ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00149

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 54 del 16/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: VECCHIO ANDREA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 16/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
VITELLI PAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CIMMINO LUCIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
LIBRANDI GIANFRANCO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
NESI EDOARDO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
ROSSI DOMENICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
BINETTI PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
FAUTTILLI FEDERICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
BOMBASSEI ALBERTO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
PIEPOLI GAETANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
GIGLI GIAN LUIGI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
ZANETTI ENRICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
ROMANO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
DE MITA GIUSEPPE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
CERA ANGELO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013
ADORNATO FERDINANDO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 16/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 16/07/2013
Stato iter:
17/07/2013
Fasi iter:

RITIRATO IL 17/07/2013

CONCLUSO IL 17/07/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00149
presentato da
VECCHIO Andrea
testo di
Martedì 16 luglio 2013, seduta n. 54

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   in data 7 giugno 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 la legge 6 giugno 2013, n. 64, la quale ha convertito in legge il decreto 8 aprile 2013, n. 35, recante: «Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali. Disposizioni per il rinnovo del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria»;
   per il settore dei lavori pubblici, la legge in questione contiene, all'articolo 6-bis, un'importante previsione in tema di sospensione dei lavori in caso di mancato pagamento del corrispettivo;
   l'articolo 6-bis, recante «Sospensione dei lavori per mancato pagamento del corrispettivo» novella l'articolo 253 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture), introducendo una norma transitoria (comma 23-bis), che consente all'esecutore dei lavori, in relazione all'articolo 133, comma 1, del medesimo Codice, fino al 31 dicembre 2015, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile (promuovendo pertanto un'eccezione di inadempimento della sua obbligazione) nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il 15 per cento dell'importo netto contrattuale. L'esercizio di tale azione consente la sospensione dei lavori nel caso di inadempimento delle obbligazioni da parte dell'amministrazione;
   l'articolo 133, comma 1, del Codice degli appalti disciplina l'ipotesi di ritardata emissione dei certificati di pagamento o dei titoli di spesa prescrivendo l'obbligo per la pubblica amministrazione di corrispondere all'appaltatore interessi legali e moratori facendo salva la facoltà dell'appaltatore medesimo, qualora l'ammontare delle rate di acconto oggetto del ritardo riguardi il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile o di promuovere giudizio arbitrale per la dichiarazione di risoluzione del contratto;
   il citato articolo 133 prevedeva la possibilità per l'impresa esecutrice di un lavoro pubblico di sospendere i lavori, ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile, nel caso in cui il suo credito nei confronti della pubblica amministrazione avesse raggiunto il 25 per cento dell'importo del contratto;
   a seguito del perdurare della crisi economico-finanziaria che ha messo in ginocchio migliaia di imprese, molte delle quali già fallite, a causa della stretta del credito da parte delle banche, il legislatore ha ritenuto di dovere aiutare il comparto edilizio introducendo con la norma transitoria introdotta dall'articolo 6-bis del decreto-legge n. 35 del 2013 che abbassa dal precedente 25 per cento all'attuale 15 per cento del totale dell'importo netto contrattuale l'ammontare delle rate di acconto, per le quali si registra un ritardo dell'emissione del certificato o del titolo di spesa ed è consentito, in relazione all'articolo 133, comma 1, del Codice degli appalti, all'esecutore di lavori di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile rifiutandosi di adempiere la sua obbligazione;
   tuttavia, alcune amministrazioni di Enti locali ritengono che tale norma vada applicata ai contratti dopo il 7 giugno 2013, o ancora da stipulare, sebbene sia del tutto evidente come essa sia stata adottata proprio per venire incontro ali attuale situazione di crisi economica nella quale versa l'intero settore –:
   se i Ministri interpellati non ritengano opportuno chiarire le circostanze suddette, rendendo evidente che la norma va applicata a tutti i contratti in essere, anche a quelli stipulati precedentemente al 7 giugno 2013.
(2-00149) «Vecchio, Matarrese, Vitelli, Cimmino, Oliaro, Rabino, Mazziotti di Celso, Capua, Librandi, Nesi, Rossi, Catania, Vargiu, Antimo Cesaro, Binetti, D'Agostino, Fauttilli, Bombassei, Molea, Piepoli, Gigli, Quintarelli, Monchiero, Fitzgerald Nissoli, Vezzali, Causin, Zanetti, Andrea Romano, De Mita, Cera, Adornato».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

pubblica amministrazione

contratto

lavori pubblici

debito