ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 19/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/09/2017 19/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01702
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Martedì 19 settembre 2017, seduta n. 853

   La Camera,

   premesso che:

    le politiche in tema di immigrazione e asilo hanno rilevanti implicazioni sul contesto sociale e sul governo del territorio e sono strettamente connesse all'interesse dello Stato al controllo e alla gestione dei flussi migratori, la cui tutela è associata alla protezione di altri beni pubblici di rilievo costituzionale;

    dunque, la disciplina in materia di ingresso e permanenza dello straniero nello Stato, a qualsiasi titolo, necessita non solo di una disciplina rigorosa, ma anche di un costante controllo sulla normativa e di un'attenta ponderazione, anche per gli effetti a lungo termine delle politiche adottate;

    secondo gli ultimi dati noti forniti dal Ministero dell'interno, dal 1° gennaio 2017 all'11 settembre 2017, il numero di immigrati che hanno fatto ingresso illegalmente nel territorio italiano, esclusi gli ingressi terrestri, è di 100.304 e, sebbene tale numero risulti inferiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, le domande di protezione internazionale formalizzate all'8 settembre 2017 invece sono aumentate del 32,41 per cento rispetto a quelle presentate complessivamente nel 2016 alla medesima data;

    dal 2013 al 2016 a fronte di 761.328 immigrati entrati illegalmente in Italia dalla rotta del Mediterraneo sono state presentate 297.646 domande di protezione internazionale, e di quelle esaminate, pari a 222.116, 11.417 hanno ricevuto un diniego da parte della commissione territoriale;

    in particolare, sempre secondo i dati forniti dal Ministero, risulta che il riconoscimento dello status di rifugiato, ai sensi dell'articolo 1 della Convenzione di Ginevra, è passato dal 13 per cento nel 2013 al 5 per cento nel 2016 e, in generale, il numero delle domande accolte, ossia alle quali è stata riconosciuta una delle tre forme di protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria e umanitaria) è drasticamente diminuito, passando dal 60,9 per cento nel 2013 al 40 per cento registrato nel 2016, con il 60 per cento di domande di protezione internazionale non accolte; sempre nel 2016 a fronte di 51.170 dinieghi e 3.084 irreperibili i rimpatri effettivi sono stati solo 18.664, di cui 10.218 respingimenti alla frontiera;

    avuto riguardo agli esiti delle decisioni delle commissioni territoriali nell'anno in corso, tali percentuali risultano sostanzialmente confermate, poiché anche a settembre 2017 il 56 per cento delle domande ha avuto un esito negativo, mentre di quelle accolte ben il 25 per cento è rappresentato dal riconoscimento di una forma di protezione non internazionale, ossia quella umanitaria, in aumento rispetto al 19 per cento dello scorso anno;

    nonostante la diminuzione negli anni del numero delle domande accolte, invece, gli immigrati richiedenti protezione internazionale presenti nel sistema di accoglienza sono passati da 22.118 nel 2013 a 177.505 al 18 aprile 2017, unico dato ad oggi disponibile, non essendone stato reso noto dal Ministero uno più aggiornato;

    il numero maggiore di immigrati presenti nel sistema accoglienza è allocato nelle strutture «temporanee», dove, secondo i dati più recenti forniti dal Ministero dell'interno, al 4 luglio 2017 le presenze registrate sono state 157.066, rispetto ai 27.501 dello Sprar, diminuiti ancora a 23.328 al 31 agosto 2017;

    nonostante il decreto-legge 17 febbraio 2017, n. 13, recante «Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale», convertito, con modificazioni, dalla legge n. 46 del 2017, che, nelle intenzioni del Governo, avrebbe dovuto accelerare le procedure di esame delle domande, dal 1° gennaio all'8 settembre 2017 il numero delle decisioni assunte dalle commissioni territoriali invece è diminuito del 15,48 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (da 63.334 a 53.531), comportando perciò un aumento dei tempi di permanenza dei richiedenti asilo nei centri di accoglienza in attesa della comunicazione della convocazione e dell'esito della domanda;

    il costo per l'accoglienza è passato da 1.356 milioni di euro del 2013 (di cui solo 101 quale contributo dall'Unione europea) a 4.227 milioni di euro nel 2016 (di cui 112 dalla Unione europea);

    allo straniero in possesso del permesso di soggiorno provvisorio per richiesta di asilo può essere riconosciuta, come forma di convivenza anagrafica prevista dall'articolo 6, comma 2, del regolamento anagrafico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 1989, anche la permanenza in un centro di accoglienza, purché sia accertata entro 45 giorni come dimora abituale;

    già secondo la nota del 17 agosto 2016 del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, l'iscrizione all'anagrafe ottenuta con la concessione del permesso di soggiorno sarebbe titolo sufficiente per reclamare anche il rilascio della carta d'identità;

    all'iscrizione anagrafica dello straniero richiedente asilo consegue però anche l'accesso ai servizi sociali erogati dai comuni, in aggiunta, dunque, a quelli già forniti nell'ambito del servizio di accoglienza;

    a seguito dell'incremento delle domande per l'iscrizione anagrafica e alla luce anche del numero degli immigrati presenti nel sistema di accoglienza, le casse dei comuni, già in difficoltà, sono destinate, in breve, al tracollo, soprattutto quelle dei piccoli comuni dove è stato alloggiato dalle prefetture il maggior numero di immigrati nell'ambito dell'accoglienza temporanea;

    appaiono legittime le istanze e le proteste di numerosi sindaci, sui quali di fatto viene scaricato, in ultima analisi, il costo dell'accoglienza, con conseguente danno e riduzione dei servizi erogati alla cittadinanza, anche per i problemi di sicurezza e ordine pubblico legati al rilascio di un documento di identità valido per dieci anni a richiedenti asilo che, nella maggior parte dei casi, saranno destinatari di un provvedimento di diniego da parte delle commissioni territoriali e di cui dovrebbe essere assicurato il più celere rimpatrio nei Paesi di origine,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per modificare la normativa vigente, al fine di evitare il rilascio della carta d'identità ai richiedenti asilo, in attesa dell'esito positivo della procedura per l'esame della richiesta di protezione internazionale;

2) ad assumere le iniziative di competenza affinché gli immigrati accolti nei centri di accoglienza non debbano gravare sul bilancio del comune ove il centro di accoglienza ha sede, in particolare con riguardo ai servizi di welfare offerti dai comuni;

3) ad assumere iniziative per stabilire che gli immigrati accolti nei centri di accoglienza e iscritti all'anagrafe comunale non debbano essere sommati al numero della popolazione storica del comune, al fine di evitare un incremento dell'onere che il comune deve sostenere per i servizi offerti in modo associato in ragione della popolazione residente;

4) ad assumere le iniziative di competenza, in tempi rapidi, affinché non sia consentito il rilascio della carta di identità ai richiedenti protezione internazionale ospitati presso i centri di accoglienza nel corso della procedura per l'accertamento dei requisiti per il riconoscimento della protezione, anche tenendo conto delle competenze riconosciute ai sindaci in materia di tutela dell'ordine pubblico e sicurezza del territorio che amministrano.
(1-01702) «Guidesi, Molteni, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Invernizzi, Pagano, Picchi, Gianluca Pini, Rondini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

migrante

aiuto sociale