ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00300

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 117 del 13/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 13/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/11/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00300
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   l'agente di riscossione Equitalia continua ad operare attraverso un sistema che paralizza la situazione finanziaria dei contribuenti, deprimendo lo spirito imprenditoriale e le aspettative di crescita economica;
   le imprese ed i contribuenti non sono in grado di far fronte al pagamento delle somme dovute anche a causa del sistema di computo degli interessi di mora, delle sanzioni e dei costi aggiuntivi che, attraverso un vortice di opachi balzelli moltiplica in modo esponenziale il debito iniziale, portandolo a lievitare oltre ogni ragionevole misura;
   le pesanti misure di riscossione hanno immobilizzato ulteriormente la situazione finanziaria dei contribuenti sardi, che scontano in modo particolare il peso della grave crisi nazionale ed internazionale, al quale si somma il rilevante divario insulare;
   la riscossione coatta presso le imprese, operata attraverso il blocco dei pagamenti dei crediti che le aziende vantano dalla pubblica amministrazione, ed il conseguente pignoramento presso terzi, che tra l'altro esula da un controllo preventivo del tribunale, continua ad essere causa di perdita di posti di lavoro;
   chiunque subisca misure cautelari da parte di Equitalia è soggetto alla segnalazione in centrale rischi della Banca d'Italia e Crif, con l'elevata possibilità di revoca dei fidi bancari ed il diniego al credito;
   il fenomeno delle misure cautelari applicate in Sardegna riguarda ormai un numero di atti impositivi che coinvolgono migliaia di famiglie e imprese, con un aumento del 25 per cento del gettito nel 2013, ed il fallimento di ulteriori 1.000 aziende dall'inizio dell'anno;
   Equitalia Spa è una società per azioni incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi, che applica alle rateazioni non i tassi di interesse legale bensì i tassi di mercato, perseguendo quindi scopi di lucro sulla riscossione delle imposte statali;
   Equitalia Spa adotta piani di rateizzazione con l'ammortamento «alla francese», sconveniente per il contribuente che voglia estinguere anticipatamente il debito, che determina un tasso nascosto elevato, non indicato nel piano di rateizzazione, che può essere desunto solo da un accurato esame tecnico del piano d'ammortamento;
   il meccanismo di applicazione degli interessi ha delle conseguenze rilevanti perché fa lievitare l'Indice sintetico di costo, a valori di gran lunga superiori al Tasso soglia di usura, con superamenti che vanno dai 35 ai 50 punti percentuali oltre il tasso applicabile, senza peraltro che sia indicato il termine TAN (tasso annuo nominale) utile a fare capire al contribuente moroso come la rateazione è trattata dall'ente di riscossione;
   l'articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 1999 n. 112 stabilisce un controllo di vigilanza sui concessionari della riscossione, che fino ad oggi non è mai intervenuto;
   a decorrere dal 1o maggio 2013, gli interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo sono aumentati nella misura del 15 per cento passando dal 4,55 per cento al 5,2233 per cento in ragione annuale, in attuazione dell'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, che prevede una rivalutazione annuale del tasso di interesse da applicare per il pagamento effettuato dopo i sessanta giorni dalla data di notifica della cartella esattoriale, compiendo quindi un passo indietro rispetto ad ottobre 2012, quando il tasso era stato abbassato dal 5,0243 per cento al 4,5504;
   nel decreto-legge n. 69 del 2013, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, erano contenute numerose misure finalizzate principalmente ad agevolare i contribuenti che si trovassero in difficoltà o in momentanea carenza di liquidità; tali misure si sono di fatto concretizzate unicamente nella possibilità di rateizzazione del debito in 10 anni (120 rate mensili), aumentando quindi di fatto l'esborso del contribuente in termini di interessi, sanzioni e spese;
   Equitalia Spa pretende per la concessione del pagamento rateale un pagamento iniziale immediato, da corrispondere in un'unica soluzione, di una somma misteriosamente calcolata;
