Legislatura: 17Seduta di annuncio: 873 del 18/10/2017
Atto 1/01716 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01727 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01732 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01733 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01734 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01735 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01737 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01739 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01740 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01742 abbinato in data 07/11/2017
Atto 1/01745 abbinato in data 07/11/2017
Atto 6/00367 abbinato in data 07/11/2017
Atto 6/00368 abbinato in data 07/11/2017
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
Data firma: 18/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma OLIARO ROBERTA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 MUCCI MARA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 BUENO RENATA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 MONCHIERO GIOVANNI MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 MENORELLO DOMENICO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 MOLEA BRUNO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 BOMBASSEI ALBERTO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 CATALANO IVAN MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017 VACCARO GUGLIELMO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 18/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 07/11/2017 Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2017 Resoconto SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE DICHIARAZIONE GOVERNO 07/11/2017 Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA) DICHIARAZIONE VOTO 07/11/2017 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) - INDIPENDENTI Resoconto BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC-IDEA Resoconto FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-DIREZIONE ITALIA Resoconto DISTASO ANTONIO MISTO-DIREZIONE ITALIA Resoconto GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE Resoconto BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE Resoconto SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto SCOPELLITI ROSANNA ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD Resoconto MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto DI VITA GIULIA MISTO PARERE GOVERNO 07/11/2017 Resoconto MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
ATTO MODIFICATO IL 07/11/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/11/2017
DISCUSSIONE IL 07/11/2017
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/11/2017
ACCOLTO IL 07/11/2017
PARERE GOVERNO IL 07/11/2017
APPROVATO IL 07/11/2017
CONCLUSO IL 07/11/2017
La Camera,
premesso che:
le violenze fisiche, sessuali e psicologiche contro le donne rappresentano un abuso contro i diritti umani;
l'Agenzia dei diritti fondamentali dell'Unione europea (FRA) ha presentato a Bruxelles il nuovo rapporto sulla violenza contro le donne. Dall'analisi emerge che una donna su tre (il 33 per cento) ha subito violenza fisica e/o violenza sessuale dai 15 anni in su. La percentuale sale al 43 per cento nei casi di violenza psicologica;
è sconcertante rilevare quanto siano ancora troppo poche le donne che, a seguito di un episodio di violenza, denunciano gli abusi alle autorità competenti. Dal rapporto emerge che solo il 14 per cento ha denunciato alla polizia l'episodio di violenza più grave subito dal partner, percentuale che scende al 13 per cento per i casi in cui l'aggressore non era il partner;
in Italia, secondo un recente studio dell'Istat sono oltre cento le donne che ogni anno, vengono uccise da uomini. Nel 2016 sono state 120 le vittime di femminicidio e nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise sono state circa 1.740, di cui 1.251 (il 71,9 per cento) in famiglia. Inoltre, è stato rilevato che: 3 milioni e 466 mila sono le donne che nell'arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno. Di queste: 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell'ex partner. Il dato preoccupante è che il 78 per cento delle donne che ha subito stalking, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto;
da uno studio dell'Istat pubblicato nel giugno del 2015, emerge che sono circa 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 20,2 per cento ha subito violenza fisica, il 21 per cento violenza sessuale, il 5,4 per cento forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subito stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri;
dai dati forniti dalla polizia la durezza delle violenze è sempre più grave: aumentano quelle che hanno subito ferite (dal 26,3 per cento al 40,2 per cento da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8 per cento del 2006 al 34,5 per cento del 2014);
