ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00438

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 184 del 06/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 06/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 06/03/2014
SBERNA MARIO PER L'ITALIA 11/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/03/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 29/05/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/03/2014

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 29/05/2014

Atto Camera

Interpellanza 2-00438
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo presentato
Giovedì 6 marzo 2014
modificato
Martedì 11 marzo 2014, seduta n. 187

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
di EXPO 2015 si parla ovunque, non c’è giornale, spot televisivo che non sottolinei l'importanza di questo prossimo avvenimento per il rilancio di Milano, della Lombardia e del nostro Paese;
il piano PSAL (prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) 2014-2018 della Lombardia cita EXPO tra i temi fondamentali;
la regione Lombardia rischia di sottovalutare il problema delle risorse umane sempre più scarse in tutti i settori della prevenzione: salute e sicurezza sul lavoro, igiene di alimenti e nutrizione, veterinaria, salute e ambiente, impiantistica, sanità pubblica che servono sia nell'ordinaria amministrazione e sempre più in questo biennio di lavoro straordinario;
le linee guida EXPO del 31 gennaio 2013, che originariamente dovevano contenere un capitolo sulle risorse sulla falsa riga di quanto indicato per i lavori in altre grandi opere (si vedano linee guida TAV su supplemento BURL dell'8 settembre 2005), hanno poi omesso questo essenziale capitolo;
il cantiere EXPO lavora e lavorerà a ritmi frenetici 24 ore su 24 con migliaia di addetti tra operai e tecnici, centinaia di imprese. Fare attività di prevenzione in questo cantiere così complesso e vasto vorrà dire, a parità di risorse umane, in particolare oggi per la ASL Milano e la ASL Milano 1, distogliere l'attenzione dagli altri cantieri: edilizia, GRANDI OPERE (MM1-4-5), aree dismesse, cantieri di bonifica amianto. EXPO avrà peraltro effetti, sia pure in misura minore, anche nel resto della regione per un prevedibile incremento di turismo e di eventi di vario genere, oltre all'accelerazione delle altre grandi opere;
numerosi sono i progetti di costruzione di padiglioni nell'area EXPO sui quali occorrerà in tempi rapidi dare pareri coordinati tra i vari enti (asl, comuni, VVFF e altro), e occuparsi dei collaudi: ci si chiede però con quali forze; a fronte dei milioni di visitatori che affluiranno nel periodo della esposizione, è infatti lecito domandarsi con quali forze potranno essere verificate le condizioni igieniche delle strutture di accoglienza, dei siti cittadini, il lay-out e la conservazione degli alimenti, la preparazione di pasti nei diversi esercizi pubblici, nei padiglioni EXPO e nelle manifestazioni di intrattenimento correlate, a tutela di cittadini, dei consumatori, dei lavoratori e a garanzia della buona riuscita degli eventi;
e ancora, ci si chiede con quali forze sarà assicurata la gestione delle possibili emergenze anche sotto il profilo igienico-sanitario;
le risorse economiche ci sono, perché i fondi derivanti dalle sanzioni di cui all'articolo 21 del decreto n. 758 del 1994, all'articolo 13, comma 6, del testo unico n. 81 del 2008 (in Regione Lombardia circa 15 milioni di euro), nonché all'articolo 7 del decreto legislativo 194 del 2008 (utilizzo sanzioni derivanti dal controllo degli alimenti), ci sono e potrebbero e dovrebbero essere utilizzati allo scopo. Ma il paradosso è di rischiare di non poterli spenderli, in quanto:
la regione Lombardia, a quanto consta agli interpellanti, non ha dato specifiche indicazioni alle ASL sull'utilizzo di tali fondi (percentuali di utilizzo, inserimento in apposito capitolo di bilancio, rendicontazione puntuale di bilancio sulle modalità di spesa);
la regione Lombardia non sembra aver previsto per tempo un incremento di personale per le attività di prevenzione e controllo (personale attualmente depauperato anche dal blocco del turn-over), in particolare per le attività connesse all'evento EXPO ostacolando anche tutte le forme di assunzioni temporanee;
unico caso tra le regioni in Italia, il TAR ha di fatto bloccato la remunerazione del personale per ore aggiuntive e orari di lavoro necessariamente «diversi» (sabato, festivi, notturni) necessari per il controllo di cantieri (che opereranno per 16 mesi 24 ore su 24), sulle manifestazioni di spettacolo e negli esercizi pubblici di preparazione e distribuzione di alimenti. La motivazione addotta è l'interpretazione a giudizio degli interpellanti unilaterale, restrittiva e fortemente punitiva di una affermazione sulla omnicomprensività del trattamento dei pubblici dipendenti contenuta in una relazione della Corte dei Conti;
studi e documenti (Ambrosetti 2012, SNOP - Società nazionale operatori della prevenzione) sottolineano che la mancata prevenzione è stimata intorno al 3 per cento del prodotto interno lordo nazionale, che ogni miliardo stanziato in prevenzione porta ad un risparmio di 3 miliardi in cura e riabilitazione e che l'Italia è il fanalino di coda per investimenti in prevenzione con uno 0,5 per cento della spesa sanitaria contro una media dell'Unione europea del 2,9 per cento;
la Lombardia inoltre, a fronte di un «teorico» 5.5 per cento previsto dalle «regole di sistema» negli ultimi anni ha in realtà di poco superato il 4 per cento negli ultimi anni –:
se non si ritenga indispensabile assumere iniziative per prevedere una deroga alle limitazioni previste dalla normativa vigente in materia di assunzioni, al fine di consentire un aumento di personale per gli enti interessati e per le ASL coinvolte nella realizzazione di EXPO 2015 e nelle opere connesse, e nella conseguente attività di vigilanza e di prevenzione;
se non si intenda prevedere, nell'ambito del piano nazionale di prevenzione di prossima emanazione da parte del Ministero della salute, uno specifico progetto per EXPO 2015 prevedendone adeguati finanziamenti;
se non si intendano assumere iniziative per potenziare, sempre con riferimento all'EXPO 2015, le risorse da destinare ai controlli sanitari, di cui al decreto legislativo 194 del 2008, nonché all'attività di vigilanza, prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 81 del 2008, articolo 13, comma 6, integrandole con le risorse regionali;
se non si intenda garantire, nonostante la riduzione delle risorse, che non siano penalizzati i fondi per la prevenzione, in modo che la soglia del 5.5 per cento della spesa sanitaria, costituisca la soglia minima di riferimento.
(2-00438) «Lacquaniti, Di Salvo, Sberna».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2008 0081, EXPO 2015

EUROVOC :

sicurezza del lavoro

Lombardia

controllo sanitario

aiuto sociale

risorsa economica

sanita' del lavoro

utilizzazione degli aiuti

spese sanitarie