ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00410

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO ANDREA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 11/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 11/02/2014
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 11/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
21/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2014
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 21/03/2014
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 04/03/2014

DISCUSSIONE IL 21/03/2014

SVOLTO IL 21/03/2014

CONCLUSO IL 21/03/2014

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00410
presentato da
ROMANO Andrea
testo presentato
Martedì 11 febbraio 2014
modificato
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   come è noto, la riforma delle circoscrizioni giudiziarie ha creato disparità e molteplici disfunzioni, senza ottenere affatto il miglioramento del servizio per i cittadini nonché il risparmio economico che erano alla base della legge 14 settembre 2011, n. 148;
   il 6 febbraio 2014, una delegazione di parlamentari del gruppo Scelta Civica per l'Italia ha rappresentato al Ministro della giustizia pro tempore la necessità di rafforzare, almeno per il presente, l'attività civile in atto presso il soppresso tribunale di Alba (che la riforma ha accorpato ad Asti), in attesa che la commissione ministeriale, appositamente costituita con decreto 19 settembre 2013, potesse compiutamente valutare le difficoltà incontrate dagli operatori del settore, successivamente alla data del 14 settembre 2013;
   è opportuno ricordare che il Ministro della giustizia pro tempore, con decreto 13 settembre 2013, ha individuato otto tribunali che, per dimensione, carichi pendenti, specifiche situazioni territoriali, si distinguevano dalle altre sedi soppresse ed erano ritenuti meritevoli di ulteriori valutazioni;
   non sfuggiva al Ministro della giustizia pro tempore che tale provvedimento trovava la sua giustificazione nell'implicita ammissione che, nel dare attuazione alla legge n. 148 del 2011, si erano commessi alcuni errori che avevano portato ad esiti improponibili, con la soppressione di tribunali di medie dimensioni e il mantenimento di altre sedi giudiziarie con popolazione e volumi di attività di gran lunga inferiori e che tali errori erano meritevoli di correzione;
   il giorno seguente l'incontro suddetto, il presidente del tribunale di Asti, senza alcun preavviso al Consiglio dell'ordine o al sindaco di Alba – città proprietaria dell'immobile – ha revocato la disposizione di utilizzo dell'edificio già sede del soppresso tribunale per la trattazione dei giudizi civili e delle controversie di lavoro, pendenti alla data del 13 settembre 2013;
   tale decisione – sebbene assunta nell'esercizio di una funzione organizzativa normalmente attribuita a quell'ufficio – si appalesava in evidente contrasto con la procedura eccezionale intrapresa dal dicastero con il ricordato decreto del 13 settembre 2013, tanto che la sua efficacia è stata poi differita di quattro mesi;
   le procedure connesse al trasferimento del personale vengono attuate secondo tempi e modi prestabiliti e il presidente del tribunale di Torino, con nota del 3 marzo 2014, assegna ai dipendenti interessati tre giorni per eventualmente revocare le domande di assegnazione di nuova sede, a suo tempo presentate –:
   se non ritenga di dare attuazione concreta al più volte citato decreto del 13 settembre 2013, sospendendo le procedure di attuazione della riforma nelle otto sedi di tribunale individuate in quel provvedimento.
(2-00410) «Andrea Romano, Monchiero, Rabino».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2011 0148

EUROVOC :

giurisdizione giudiziaria