ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00442

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 184 del 06/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
BONAFE' SIMONA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
BIFFONI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
LEVA DANILO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
IORI VANNA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
MORETTI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
MONACO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/03/2014
Stato iter:
21/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2014
Resoconto CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2014
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/03/2014
Resoconto CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2014

SVOLTO IL 21/03/2014

CONCLUSO IL 21/03/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00442
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo presentato
Giovedì 6 marzo 2014
modificato
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   nell'azienda olearia toscana Carapelli Firenze spa, che controlla anche i marchi Bertolli e Sasso – e che fa capo al gruppo spagnolo Deoleo (ex Sos Cuetara) – è in atto un processo di delocalizzazione e razionalizzazione del ciclo produttivo;
   tale processo ha portato nel 2012 alla chiusura dello stabilimento di Voghera, al dirottamento di parte della produzione destinata agli Usa dallo stabilimento di Inveruno a quello spagnolo di Alcolea, al trasferimento in Spagna di una nuova torre di raffinazione, costruita ad Inveruno l'anno precedente;
   sempre nel 2012, l'amministratore delegato Carbò annuncia il progetto del gruppo di ridurre il numero dei propri stabilimenti da quattro – Inveruno e Tavarnelle Val di Pesa (Italia), Alcolea e Andujar (Spagna) – a due, possibilmente uno in Italia e uno in Spagna;
   alla fine del 2012 si è aperta una nuova procedura di mobilità sugli stabilimenti italiani a seguito di un'impennata dei costi della materia prima. Al termine della stessa, 18 lavoratori (14 su Inveruno e 4 su Tavarnelle Val di Pesa), pressoché tutti impiegati entreranno in cassa integrazione guadagni straordinaria senza possibilità di reintegro;
   nel 2013 si è effettuata la vendita dello stabilimento di Andujar a Sovena e si sono verificati contatti con Fusi, proprietario dell'azienda Castel del Chianti, per la vendita dello stabilimento di Tavarnelle Val di Pesa. Questa, però, non è giunta a conclusione;
   a seguito di un crollo delle vendite nei primi mesi del 2013 si è aperta una procedura di mobilità che nel mese di ottobre 2014 ha coinvolto 45 lavoratori, pressoché tutti operai, dei due stabilimenti italiani: 40 su Inveruno e 5 su Tavarnelle Val di Pesa;
   l'azienda spiega che la decisione è stata assunta a causa della crisi economica, della crescita del costo delle materie prime e dell'incremento dei prezzi al dettaglio, ma non poco deve incidere la situazione economica della società, sulla quale pesa un debito oggi ammontante a circa 600 milioni di euro;
   i marchi italiani Carapelli, Bertolli e Sasso, tutti controllati dal colosso spagnolo, hanno allargato la loro presenza in cinquanta Stati (recentemente poi sono state inaugurate nuove filiali in Cina, India e Malesia), confermando la Deoleo leader mondiale degli olii di oliva in bottiglia;
   l'assenza di un piano industriale capace di tutelare gli attuali livelli occupazionali e le attuali scelte della multinazionale spagnola rischiano di incidere negativamente sul futuro di un pezzo importante dell'industria agroalimentare italiana attualmente controllata da soggetti stranieri, con evidenti impatti negativi sul livello occupazionale;
   la procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria aperta a gennaio 2013 riguardò 7 lavoratori (1 lavoratore è stato reintegrato in azienda, 6 si sono ricollocati) e 27 lavoratori nell'ambito della procedura aperta ad ottobre 2013 (33 lavoratori dei 40 originari sono stati messi in cassa integrazione guadagni straordinaria; di questi 1 lavoratore si è ricollocato e 5 sono reintegrati in azienda), per un totale quindi di 34 lavoratori;
   la cassa integrazione guadagni straordinaria menzionata si è chiusa ed è stata concessa una cassa integrazione in deroga di 3 mesi, fino al 27 aprile 2014;
   è stato chiesto che si chiudesse anche la procedura di mobilità aperta nel mese di gennaio 2013 e se ne aprisse una nuova in relazione a questa seconda fase;
   ad oggi, a quanto consta agli interpellanti, i lavoratori effettivamente in cassa integrazione ad Inveruno non sono 40 come da verbale ministeriale, ma 29; si è in attesa del decreto ministeriale per la redistribuzione delle risorse finalizzate a coprire la cassa per capire, per il dopo 27 aprile 2014, a chi chiedere la concessione di ulteriore cassa; nel caso non si riesca a proseguire con la cassa in deroga, come da accordo ministeriale, si procederà al licenziamento (quindi alla messa in mobilità) di 40 unità su Inveruno;
   in data 11 febbraio 2014, il deputato europeo Pier Antonio Panzeri ha presentato un'interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione europea, chiedendo la costituzione di un tavolo in sede europea fra l'azienda e le rappresentanze sindacali italiane e spagnole, oltre che l'intervento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg); quest'ultima ipotesi ha ricevuto parere positivo da parte della Commissione europea, a condizione che gli esuberi possano essere fatti risalire alla globalizzazione degli scambi o alla crisi economica e finanziaria globale –:
   se intendano convocare il prima possibile un incontro con le rappresentanze sindacali dell'azienda Carapelli Firenze spa di Inveruno (Milano) e Tavarnelle Val di Pesa (Firenze) e le strutture sindacali di riferimento.
(2-00442) «Cimbro, Cassano, Tidei, Casati, Casellato, Burtone, Laforgia, Bonafè, Coppola, Oliverio, Amendola, Chaouki, Donati, Biffoni, Scotto, Fedi, Gianni Farina, Arlotti, Quaranta, Nardi, Kronbichler, Sannicandro, Matarrelli, Fava, Manfredi, Mauri, Manciulli, Leva, Incerti, Iori, Gandolfi, Moretti, Monaco, Simoni».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FIRENZE,FIRENZE - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

industria olearia

cassa integrazione

conservazione del posto di lavoro

stabilimento

cessazione d'attivita'

politica industriale

delocalizzazione