ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 283 del 04/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 04/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 04/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 04/09/2014
Stato iter:
12/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/09/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/09/2014
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 12/09/2014
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/09/2014

SVOLTO IL 12/09/2014

CONCLUSO IL 12/09/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00661
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo presentato
Giovedì 4 settembre 2014
modificato
Venerdì 12 settembre 2014, seduta n. 289

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, noto anche con l'acronimo Unar, è stato istituito con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, e opera presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell'ambito del dipartimento per le pari opportunità;
   secondo quanto si apprende dal sito del dipartimento da cui dipende, nella sezione «Compiti e servizi» dell'Unar, tale ufficio avrebbe la funzione di «garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità» l'effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull'operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l'origine etnica, analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 dicembre 2003;
   sempre da tale sito ufficiale si apprende che «secondo quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 dicembre 2003, inerente la costituzione e l'organizzazione interna dell'UNAR, l'Ufficio per l'attuazione dei propri compiti si avvale di un contingente composto da personale appartenente ai ruoli della Presidenza del Consiglio e di altre amministrazioni pubbliche, nonché di esperti anche estranei alla pubblica amministrazione, dotati di elevata professionalità nelle materie giuridiche, nonché nei settori della lotta alle discriminazioni, dell'assistenza materiale e psicologica ai soggetti in condizioni disagiate, del recupero sociale, dei servizi di pubblica utilità, della comunicazione sociale e dell'analisi delle politiche pubbliche»;
   dal sito di cui sopra non è dato sapere precisamente e complessivamente chi lavora o collabora nell'ambito dell'Unar, stante, per alcune figure professionali previste dall'organigramma, indicata solo la dicitura «in attesa di nomina» e, a quanto consta agli interpellanti, per i numerosi contratti co.co.co. con cui sono stati conferiti incarichi professionali a vario titolo;
   solo a titolo esemplificativo, tra i bandi pubblicati sul sito dell'Unar vi è «Unar, indagine di mercato per la realizzazione di un servizio di acquisizione di dati informativi e statistici aggiornati sullo stato dell'immigrazione» in Italia, che non è chiaro come possa rientrare nelle finalità dell'ufficio di cui sopra essendo più competenza del Ministero dell'interno;
   non si tratta della prima volta che l'Unar si occupa e finanzia con soldi pubblici iniziative che vanno oltre e al di là delle sue competenze: è ben nota infatti la recente vicenda della diffusione nelle scuole, anche elementari, degli opuscoli «Educare alla diversità a scuola», realizzati dall'Istituto A.T. Beck su mandato dell'Unar, che aveva provocato la forte reazione delle associazioni dei genitori ma anche, successivamente, del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ne ha bloccato la diffusione perché mai informato dell'iniziativa –:
   quale sia il «personale appartenente ai ruoli della Presidenza del Consiglio e di altre amministrazioni pubbliche, nonché (...) esperti anche estranei alla pubblica amministrazione» che lavora e collabora a qualunque titolo con l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, con indicazione del nome, della qualifica, della tipologia del contratto, del compenso e della professionalità per ciascuno;
   quali siano stati i costi complessivi, negli anni dal 2011 ad oggi, per le iniziative, le pubblicazioni, i bandi, il personale e i consulenti dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali;
   se il Governo ritenga appropriato l'utilizzo da parte dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali dei fondi assegnati per le sue specifiche finalità per la pubblicazione degli opuscoli citati in premessa;
   se non ritenga opportuno, ai fini di una politica di contenimento dei costi e di razionalizzazione delle risorse, anziché operare tagli al compatto sicurezza, disporre la chiusura dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.
(2-00661) «Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discriminazione razziale

contratto di lavoro

discriminazione etnica