ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00693

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 297 del 24/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI SALVO TITTI
Gruppo: MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED)
Data firma: 24/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
NARDI MARTINA MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
PIAZZONI ILEANA CATHIA MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
MIGLIORE GENNARO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
FAVA CLAUDIO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
LACQUANITI LUIGI MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
LAVAGNO FABIO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
PILOZZI NAZZARENO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014
ZAN ALESSANDRO MISTO-LIBERTA' E DIRITTI - SOCIALISTI EUROPEI (LED) 24/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/09/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00693
presentato da
DI SALVO Titti
testo di
Mercoledì 24 settembre 2014, seduta n. 297

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   è universalmente riconosciuto che la violenza non si combatte solo in modo repressivo, la violenza contro le donne è un fenomeno culturale che riguarda la società intera;
   il contrasto alla violenza maschile contro le donne deve essere una priorità per il nostro Paese che va affrontata partendo dalle radici su cui si fonda la violenza stessa e cioè l'incapacità a riconoscere ed accettare la libertà delle donne. È necessario dunque partire dalla scuola e dall'educazione, dalla destrutturazione degli stereotipi, dal rafforzamento dell'autonomia e della libertà delle donne e dal sostegno ai centri anti-violenza;
   la convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, precisa, all'articolo 3, che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani ed una forma di discriminazione contro le donne in occasione della conferenza internazionale del 19 settembre 2014 «al sicuro dalla paura, al sicuro dalla violenza», è stato sottolineato, ai più alti livelli istituzionali, come la Convenzione di Istanbul sia un passaggio storico, eccezionale, che bisogna valorizzare utilizzando tutti i mezzi a disposizione per mettere fine a questo fenomeno, agendo in maniera strategica, coordinata e sinergica, come indicato proprio dalla convenzione;
   il Governo italiano, in data 14 agosto 2013, ha emanato il decreto-legge n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, recante «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province»;
   l'articolo 5 del citato decreto prevede l'adozione, da parte del Ministro delegato alle pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza unificata, di un piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, che deve essere elaborato con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate nella lotta contro la violenza e dei centri antiviolenza, in sinergia con la nuova programmazione dell'Unione europea per il periodo 2014-2020. Con il provvedimento, il Ministro dell'interno Angelino Alfano, commentò: «le vittime di violenze non sono più sole». Tre gli obiettivi centrati: «Prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime»;
   il suddetto decreto-legge ha stanziato un incremento del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità dedicato ad azioni per i centri antiviolenza e alle case-rifugio: in particolare, 10 milioni di euro per l'anno 2013, 7 milioni di euro per l'anno 2014 e 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2015 (articolo 5-bis);
   lo stesso ministro, nel corso di una conferenza stampa indetta il 7 agosto 2014, ha ricordato di aver promosso due provvedimenti per il contrasto alla violenza di genere, il primo quando era Ministro della giustizia e il secondo da Ministro dell'interno e che il tema della violenza di genere è stato messo come priorità nel semestre europeo;
   ad oggi non vi è alcuna certezza sulla predisposizione e l'avvio del piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere e non sussiste alcuna relazione al Parlamento, volta a chiarire i criteri di ripartizione delle risorse stanziate per la prevenzione del fenomeno, per il sostegno e per l'accoglienza delle vittime –:
   a che punto sia allo stato attuale l'elaborazione del piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere e se non si ritenga necessario intervenire per monitorare i lavori e rendere più celere la presentazione del medesimo piano prima dello scadere del semestre europeo.
(2-00693) «Di Salvo, Labriola, Nardi, Piazzoni, Migliore, Fava, Lacquaniti, Lavagno, Pilozzi, Zan».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

condizione della donna