ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00650

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 277 del 01/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 01/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/08/2014
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/08/2014
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/08/2014
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/08/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/08/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 10/09/2014

Atto Camera

Interpellanza 2-00650
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo presentato
Venerdì 1 agosto 2014
modificato
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
in data 21 gennaio 2014 il TAR Lazio, con sentenza n. 733/2014/05655/2013 ha sancito il diritto dell'Istituto superiore di studi musicali (ISSM) di Teramo ad essere statizzato entro 30 giorni pena il commissariamento ad acta, condannando il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per inerzia;
la legge n. 508 del 1999 all'articolo 2 commi 2 e 7 ha disposto la trasformazione degli ex Istituti musicali pareggiati (IMP) in Istituti superiori di studi musicali (ISSM) di livello superiore universitario appartenenti al sistema nazionale dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e la conseguente emanazione di appositi regolamenti, da emanare ai sensi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
nonostante siano trascorsi oltre 13 anni, l'applicazione delle norme di attuazione sopracitate non è ancora stata completata e gli ISSM si trovano in condizioni di limbo giuridico con l'imminente rischio, anche per gli effetti della contemporanea normativa sulla «spending review» di cessare le proprie attività mettendo a rischio sia l'attività didattica e formativa di quasi 10 mila studenti che il posto di lavoro di circa 800 docenti, alcuni di ruolo da 20-30 anni, vincitori di pubblico concorso presso l'ex istitutore/gestore ente locale territoriale di riferimento (comune o provincia);
allo stato attuale in Italia vi sono i seguenti istituti che pur producendo un'offerta formativa d'eccellenza ai propri studenti, rilasciando altresì titoli di studio legalmente riconosciuti, quasi tutti in situazione di grave criticità finanziaria:
    a) istituto superiore di studi musicali di Ancona «G. B. Pergolesi»;
    b) istituto superiore di studi musicali di Aosta della Valle d'Aosta
    c) istituto superiore di studi musicali di Bergamo «Gaetano Donizetti»;
    d) istituto superiore di studi musicali di Caltanissetta «Vincenzo Bellini»;
    e) istituto superiore di studi musicali di Catania «Vincenzo Bellini»;
    f) istituto superiore di studi musicali di Cremona «Claudio Monteverdi»;
    g) istituto superiore di studi musicali di Gallarate (Varese) «Giacomo Puccini»;
    h) istituto superiore di studi musicali di Livorno «Pietro Mascagni»;
    i) istituto superiore di studi musicali di Lucca «Luigi Boccherini»;
    l) istituto superiore di studi musicali di Modena e Carpi «Orazio Vecchi - Antonio Tonelli»;
    m) istituto superiore di studi musicali di Nocera Terinese (Catanzaro) «P.I. Tchaikovsky»;
    n) istituto superiore di studi musicali di Pavia «Franco Vittadini»;
    o) istituto superiore di studi musicali di Ravenna «Giuseppe Verdi»;
    p) istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo né monti «Achille Peri e Merulo»;
    q) istituto superiore di studi musicali di Ribera (Agrigento) «Arturo Toscanini»;
    r) istituto superiore di studi musicali di Rimini «G. Lettimi»;
    s) istituto superiore di studi musicali di Siena «Rinaldo Franci»;
    t) istituto superiore di studi musicali di Taranto «Giovanni Paisiello»;
    u) istituto superiore di studi musicali di Teramo «Gaetano Braga»;
    v) istituto superiore di studi musicali di Terni «Giulio Briccialdi»;
la questione è stata, inoltre, oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo negli ultimi anni; ed anche nell'attuale XVII Legislatura, sia al Senato della Repubblica che alla Camera dei deputati, sono stati presentati numerosi disegni e proposte di legge in modo bipartisan da parte di quasi tutte le forze politiche recanti norme «per la statizzazione (a regime) degli istituti musicali pareggiati»:
1) atto Senato n. 322 del 26 marzo 2013, prima firma senatore Granaiola;
2) atto Camera n. 825 del 19 aprile 2013, prima firma onorevole Formisano;
3) atto Camera n. 873 del 2 maggio 2013, prima firma onorevole Vezzali;
4) atto Camera n. 882 del 7 maggio 2013, prima firma onorevole Carrescia;
5) atto Camera n. 888 del 7 maggio 2013, prima firma onorevole Albanella;
6) atto Senato n. 972 del 26 luglio 2013, a firma senatore Giannini (oggi Ministro);
7) atto Senato n. 934 del 9 luglio 2013, prima firma senatore Torrisi;
8) atto Camera n. 2156 del 4 marzo 2014, prima firma onorevole Duranti;
