ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00307

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
RAGOSTA MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/05/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/05/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/05/2015

SVOLTO IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interpellanza 2-00307
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo presentato
Martedì 19 novembre 2013
modificato
Martedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   il 9 novembre 2013, anche a seguito delle proteste e delle pubbliche denunce di cittadini e delle associazioni ambientaliste locali, il Corpo forestale dello Stato dell'ufficio di coordinamento di Vallo della Lucania ha posto sotto sequestro, in località Temponi e Piano degli Zingari del comune di Piaggine (Salerno), un'area boscata di circa 110 ettari – nella quale si stava realizzando un taglio boschivo in carenza di autorizzazioni – ed il materiale legnoso già tagliato e giacente a terra nell'area di cantiere per un totale di circa 1.000 quintali. Sono stati, inoltre, denunciati all'autorità giudiziaria i titolari delle due ditte boschive, che eseguivano i tagli, per i reati di taglio boschivo non autorizzato, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali di una zona di alto pregio ambientale;
   in tale area forestale, il Corpo forestale dello Stato aveva infatti verificato che, su terreno di proprietà comunale, era in corso il taglio di utilizzazione di un bosco governato ad alto fusto di specie faggio;
   grazie alle indagini condotte, alle acquisizioni documentali esperite ed alle verifiche sul campo, il Corpo forestale dello Stato ha accertato che le attività di taglio ed utilizzazione boschiva venivano eseguite in carenza delle necessarie autorizzazioni, mentre, ove le autorizzazioni sono state rilasciate, le medesime attività risultano in contrasto con la vocazione cui le aree in questione sono destinate;
   i tagli sinora effettuati hanno arrecato seri danni all’habitat forestale tutelato ed alla biodiversità, con l'abbattimento di circa 1200-1500 piante di faggio, in gran parte di alto fusto, alcune di dimensioni monumentali con tronchi di diametro anche superiore ad 1 metro;
   i tagli sono stati effettuati persino sul ciglio di doline ed inghiottitoi carsici, con conseguente grave danno anche paesaggistico e con modalità distruttive, come l'apertura di piste di esbosco con mezzi cingolati, che hanno gravemente danneggiato il soprasuolo della faggeta;
   l'area ove è avvenuta la devastazione ambientale si trova nel cuore del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, a circa 1.400 metri di altitudine nella suggestiva cornice del Monte Cervati, dove il faggio trova il proprio habitat ideale;
   il taglio boschivo ha interessato 5 particelle boschive (49, 51, 55, 57, 58) del previgente «piano di assestamento forestale» ed è stato autorizzato dal comune con propria delibera n. 43 del 14 giugno 2012;
   detti tagli boschivi ricadono in zona B1 di «riserva generale orientata» secondo la zonizzazione definita dal «piano del Parco», in vigore dal 14 giugno 2010;
   il bosco oggetto del danneggiamento fa parte della rete «Natura 2000», istituita in attuazione della direttiva europea 92/43/CE, poiché ricade nell'ampia zona a protezione speciale «Monte Cervati e dintorni» IT8050046;
   detta area è anche ricompresa nel sito di importanza comunitaria «Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino» IT8050024, costituendo una delle aree forestali meglio conservate dell'intero Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, posta ai piedi del versante settentrionale del Monte Cervati (metri 1899 sul livello del mare);
   nel bosco è accertata la nidificazione del picchio nero, dryocopus martius, specie a rischio di estinzione elencata nell'allegato I alla direttiva europea «uccelli selvatici» 2009/147/CE, oggetto pertanto della speciale disciplina di tutela prevista dall'articolo 4 della direttiva in parola «mediante misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat»;
   le località Temponi e Piano degli Zingari sul Monte Cervati rientrano in quelle aree denominate riserva generale orientata, nelle quali il piano di gestione dell'ente parco prevede per i boschi di alto fusto solo tagli per prevalenti fini protettivi e non mai tagli con finalità produttiva ed economica, come accertato nella circostanza –:
   quali siano, alla luce di quanto esposto in premessa, gli intendimenti del Ministro interpellato per preservare e difendere il patrimonio boschivo del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni;
   a parte la benemerita azione posta in atto dal locale ufficio del Corpo forestale dello Stato, quale sia stata e quale sia l'attività di controllo da parte degli uffici del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   quale sia stata l'azione di verifica e salvaguardia dei boschi da parte degli uffici del suddetto parco nazionale;
   quali azioni si intenda intraprendere affinché venga rispettata la vocazione e la destinazione naturale delle aree inserite e tutelate nei parchi nazionali;
   quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, si intendano adottare nei confronti di quanti hanno consentito lo scempio sopra illustrato, con interventi che mettono a rischio o, ancor peggio come nel caso in esame, distruggono aree di alto valore ambientale in palese contrasto con gli strumenti di tutela, pianificazione e gestione del territorio, ma autorizzati dalla locale amministrazione comunale e con, addirittura, il nulla osta degli uffici della regione e dell'ente parco.
(2-00307) «Pellegrino, Zan, Zaratti, Migliore, Giancarlo Giordano, Ferrara, Ragosta, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VALLO DELLA LUCANIA,SALERNO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

specie protetta

parco nazionale

guardia forestale

applicazione del diritto comunitario

area boscata

impatto ambientale

politica forestale

protezione dell'ambiente

riserva naturale