ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01561

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 768 del 28/03/2017
Abbinamenti
Atto 1/01508 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01558 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01559 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01562 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01571 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01607 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01608 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01619 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01622 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01623 abbinato in data 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 28/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
MURGIA BRUNO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
PETRENGA GIOVANNA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/03/2017


Stato iter:
09/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 09/05/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/05/2017
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI
Resoconto CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CARROZZA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 09/05/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/05/2017

DISCUSSIONE IL 09/05/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 09/05/2017

ACCOLTO IL 09/05/2017

PARERE GOVERNO IL 09/05/2017

APPROVATO IL 09/05/2017

CONCLUSO IL 09/05/2017

Atto Camera

Mozione 1-01561
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Martedì 28 marzo 2017
modificato
Martedì 9 maggio 2017, seduta n. 792

   La Camera,
   premesso che:
    negli ultimi anni l'umanità si è trovata sulla soglia di un'era nella quale robot, androidi e altre manifestazioni dell'intelligenza artificiale sembrano sul punto di avviare una nuova rivoluzione industriale, suscettibile di toccare tutti gli strati sociali;
    il 2015 è stato un anno d'oro per la robotica, ma sarà nei prossimi anni che il settore conoscerà un boom senza precedenti, come ha confermato il rapporto «The future of jobs» presentato al World Economic Forum di Davos, secondo cui, entro il 2020, il valore complessivo del mercato dei robot raggiungerà 151,7 miliardi di dollari e a trainare le vendite per la prima volta non sarà il comparto industriale, ma quello dei robot per uso privato;
    in particolare, lo sviluppo tecnologico e la riduzione dei costi di produzione hanno permesso a robot sempre più sofisticati e intelligenti di penetrare in molti altri settori: da quelli più seri come la chirurgia, la difesa o l'assistenza a quelli più frivoli come l'intrattenimento e le pulizie;
    l'Italia è tra i primi Paesi al mondo nella produzione di robotica industriale, un settore che, nel 2014, è cresciuto globalmente del due per cento, con un guadagno di sessantaquattromila milioni di euro, e il contributo dell'Europa al raggiungimento del valore è stato secondo solo all'Asia, leader indiscussa del settore che a oggi è trainato dalla Cina;
    tale scenario in rapida evoluzione rende imprescindibile la necessità che la legislazione nazionale ne valuti attentamente le implicazioni e le conseguenze legali ed etiche, senza ostacolare l'innovazione;
    in particolare, occorre un nuovo quadro di norme che disciplini la diffusione e l'impiego di robot e intelligenza artificiale, soprattutto con riferimento ai settori più delicati: dalla responsabilità civile delle macchine all'impatto sul mercato del lavoro e ai risvolti etici, dalla privacy alla tutela dei dati acquisiti e trasmessi da tecnologie che invadono sempre di più la vita dei cittadini;
    la stessa Unione europea, consapevole di tali prospettive, ha approvato la recentissima risoluzione del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica, partendo dalle preoccupazioni che l'avanzamento della robotica suscita sul piano sociale ed economico;
    se è vero, infatti, che la robotica e l'intelligenza artificiale potrebbero portare notevoli benefici in termini di efficienza e di risparmio economico anche in ambiti come quelli dei trasporti, dell'assistenza medica, dell'educazione e dell'agricoltura, è altrettanto vero che lo sviluppo di tale settore potrebbe comportare la sostituzione della macchina all'uomo in molti lavori, con ripercussioni negative sul piano dell'occupazione e per la sostenibilità dei sistemi di previdenza sociale;
    l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha calcolato che l'impatto diretto dei robot potrebbe mettere a rischio il dieci per cento dei posti di lavoro, ma spingerebbe alla modifica delle mansioni di almeno un terzo dei lavoratori, e uno dei compiti della classe politica e dirigente dovrebbe essere proprio quella di tracciare una prospettiva capace di conciliare il progresso tecnologico e quello sociale;
    sul piano istituzionale, il Parlamento chiede la creazione di un’«Agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale», che abbia il compito di fornire le competenze, anche giuridiche, necessarie per sostenere gli attori pubblici operanti nel settore;
    anche in questo settore il nostro Paese sembra silente, nonostante il Piano per l’Industry 4.0 promosso dal Ministro dello sviluppo economico e propugnato con grande entusiasmo politico-mediatico dal Governo pro tempore Renzi, che dovrebbe diventare operativo a breve;
    il piano, tuttavia, è stato pensato in termini esclusivamente fiscali, prevedendo un controvalore teorico di 13 miliardi di euro di incentivi in quattro anni, che, a loro volta, dovrebbero mobilitare 23 miliardi di euro di investimenti privati (10 in tecnologie più 11,3 in ricerca e sviluppo e 2,6 in venture capital e start-up), senza però una visione complessiva e lungimirante in termini di investimenti per la ricerca e lo sviluppo;
    l’Industry 4.0 avrà, invece, effetti enormi sulle dinamiche occupazionali, e nei prossimi anni centinaia di migliaia di lavoratori rischiano di essere espulsi dai processi produttivi, con scarse o nulle possibilità di reimpiego, mentre altri ancora, quelli che rimarranno, si vedranno probabilmente costretti ad affrontare percorsi di riqualificazione complessi e difficili, e per i nuovi saranno richieste competenze in buona parte diverse da quelle formate con l'attuale sistema universitario;
    secondo stime di Assinform, il quaranta per cento dei lavori che si svolgeranno nel mondo nei prossimi anni, oggi non esistono e tutto questo richiede politiche di sostegno al reddito e politiche attive per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori. Nel suddetto piano c’è poco o nulla di tutto ciò;
    bisogna valutare certamente le opportunità, ma anche i rischi dell'evoluzione dell'intelligenza artificiale,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per promuovere la costituzione di un impianto regolatorio omogeneo in materia di robotica e intelligenza artificiale, favorendo altresì l'adozione di una linea comune tra i Ministeri nell'approccio alla tematica;

2) a favorire una politica di investimenti in ricerca e sviluppo in grado di fronteggiare la sfida dell’Industry 4.0, che richiede politiche industriali basate soprattutto sulla conoscenza, che rappresenta il vantaggio competitivo più importante;

3) a garantire un monitoraggio e una vigilanza costanti rispetto alle ripercussioni della nuova rivoluzione industriale sul mercato del lavoro assumendo iniziative volte a individuare ulteriori politiche per la ricollocazione dei lavoratori interessati.
(1-01561)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Rampelli, Cirielli, La Russa, Giorgia Meloni, Murgia, Nastri, Petrenga, Rizzetto, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

robotica

intelligenza artificiale

politica sociale