ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00618

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 259 del 08/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/07/2014
Stato iter:
11/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2014
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2014
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 11/07/2014
Resoconto DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2014

SVOLTO IL 11/07/2014

CONCLUSO IL 11/07/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00618
presentato da
DURANTI Donatella
testo presentato
Martedì 8 luglio 2014
modificato
Venerdì 11 luglio 2014, seduta n. 262

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   negli ultimi 40 giorni, a causa delle condizioni favorevoli del mare e del clima estivo, l'area jonica, in particolare Taranto, ha dovuto gestire l'accoglienza di numerosi profughi: quasi 6000 persone, tra uomini, donne e minori, provenienti per lo più dalla Siria, Somalia, Africa Sub-Sahariana;
   gli arrivi, molti dei quali concentratisi peraltro in pochissimi giorni, sono ricollegati all'operazione Mare Nostrum e hanno visto la mobilitazione di istituzioni locali e volontari impegnati ad ospitare, sfamare e curare persone disperate che fuggono da guerra, miseria e povertà, con tutte le difficoltà connesse all'elevato numero di profughi e alla carenza di strutture per gestirlo;
   non solo Taranto, ma anche alcuni comuni limitrofi, hanno offerto un'immediata risposta solidale per assicurare un'accoglienza più degna possibile – nonostante le difficoltà nelle quali si son trovati ad operare – con particolare impegno non solo dell'amministrazione, ma soprattutto dei volontari di associazioni presenti sul luogo; in aiuto ai medici ed infermieri del 118, si son resi disponibili colleghi in turno di riposo e volontari;
   l'emergenza cui è chiamato il territorio pugliese, lungi dall'avere i caratteri dell'eccezionalità, pare aver assunto un carattere «strutturale», cui il territorio non può continuare a far fronte, paventandosi un vero e proprio collasso del sistema di accoglienza;
   basti pensare che sarebbero presenti molti minori non accompagnati rispetto ai quali, a causa del collasso delle strutture di accoglienza per minori, le misure previste dalla normativa in tema sono state avviate con notevole ritardo, mentre la loro custodia è stata garantita con standard molto al di sotto di quelli previsti dalla normativa vigente;
   in tale ottica appare particolarmente preoccupante l'ipotesi, che il Governo starebbe valutando, di fare del porto di Taranto l'unico hub di accoglienza, tanto più in considerazione della grave carenza di strutture che consentano un'assistenza adeguata;
   la gestione dell'arrivo e dell'accoglienza di così tanti migranti parrebbe, quindi, solo a carico delle istituzioni locali, nonché delle strutture del volontariato – seppur con un supporto del sistema della protezione civile regionale e del servizio sanitario regionale – che stanno mettendo in campo uno slancio solidale senza limiti; come evidente, la situazione richiede un immediato ripensamento della strategia nazionale intrapresa, soprattutto se il fenomeno dovesse prolungarsi ancora per molto tempo;
   ferma restando la generosa disponibilità dei tarantini, e più in generale dei pugliesi, sarebbe quindi necessario individuare immediatamente, prima del collasso, altri porti hub che consentano una gestione sostenibile e distribuita degli arrivi, come anche supportare il territorio di risorse umane e finanziarie decisamente più idonee rispetto a quelle oggi disponibili;
   al fine di assicurare il rispetto delle condizioni di dignità umana, vi è in particolare anche la necessità di rendere disponibili strutture in grado di ospitare un alto numero di persone e pronte all'utilizzo, quali ad esempio strutture militari usate per l'addestramento dei militari di leva, oggi in disuso;
   il decreto legislativo n. 140 del 2005 recepisce la direttiva europea del 2003 su norme minime per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, in cui si stabilisce che i richiedenti dopo l'identificazione vengono accolti nei centri accoglienza richiedenti asilo o dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Ovviamente, con il numero alto di arrivi già nel corso della primavera 2013, le disponibilità di accoglienza sono saltate e sono stati istituiti centri di accoglienza straordinaria senza alcuna pianificazione sul territorio italiano;
   dopo la strage di ottobre 2013 e la conseguente istituzione della missione Mare Nostrum con esiti positivi, il Governo non ha provveduto ad individuare una strategia di accoglienza e distribuzione pianificata sul territorio nazionale dei richiedenti, pur nella consapevolezza dell'alto numero di numeri di sbarchi che l'Italia si sarebbe trovata ad affrontare;
   ad oggi, non è ancora noto un piano di distribuzione di richiedenti sul territorio nazionale; il Governo fa gravare sulle prefetture la responsabilità della collocazione dei richiedenti in sistemazioni di fortuna e assolutamente inadeguate per l'accoglienza di persone. Quasi ovunque, dalla Sicilia alla Campania, passando per Calabria e Puglia, vengono utilizzate palestre e palazzetti sportivi dismessi e privi delle adeguate strutture igieniche e di sicurezza per gli ospiti e per gli operatori professionali e volontari;
   particolare allarme desta la situazione dei minori stranieri non accompagnati. Da mesi si assiste alla loro collocazione in strutture inidonee, con la difficoltà di collocazione in strutture come previsto dalla legislatura vigente, a causa della mancanza del finanziamento dedicato. Rimane, infatti, onere del comune, dove il minore viene sbarcato, sostenere i costi dell'eventuale collocazione. Di fatto, ci si trova con svariate centinaia di minori stranieri non accompagnati ferme da mesi in attesa di inserimento. Gran parte di questi minori decide di allontanarsi e affrontare nuovi viaggi con il rischio concreto di essere vittime di tratta. Il Governo, così facendo, si sottrae di fatto al dovere di protezione dei minori;
   nonostante si sia in un evidente stato di emergenza, il Governo continua a gestire la situazione senza prevedere alcun intervento strutturale a valle degli sbarchi, nonostante alcune sedi deputate ad hub (punto di smistamento) come Taranto siano collocate in aree militari con la presenza di diverse strutture idonee all'alloggio di persone e con un numero totale di posti superiore ai millecinquecento, immediatamente utilizzabili;
   ad avviso degli interpellanti, il Governo non può rimanere indifferente rispetto alla necessità di interventi connessi alle operazioni di salvataggio e, più in generale, al rispetto delle convenzioni internazionali sul tema dell'accoglienza –:
   quali siano le informazioni e gli orientamenti del Ministro interpellato circa quanto riferito in premessa e, in particolare, rispetto ad interventi urgenti e indispensabili, anche a seguito di quanto ha avuto luogo negli ultimi giorni nel tarantino rispetto alla gestione dei massicci arrivi di profughi, ai fini di un'accoglienza degli stessi che sia dignitosa e rispettosa dei diritti umani;
   se il Ministro interpellato sia realmente intenzionato a rendere il porto di Taranto un hub di accoglienza e, in caso affermativo, come ritenga di riorganizzare l'intero sistema di gestione dell'accoglienza sul territorio per renderlo adeguato all'emergenza in corso.
(2-00618) «Duranti, Pannarale, Fratoianni, Matarrelli, Costantino, Melilla, Palazzotto, Piras, Ricciatti, Pellegrino».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TARANTO,TARANTO - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

asilo politico

aiuto sociale

diritti umani

tutela

minore eta' civile

pianificazione regionale

protezione dell'infanzia