il 19 giugno 2013 il Parlamento italiano ha approvato, in via definitiva, la legge per la ratifica e l'esecuzione della convenzione del Consiglio d'Europa, nota come Convenzione di Istanbul, contro la violenza sulle donne e la violenza domestica;
la convenzione di Istanbul pone l'accento su un tema importante, quello della «vittimizzazione secondaria», ovvero la colpevolizzazione della vittima, che consiste nel ritenere chi ha subito una violenza o altre sventure parzialmente o interamente responsabile di ciò che le è accaduto, inducendo la stessa ad autocolpevolizzarsi. Un atteggiamento di «colpevolizzazione» è anche connesso con l'ipotesi che si deve conoscere e accettare una supposta «natura intrinseca»;
dalle indagini all'eventuale dibattimento si richiedono tempi che spesso non sono assolutamente conciliabili con le esigenze di urgenza legate ad una situazione di violenza. La fase istruttoria dura solitamente due anni e altrettanti ce ne vogliono per avere la sentenza di primo grado. Se si continua in secondo e terzo grado possono essere necessari anche sino a 10 anni e, solo a conclusione di tutto l’iter processuale, l'eventuale sentenza di condanna diventa definitiva e può essere eseguita;
sono numerosi gli esempi di casi prescritti come purtroppo accaduto a Torino in un odioso caso di violenza su una bambina di sette anni, procedimento non concluso e prescritto dopo venti anni (già ricordato nella interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3/02837 del 1 marzo 2017);
l'obbligo del braccialetto elettronico per i responsabili di violenze note, già segnalate e denunciate e che abbiano conseguentemente ricevuto un provvedimento di ammonimento, sarebbe un ottimo strumento per tenere sotto controllo chi è indagato o accusato di molestie sulle donne. L'utilizzo di questo dispositivo permetterebbe la costante localizzazione da parte delle forze dell'ordine dei «persecutori»;
la mancata denuncia del proprio «persecutore» da parte delle donne vittime di violenza di genere è da attribuire anche al fatto di essere spesso la parte economicamente debole;
in Italia si registra un alto tasso di disoccupazione femminile: secondo un recente studio dell'Istat il tasso di occupazione delle donne (15-64 anni) a giugno 2017 ha raggiunto il 48,8 per cento, dato tra i più bassi in Europa (fonte Eurostat);
le vittime di violenza di genere hanno il diritto di avere giustizia e poter vivere una vita per quanto sia possibile normale, senza il timore di ritorsioni da parte dei loro aggressori violenti;
l'ultimo piano straordinario nazionale contro la violenza sessuale e di genere è stato adottato con decreto del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2015 con durata biennale. Attualmente, si è a conoscenza solo di una bozza delle linee strategiche del prossimo piano,
impegna il Governo
1) ad assumere iniziative normative per abbreviare la durata dei processi in materia, al fine di arrivare ad una sentenza che venga emessa prima dei tempi previsti per la prescrizione;
2) ad assumere iniziative per consentire e favorire l'utilizzo della video registrazione come testimonianza delle vittime in sede di incidente probatorio, per evitare alle donne una ulteriore violenza psicologica causata da testimonianze reiterate durante il percorso giudiziario;
3) ad assumere iniziative per destinare fondi per la formazione specialistica del personale dell'amministrazione della giustizia, dei Corpi di sicurezza statali, del pronto soccorso e del personale sanitario, per affrontare in modo professionale la tutela delle vittime e il contrasto alla violenza di genere;
4) a sostenere una maggiore diffusione del manuale comunitario delle buone pratiche per combattere la violenza contro le donne;
5) a promuovere campagne istituzionali di educazione, sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere;
6) a monitorare l'applicazione delle disposizioni vigenti in materia di braccialetto elettronico;
7) a istituire un fondo speciale per il microcredito a favore di start up costituite da vittime di violenza;
8) a rendere noti i risultati del piano 2015-2017, nonché i contenuti e le tempistiche del nuovo piano nazionale contro la violenza sessuale e di genere;
9) a fornire la rendicontazione in formato open data circa le attività finanziate attraverso i fondi della legge 119/2013 che le amministrazioni locali hanno gestito, al fine di monitorare l'impiego delle risorse suddette e valutare l'impatto sociale delle misure adottate.
(1-01736) (Nuova formulazione) «Galgano, Oliaro, Mucci, Bueno, Monchiero, Mazziotti di Celso, Menorello, Molea, Quintarelli, Bombassei, Catalano, Vaccaro».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):violenza sessuale
delitto contro la persona
violenza