ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00232

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 86 del 27/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/10/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

SOLLECITO IL 29/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interpellanza 2-00232
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Venerdì 27 settembre 2013, seduta n. 86

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministro dell'interno, il Ministro degli affari esteri, per sapere – premesso che:
   il Forum universale delle culture è un evento culturale internazionale promosso dall'Unesco ogni tre anni. L'evento è organizzato dalla Forum Foundation;
   sulla base di articoli di stampa e segnalazioni di cittadini, l'interrogante è in grado di ricostruire le tappe che hanno contrassegnato e stanno contrassegnando la controversa vicenda dell'organizzazione del Forum 2013 nella città di Napoli;
   l'assessore pro tempore al comune di Napoli Nicola Oddati ottenne dalla fondazione Forum di Barcellona (titolare del marchio patrocinato dall'Unesco) nel 2006 la candidatura del capoluogo campano ad ospitare l'edizione del 2013 e nel 2007 la città si aggiudicò l'organizzazione dell'evento;
   tale assegnazione fu accolta con grande entusiasmo sia dai Governi centrali (sia l'esecutivo Prodi che quello Berlusconi definirono l'evento come «fondamentale per tutta l'Italia») che dalle amministrazioni locali. L'assessore Oddati dichiarò che si trattava di un «successo strepitoso», che avrebbe condotto all'organizzazione di «101 giorni di eventi nei quali sono attesi 4 milioni di turisti». In effetti, nelle edizioni passate in Messico e Cile, il Forum è stato un incredibile trampolino di lancio per le economie locali;
   nei mesi successivi la politica cominciò a promettere stanziamenti clamorosi: la regione Campania parlò di 500 milioni per le infrastrutture, il Ministro per i beni culturali dell'epoca Francesco Rutelli ipotizzò lo stanziamento di 150 milioni di euro;
   nel frattempo nacque presso il comune di Napoli una unità di progetto che affidò ad esperti ed artisti progetti (chiaramente onerosi): vengono prodotti video pubblicitari, delegazioni di assessori e collaboratori vanno in missione in Spagna, il presidente della regione Bassolino e il sindaco Iervolino organizzano un «road show» a New York per presentare l'evento negli Stati Uniti; nel 2010 vengono stanziate centinaia di migliaia di euro per inviare una adeguata delegazione a Valparaiso: il Teatro San Carlo, il Museo archeologico di Ercolano e associazioni varie aspettano da allora i soldi spesi per gli spettacoli «portati» oltreoceano. Il Presidente del Consiglio Berlusconi ipotizza il coinvolgimento di Guido Bertolaso da lui ritenuto il risolutore della calamità della spazzatura;
   la Fondazione napoletana, partecipata al 50 per cento da regione e comune, nasce nel febbraio 2010 e viene immediatamente lottizzata dai partiti: Oddati ne diventa presidente, nel consiglio di amministrazione vengono insediati due ex consiglieri comunali, mentre lo storico portavoce di Antonio Bassolino, Mario Bologna, diventa direttore generale con un compenso di oltre 150.000 euro annui;
   le motivazioni che hanno condotto ad optare per la realizzazione di un ente di scopo (la Fondazione) anziché, come accaduto inizialmente, una struttura interna al comune, sono, nell'opinione dell'interrogante, essenzialmente due: in primis quella di soddisfare le istanze di gestione e/o controllo di tutte le istituzioni che a vario titolo si apprestavano a partecipare alla ripartizione dei fondi. In secondo luogo, quello di disporre di uno strumento operativo che si prestasse ad una gestione più «snella» e che in qualche maniera potesse consentire elusioni dei protocolli amministrativi di spesa che viceversa vigono nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, l'obiettivo era la sottrazione dell'operazione al controllo della Corte dei conti, senza considerare che la Fondazione, in quanto «organismo pubblico», soggiace agli stessi adempimenti di una qualsiasi amministrazione statale;
   tra il 2010 e il 2011 le amministrazioni regionale e comunale di centrosinistra vengono sconfitte e il nuovo presidente della regione Caldoro e il nuovo sindaco De Magistris nell'ottobre 2011 attuano lo spoil system: il sindaco rimuove Oddati e chiama il cantante Roberto Vecchioni. A due anni di distanza dallo svolgimento del Forum non sono stati definiti né finanziamenti, né programmi. Nel frattempo Roberto Vecchioni, a causa delle polemiche relative al suo incarico, rinuncia alla proposta;
   il sindaco De Magistris designa come nuovo presidente il professor Sergio Marotta, che però rimane presidente in pectore per nove lunghi e travagliati mesi, durante i quali arriva il commissario Puca e si dimettono prima il direttore generale appena nominato, l'ambasciatore Francesco Caruso (che accomiattandosi dichiarò: «Il Forum è un cortile, che pena per Napoli, che vergogna per tutti»), poi l'artista Peppe Barra, che era nel comitato scientifico, ma del quale si sono perse presto le tracce;
   infine, negli ultimi mesi si è registrato il caso del fratello del sindaco, Claudio De Magistris, superconsulente del Comune a titolo gratuito, che sia il sindaco che l'assessore Daniele sponsorizzano come direttore artistico, in questo caso con stipendio annesso. Tuttavia, le sferzanti polemiche costringono il Comune ad una marcia indietro e all'assunzione del boliviano Neumann, che però lo scorso 5 settembre rinunzia all'incarico;
