ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00310

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
21/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/11/2013
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2013
Resoconto BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 21/11/2013
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/11/2013

SVOLTO IL 21/11/2013

CONCLUSO IL 21/11/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00310
presentato da
GIORGETTI Giancarlo
testo presentato
Martedì 19 novembre 2013
modificato
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ha disposto la riduzione delle risorse destinate ai comuni per un importo pari a 2 miliardi e 250 milioni di euro per l'anno 2013;
   la situazione della finanza pubblica locale risulta estremamente complessa, sia alla luce della pesante riduzione di risorse operata attraverso la rideterminazione dei trasferimenti erariali, sia per il fatto che le amministrazioni locali, proprio per sopperire a tali deficit, in numerosi casi potrebbero essere costrette a rivedere in aumento delle imposte locali, a partire dall'imu;
   la difficoltà attuale degli enti locali è ulteriormente acuita dal fatto che gli amministratori locali si stanno muovendo in quadro normativo estremamente variabile ed incerto, soprattutto con riferimento al gettito della imposta municipale propria, e questo ha portato al differimento del termine per l'approvazione dei bilanci preventivi 2013;
   il decreto-legge n. 102 del 2013 reca un'ulteriore proroga, rispetto a quelle già precedentemente intervenute, del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2013 degli enti locali, fissandolo alla data del 30 novembre 2013, facendo così coincidere tale adempimento con l'approvazione dell'assestamento di bilancio; l'ulteriore proroga deriva dalla necessità di consentire agli enti locali di acquisire maggior certezza sull'entità delle proprie entrate, in considerazione delle numerose modifiche legislative apportate in corso d'anno sulla materia;
   il decreto-legge n. 54 del 2013 ha sospeso – per l'anno 2013 – il versamento della prima rata dell'imu per determinate categorie immobiliari e, secondo quanto previsto dal decreto-legge stesso, tale sospensione opera nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, da realizzare sulla base di alcuni principi;
   la compensazione disposta copre solo parzialmente le risorse incassate dai comuni per il gettito imu complessivo incassato nel 2012, che, ad aliquota standard del 4 per mille, ammontava per il comparto a circa 3,8 miliardi di euro, e, mentre i comuni che hanno già approvato il bilancio di previsione hanno già impegnate, quando non spese, le risorse iscritte in funzione del gettito imu previsto ad inizio anno, i comuni che devono ancora predisporre i bilanci preventivi non hanno ad oggi conoscenza precisa delle risorse che saranno loro a disposizione come ristoro per il mancato incasso dell'imposta municipale propria; questo potrebbe comportare gravi situazioni di squilibrio economico-finanziario, nel caso in cui il rimborso non fosse in linea con le previsioni attese;
   l'articolo 1, comma 380, lettera b), della legge 24 dicembre 2012, n. 228, prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, del fondo di solidarietà comunale, il quale è alimentato con una quota dell'imposta municipale propria, di spettanza dei comuni, di cui all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, previo accordo da sancire presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali;
   il citato articolo 1, comma 380, lettera b), della legge n. 228 del 2012 dispone che con il medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono stabiliti i criteri di formazione e di riparto del fondo di solidarietà comunale, tenendo anche conto per i singoli comuni degli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni di cui alle lettere a) ed f) del medesimo comma 380, della definizione dei costi e dei fabbisogni standard, della dimensione demografica e territoriale, della dimensione del gettito dell'imposta municipale propria ad aliquota base di spettanza comunale, della diversa incidenza delle risorse soppresse di cui alla lettera e) sulle risorse complessive per l'anno 2012, delle riduzioni di cui al comma 6 dell'articolo 16 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, dell'esigenza di limitare le variazioni, in aumento ed in diminuzione, delle risorse disponibili ad aliquota base, attraverso l'introduzione di un'appropriata clausola di salvaguardia;
   sono state recentemente comunicate ai comuni le risorse a valere sul fondo sperimentale comunale 2013, determinate sui criteri sopra descritti, e in numerosi enti tali risorse ammontano a zero;
   in numerosi casi, tuttavia, gli enti locali, soprattutto in Veneto, stando a tali quantificazioni, si ritrovano nella paradossale situazione di dover restituire allo Stato risorse, così che, di fatto, il valore del fondo di solidarietà comunale 2013 loro spettante risulta oggi negativo;
   l'articolo 2-bis del decreto-legge n. 102 del 2013 stabilisce come, nelle more di una riforma complessiva della tassazione immobiliare, con riferimento alla seconda rata dell'anno 2013 dell'imu, i comuni possano equiparare all'abitazione principale le abitazioni non di lusso concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale, e a ciascun comune spetta la definizione di criteri e modalità per l'applicazione dell'agevolazione, anche con riferimento al limite dell'indicatore della situazione economica equivalente (isee) al quale subordinare la fruizione del beneficio;
   il comma 2 del provvedimento stabilisce anche il ristoro a favore dei comuni del minor gettito derivante dalla disposizione, nella misura massima di 18,5 milioni di euro per l'anno 2013, e la copertura necessaria è rinvenuta nella riduzione lineare delle dotazioni finanziarie di ciascun Ministero;
   i comuni possono modificare le aliquote di imposta, in aumento o diminuzione, entro margini stabiliti dalla legge e comunque entro il termine massimo del 30 novembre, ma, alla luce delle evidenti difficoltà di redigere i bilanci previsionali, peraltro resa più complessa dal fatto che, a fronte della vigente normativa sugli immobili D, il cui gettito da quest'anno sarà interamente riversato nelle casse dell'erario, è presumibile supporre come numerosi enti locali saranno costretti ad aumentare le aliquote su tutto gli altri immobili al fine di compensare il gettito oggi mancante a seguito delle disposizioni dello Stato centrale, determinando così un aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini –:
   se non ritenga opportuno, alla luce dell'incertezza relativamente alle risorse economiche a disposizione dell'ente e dell'imminente scadenza del 30 novembre, precisare chiaramente quando verranno comunicate agli enti locali le risorse a valere per l'esercizio 2013 per la compensazione della prevista soppressione della seconda rata imu sull'abitazione principale;
   se si intendano rivedere le metodologie e i criteri con i quali sono state definite le risorse del fondo di solidarietà comunale 2013, in particolar modo verificando i casi di quei comuni che oggi sono nella situazione di restituire parte delle risorse allo Stato;
   se si intendano adottare iniziative normative per garantire il ristoro a favore di quei comuni che hanno equiparato, per il 2013, le abitazioni principali non di lusso concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, precisando, altresì, i criteri e le modalità con i quali si provvederà al riparto di tali risorse.
(2-00310) «Giancarlo Giorgetti, Busin, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Caon, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0095

EUROVOC :

comune

imposta locale

politica fiscale

risorsa economica

ente locale

bilancio

rimborso