in tali proposte si ribadisce sostanzialmente che in coerenza con la previsione dell'articolo 2, comma 8, lettera e), della legge quadro di riforma n. 508 del 1999, l'attuazione del processo di statizzazione degli ex IMP non comporta oneri finanziari aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, né alcun incremento della pianta organica dello Stato, in quanto, nell'ambito del riordino generale e della razionalizzazione del sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica che risponde a criteri di efficienza, risparmio e qualità, il passaggio del personale docente e ATA degli ex IMP, all'atto della statizzazione, avviene tramite inquadramento in sovrannumero nei ruoli dello Stato, con graduale assorbimento sui posti resi annualmente vacanti e disponibili a seguito delle cessazioni dal servizio, entro i limiti dell'attuale pianta organica statale relativa al comparto del sistema nazionale di Alta formazione artistica, musicale e coreutica;
inoltre, la razionalizzazione del sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica conseguente all'attuazione della proposta di legge consentirebbe di includere nel sistema statale territori geografici fino ad oggi non coperti né finanziati direttamente dallo Stato, in considerazione del fatto che gli attuali enti locali territoriali istitutori/finanziatori non sono più in grado di supplire lo Stato nella funzione di gestione di questa importantissima funzione;
lo stesso Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Stefania Giannini, in data 27 giugno 2013 ha interrogato, da senatrice, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulle intenzioni e i tempi per dare piena attuazione al processo di riforma dell'alta formazione artistica e musicale di cui alla legge n. 508 del 1999, con particolare riguardo al processo di statizzazione degli ex IMP argomentando che: «la citata legge (n. 508 del 1999) ha dotato gli istituti superiori di studi musicali di personalità giuridica e di autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile, riconoscendone il ruolo di sedi primarie di alta formazione, di specializzazione, produzione e di ricerca nel settore artistico e musicale e facendoli rientrare nel novero delle istituzioni di cui all'articolo 33, comma sesto, della Costituzione italiana (istituzioni di alta cultura, cioè università e accademie)»;
conseguentemente, la senatrice Stefania Giannini, in data 26 luglio 2013 ha presentato il disegno di legge n. 972 – «Disposizioni per la statizzazione degli Istituti musicali pareggiati»;
nel corso degli ultimi anni, i regolamenti attuativi della legge n. 508 del 1999 hanno portato a compimento gli aspetti principali della citata riforma in materia di autonomia statutaria e didattica: in particolare, negli anni 2010 e 2011 tutti gli ex IMP si sono dotati di nuovo Statuto e di tutti gli organi di governo previsti nel decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 2003, ed hanno altresì portato a compimento il processo di trasformazione dell'ordinamento didattico, regolamentato nel decreto del Presidente della Repubblica n. 212 del 2005;
in buona sostanza, oggi, con l'entrata in vigore dello spazio comune europeo dell'istruzione universitaria, gli ex istituti musicali pareggiati sono a tutti gli effetti equiparati ai conservatori statali italiani, confluendo nell'unica tipologia degli istituti superiori di studi musicali, e questi ultimi, senza alcuna distinzione tra statali e non statali, sono stati riconosciuti appieno nel circuito universitario europeo;
nel corso degli ultimi 10 anni, quindi, gli ex IMP hanno portato a compimento un iter di statizzazione di fatto, in applicazione della legge n. 508 del 1999 e dei decreti attuativi del Presidente della Repubblica. L'unica ed ultima differenza che distingue gli ex IMP dagli ex conservatori statali è la provenienza dei finanziamenti: i primi sono finanziati esclusivamente da enti locali mentre i secondi continuano ad essere finanziati direttamente dallo Stato;
resta di fatto disatteso quanto previsto all'articolo 2, comma 8, lettera e), della suddetta legge che disciplina la «possibilità di prevedere, contestualmente alla riorganizzazione delle strutture e dei corsi esistenti e, comunque, senza maggiori oneri per il bilancio dello Stato, una graduale statizzazione, su richiesta, degli attuali istituti musicali pareggiati e delle Accademie di belle arti legalmente riconosciute, nonché istituzione di nuovi musei e riordino di musei esistenti, di collezioni e biblioteche, ivi comprese quelle musicali, degli archivi sonori, nonché delle strutture necessarie alla ricerca e alle produzioni artistiche» –:
quali iniziative il Ministro interpellato intenda intraprendere per dare piena attuazione alla sentenza del Tar del Lazio n. 733 del 2014 che, rispetto all'Istituto superiore di studi musicali di Teramo ne ha riconosciuto il pieno diritto alla statizzazione prevista dalla legge n. 508 del 1999;
quando, analogamente, tenda precedere al fine garantire il diritto alla statizzazione anche degli altri istituti superiori di studi musicali (ISSM) interessati, anche al fine di garantirne il mantenimento dell'offerta formativa e il diritto allo studio dei 10 mila circa studenti iscritti e frequentanti e la tutela dei posti di lavoro dei docenti e del personale ATA in servizio, alcuni già vincitori di pubblico concorso presso l'ente locale territoriale di riferimento e poi transitati ope legis nei ruoli dei vari istituti di appartenenza trasformati in «Enti pubblici non economici» dotati di piena autonomia e rientranti nello status giuridico di «pubbliche amministrazioni dello Stato».
(2-00650) «Pellegrino, Giancarlo Giordano, Fratoianni, Duranti, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione professionale

nazionalizzazione

conservazione del posto di lavoro