   il commissariamento si è reso necessario dal momento che sono state effettuate spese in assenza di coerenti coperture finanziarie e ciò ha generato a carico della Fondazione l'accumulo di una situazione debitoria tale da pregiudicare, di fatto, la successiva destinazione della quota più consistente dei fondi che avrebbero dovuto arrivare per la realizzazione dell'evento;
   ad oggi, secondo le dichiarazioni del commissario Puca (il quale ha una retribuzione di 2.500 euro lordi al mese), «non solo non c’è il direttore artistico, ma manca la convenzione tra Fondazione e Comune necessaria a sbloccare i finanziamenti. Senza firma io non posso andare in banca a negoziare un prestito». In realtà, non è il solo problema: se i 16 milioni infine promessi arrivassero, la fetta più grande (gli 11 in capo al comune di Napoli) rischiano di essere prosciugati dai creditori, cioè musei, professori di liceo, fondazioni, partite IVA e fornitori che negli anni scorsi hanno lavorato a progetti del Forum e che sono, come dichiara il commissario, «rimasti appesi». Pare, inoltre, che il commissario, per evitare pignoramenti, abbia costruito un trust, ma che la regione non lo voglia utilizzare;
   così, come si apprende da fonti di stampa, «tra stanziamenti ridotti al lumicino, amministrazioni che si fanno la guerra, uso folle dei denari comunitari, debiti milionari e misteriose schede tecniche sugli eventi che l'assessore Daniele vuole tenere segrete (sappiamo che i quartieri indicati per gli eventi sono il centro storico, Forcella, la Mostra d'Oltremare e piazza Mercato), dall'estero ci guardano sbigottiti, come fossimo dei mentecatti. I soci della Fondazione Forum di Barcellona per ora hanno avuto pietà e ci hanno concesso un maxisconto di tre milioni per l'uso del marchio. Non è detto, però, che tra qualche mese – nel caso l'evento seriale s'interrompesse e Napoli distruggesse l'immagine del format – non chiedano un megarisarcimento»;
   infatti, in questi giorni mentre ci dovremmo trovare alla vigilia dell'inaugurazione del «Forum universale delle culture 2013» di Napoli e la macchina organizzativa dovrebbe essere a pieno regime, la task force è ospitata in una stanza del museo Pan e si compone di quattro persone prive addirittura – secondo quanto risulta da fonti di stampa – delle minime strutture informatiche che sarebbero più volte state rubate da ignoti;
   il commissario della Fondazione, Puca, ha dichiarato alla stampa: «A che punto siamo? A zero. Nessun programma, nessun progetto, nemmeno un soldo in cassa. In compenso la Fondazione ha già contratto debiti per circa 6 milioni di euro, qui ci protestano tutto! (...) Ho chiesto persino che i tre dipendenti vengano riassegnati ad altro incarico, visto che non hanno niente da fare. Sa qual è la verità: mi hanno dato le chiavi di un'automobile, ma prima che io salissi mi hanno levato il motore»;
   quelle che sembrano dichiarazioni al limite del satirico corrisponderebbero alla realtà dei fatti: il Forum che dovrebbe animare la città è solo un fantasma: a pochi giorni dalla «inaugurazione» il numero di telefono della Fondazione risulta staccato; la sede legale, all'ex asilo Filangieri, è chiusa (dal comune parlano di «lavori di manutenzione»); il sito internet della fondazione non esiste (è anche questo «in manutenzione»); il direttore artistico non è stato ancora nominato: in quattro anni sono stati bruciati cinque candidati e l'ultimo – il sopracitato boliviano Neumann – dopo aver studiato bene le carte ha deciso di rinunciare consigliando agli amici napoletani di «cancellare il Forum» al fine di evitare figure meschine davanti al resto del Pianeta; non è chiaro quando sarà l'inaugurazione: si parlava del 23 o 24 settembre, ma la portavoce del sindaco De Magistris – annunciando genericamente un prologo del Forum in occasione delle feste per l'anniversario delle Quattro giornate di Napoli e il posticipo tra ottobre e novembre di un più volte annunciato concerto con il maestro Morricone – sostiene che la data inaugurale deve essere concertata con la regione, il governo, la Fondazione di Barcellona titolare del format, il sindaco di Barcellona e il Ministro per i beni e le attività culturali;
   alla luce di quanto esposto, è opinione dell'interrogante che la vicenda del Forum delle culture 2013 si erga a paradigma drammaticamente rappresentativo di una modalità clientelare di gestione delle risorse pubbliche; di un sistema di asservimento strumentale agli interessi di parte di strutture, funzioni, enti di scopo e, addirittura, intere porzioni di pubblica amministrazione. Peraltro, detta vicenda dimostra altresì la impropria frammentazione della filiera amministrativa di gestione dei finanziamenti comunitari, strutturalmente e sistematicamente asservita all'incoerente perseguimento di obbiettivi particolaristici, a discapito della pubblica utilità –:
   quali ulteriori elementi il Governo sia in grado di fornire all'interrogante sulla clamorosa e scandalosa vicenda e quale sia l'opinione del Ministro in merito;
   se il Governo non ritenga opportuno, doveroso e urgente attivare tutti i poteri in suo possesso per cercare di porre in qualche modo rimedio alla colossale «figuraccia» internazionale cui l'Italia sembrerebbe andare incontro anche segnalando, ove ne sussistano i presupposti, le eventuali responsabilità ai soggetti competenti;
   se il Ministro degli affari esteri non ritenga di dover intervenire per cercare di evitare che le vicende illustrate creino ulteriore documento alla credibilità internazionale del nostro Paese.
(2-00232) «Luigi Di Maio, Colonnese, Tofalo, Luigi Gallo, Fico, Sibilia, Silvia Giordano, Micillo, Pisano».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

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manifestazione culturale

ripartizione dell'aiuto

debito

fondazione

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