   alla data odierna non sono ancora stati emessi i decreti attuativi più urgenti in merito alle disposizioni per la riscossione mediante ruolo di cui dall'articolo 52 del decreto legge n. 69 del 2013, in relazione a: vendita del bene pignorato (comma 1, lettere b, c, l), pignoramento dei beni strumentali (comma 1, lettera d), pignoramenti presso terzi (comma 1, lettera e), pignoramenti di stipendi (comma 1, lettera f), espropriazione immobiliare ed ipoteca (comma 1, lettere g, h); efficacia e pubblicità delle operazioni di vendita (comma 1, lettere i, l, m), fermo dei veicoli (comma 1, lettera m-bis), compensi di riscossione (comma 2);
   per quanto attiene i compensi di riscossione, l'aggio applicato da Equitalia S.p.A., società per azioni, rappresenta un trattamento di vantaggio rispetto alle altre imprese concorrenti che svolgono attività di riscossione, e può essere considerato pertanto aiuto di Stato, di conseguenza incompatibile con diritto comunitario e con quanto previsto dall'articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
   l'aggio applicato da Equitalia rappresenta un compenso incostituzionale perché senza alcun limite alla sua commisurazione, e quindi contrario al principio di ragionevolezza previsto nell'articolo 3 della Costituzione, nonché del principio di buon andamento della pubblica amministrazione richiamato dall'articolo 97 della Costituzione;
   il decreto-legge n. 69 del 2013, prevedeva che entro il 30 settembre 2013 dovessero essere adottati i decreti del Ministro dell'economia e delle finanze con la previsione del calcolo annuale del rimborso che spetta agli agenti della riscossione per i costi sostenuti nell'attività di recupero dei crediti pubblici –:
   se non si ritenga, alla luce della drammatica situazione economica ed occupazionale che sta attraversando il sistema economico sardo, già agonizzante ed in continuo pericolo per via della crisi e dell'altissima disoccupazione, di dovere intervenire con misure finalizzate alla tutela dei contribuenti, anche attraverso l'istituzione di un organismo di controllo, come previsto all'articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112 essendo assurdo e inverosimile che in un periodo di crisi devastante e nel quale le imprese non vengono pagate neanche dalle pubbliche amministrazioni, gli interessi di mora applicati da Equitalia s.p.a. continuino a crescere, e se non ritenga pertanto opportuno ed impellente proporre adeguate soluzioni volte alla diminuzione degli stessi;
   se non si intenda affrontare con urgenza il problema dell'illegittimità dell'aggio corrisposto ad Equitalia, in contrasto con i principi di diritto comunitario ai sensi dell'articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europee, revisionando il meccanismo di rimborso dei costi fissi in base a una serie di parametri, in attuazione del decreto-legge n. 69 del 2013 che prevedeva tali modifiche di spese a carico del contribuente già dal 30 settembre 2013;
   se non si ritenga che il sistema dell'applicazione degli aggi attualmente in vigore, oggi eseguito mediante la maggiorazione dell'8 per cento delle imposte, delle sanzioni e degli interessi di mora, sia incostituzionale ed conflitto con il principio di ragionevolezza insito nell'articolo 3 della Costituzione, in quanto non è ragionevole che al contribuente siano imputati oneri eccessivi che oltrepassino a dismisura il costo delle procedure, esponendolo a pretese di rimborso di costi non giustificati, indimostrati ed esorbitanti;
   se non si consideri anomalo riconoscere ad un soggetto terzo, Equitalia Spa, un importo a titolo di interessi su somme da quest'ultimo non anticipate né sborsate, e se non intenda pertanto assumere ogni iniziativa di competenza volta ad una verifica ed eventuale abolizione degli stessi;
   se non si intenda avviare le urgenti iniziative in linea con gli impegni assunti nel richiamato decreto-legge n. 69 del 2013, non essendo più ammissibile alcun tipo di rinvio, per dare risposta ai contribuenti e nello specifico al sistema economico sardo, che da tempo attende soluzioni legate al rilancio economico;
   se non si consideri opportuno disporre una moratoria fiscale di 12 mesi ai sensi dell'articolo 19-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, prevista quando si verificano situazioni eccezionali che alterano gravemente lo svolgimento di un corretto rapporto con i contribuenti.
(2-00300) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DPR 1973 0602

EUROVOC :

fallimento

impresa in difficolta'

contribuente

debito

rimborso