposito, si specifica che il pilota marittimo sale a bordo della nave in navigazione quale fiduciario dello Stato, che non rileva il comandante della nave, ma lo affianca nella navigazione, suggerisce la rotta da seguire, informa dei regolamenti in vigore, mantiene i contatti con la guardia costiera ed è il diretto referente in caso di necessità per le autorità di terra, essendo un perfetto conoscitore della zona;
   deve essere istituito un servizio di pilotaggio da mettere a disposizione delle navi in transito;
   i piloti delle stazioni di pilotaggio di Olbia e di Porto Torres si sono messi a disposizione, gratuitamente e con la rinuncia dei periodi di riposo dal servizio regolare svolto nelle rispettive sedi di appartenenza, per effettuare eventuali servizi;
   l'attuale servizio di pilotaggio richiederebbe risorse, mezzi e tecnologie attualmente indisponibili;
   l'unica analisi disponibile del traffico navale in questo tratto di mare, relativa al periodo 2000-2009, ha registrato il transito di 35.188 navi (media di 3500 all'anno), di cui il 10 per cento francesi, il 26 per cento italiane ed il 64 per cento degli altri Stati, il 63 per cento delle quali considerate ad alto rischio;
   nel 2013, delle oltre 3500 navi in transito, 57 hanno violato la risoluzione dell'Organizzazione marittima internazionale ed il traffico delle merci pericolose è aumentato del 28 per cento rispetto al 2012; nel corso degli ultimi 40 anni si sono verificati, nello stretto, numerosi incidenti, alcuni dei quali al limite di causa d'inquinamento –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare:
    a) per istituire il primo gruppo internazionale di piloti di alto mare del Mediterraneo (deep sea pilot) al servizio della regione autonoma della Sardegna;
    b) per impegnare risorse destinate all'impiego di nuovi piloti e di personale addetto alle pilotine, all'acquisto di mezzi adatti ad affrontare quell'impervio tratto di mare e di apparecchiature tecnologicamente avanzate e alla manutenzione delle barche in uso.
(2-00720) «Fauttilli, Dellai».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto di merci pericolose

sicurezza marittima

IMO