ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01536

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 758 del 13/03/2017
Abbinamenti
Atto 1/01435 abbinato in data 13/03/2017
Atto 1/01537 abbinato in data 13/03/2017
Atto 1/01547 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01554 abbinato in data 09/05/2017
Atto 1/01624 abbinato in data 09/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: ALTIERI TRIFONE
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 13/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
BIANCONI MAURIZIO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
CAPEZZONE DANIELE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
CORSARO MASSIMO ENRICO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
DISTASO ANTONIO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
LATRONICO COSIMO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017
MARTI ROBERTO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI 13/03/2017


Stato iter:
09/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/03/2017
Resoconto PALESE ROCCO MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/03/2017
Resoconto BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 09/05/2017
Resoconto BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/05/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto BINETTI PAOLA MISTO-UDC
Resoconto ALTIERI TRIFONE MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SANTERINI MILENA DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto MOLEA BRUNO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto SCOPELLITI ROSANNA ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Resoconto PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 09/05/2017
Resoconto BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/03/2017

DISCUSSIONE IL 13/03/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/03/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/05/2017

DISCUSSIONE IL 09/05/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 09/05/2017

ACCOLTO IL 09/05/2017

PARERE GOVERNO IL 09/05/2017

APPROVATO IL 09/05/2017

CONCLUSO IL 09/05/2017

Atto Camera

Mozione 1-01536
presentato da
ALTIERI Trifone
testo presentato
Lunedì 13 marzo 2017
modificato
Martedì 9 maggio 2017, seduta n. 792

   La Camera,
   premesso che:
    secondo i dati diffusi dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), nei primi due mesi del 2017 sono morte 485 persone nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, con un aumento di 60 unità rispetto allo stesso periodo del 2016. Di queste, 444 sono le vittime registrate nella rotta tra la Libia e l'Italia;
    nel 2016, furono quasi cinquemila i morti e i dispersi nel Mediterraneo, a fronte di più di 181 mila sbarchi; nei primi due mesi del 2017 gli immigrati arrivati sulle coste italiane sono oltre tredicimila, quasi il 75 per cento di tutti quelli approdati in Europa nello stesso periodo;
    è stato stimato che, tra il 2011 e il 2016, i morti in mare siano stati oltre 18.300; nel 2016, circa il 2,5 per cento dei migranti non ha concluso il viaggio dalla Libia all'Italia. Quasi il 60 per cento di chi muore in mare non viene identificato;
    l'identificazione e il riconoscimento dei corpi sono sia un atto di umanità volto a consentire alle famiglie di poter dare degna sepoltura ai propri cari, sia un atto fondamentale per fornire le necessarie tutele giuridiche ai congiunti ed ai parenti dei deceduti;
    il problema della scomparsa dei migranti del Mediterraneo è costantemente denunciato da istituzioni, quali l'Unhcr, l'Oim, la Croce rossa internazionale, il Consiglio d'Europa e la Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu), che ha sancito il diritto dei familiari a conoscere il destino dei propri congiunti;
    nel 2007 l'Italia si è dotata di un Commissario straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse, il cui ufficio è composto da dipendenti civili del Ministero dell'interno e della polizia di Stato, che coadiuvano il commissario nelle attività di monitoraggio, raccordo con gli organismi internazionali, studio comparato e analisi dei dati/informazioni sulle persone scomparse e i cadaveri non identificati acquisiti da soggetti pubblici e privati;
    la legge 14 novembre 2012, n. 203, recante disposizioni per la ricerca delle persone scomparse e, in particolare, l'articolo 1, comma 4, stabilisce l'obbligo per l'ufficio di polizia all'atto del recepimento della denuncia di scomparsa, di dare immediato avvio alle ricerche e contestuale comunicazione al prefetto «per il tempestivo e diretto coinvolgimento del commissario straordinario per le persone scomparse, nominato ai sensi dell'articolo 11, della legge 23 agosto 1988, n. 400»;
    con decreto del Presidente della Repubblica, 5 gennaio 2017 è stato confermato nell'incarico di Commissario straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse fino al 14 febbraio 2018 il prefetto Piscitelli;
    il decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 2009 attribuisce al commissario, tra l'altro, il compito di assicurare il necessario coordinamento operativo tra le amministrazioni dello Stato interessate a vario titolo al fenomeno delle persone scomparse, curando il raccordo con le pertinenti strutture tecniche, nonché il compito di monitorare le attività istituzionali dei soggetti impegnati nell'attività di ricerca delle persone scomparse e quello, conseguente, di analizzare le informazioni acquisite al fine di proporre alle autorità competenti eventuali soluzioni per migliorare l'azione amministrativa e l'informazione di settore;
    l'identificazione delle vittime di quella che ormai è, a tutti gli effetti, una vera tratta di esseri umani, aiuta a ricostruire i percorsi e le rotte migratorie, nonché i meccanismi utilizzati dagli scafisti, impedendo il cosiddetto «furto d'identità», pratica utilizzata dai trafficanti di esseri umani che riutilizzano identità e documenti di persone annegate;
    nel settembre 2014 il commissario straordinario per le persone scomparse, il capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno e il rettore dell'università degli studi di Milano hanno sottoscritto uno specifico protocollo d'intesa con la finalità di promuovere e sviluppare azioni in materia di riconoscimento/identificazione dei corpi senza identità appartenenti a cittadini stranieri recuperati in mare a seguito ai tragici naufragi del 3 e 11 ottobre 2013;
    i positivi esiti riscontrati hanno portato, nel luglio 2015, alla stipula di un ulteriore protocollo volto alla gestione della fase di identificazione con metodologia scientifico-forense anche delle circa 750 vittime del naufragio del 18 aprile 2015;
    le operazioni di riconoscimento sono costose e non ci sono fondi adeguati, né a livello italiano, né a livello europeo, dove sarebbe auspicabile la realizzazione di una banca dati europea dei migranti deceduti e scomparsi, che consenta di accedere ai dati del Dna e ad altre informazioni utili per un'indagine post mortem;
    oltre alle vittime in mare, occorre tuttavia ricordare che i trafficanti non si fanno scrupoli nemmeno al momento dell'imbarco sulle coste del Nord Africa: è di questi giorni la notizia del ritrovamento presso la città di Sabrata, ad ovest della Libia, di una fossa comune contenente i corpi di 22 migranti, tutti provenienti dall'Africa sub-sahariana, uccisi dagli scafisti perché non volevano imbarcarsi per il mare agitato a causa delle cattive condizioni del tempo. La conferma di questa ennesima strage è arrivata dalla Mezzaluna rossa;
    per fermare i flussi migratori e, conseguentemente, ridurre i decessi in mare, occorre proseguire celermente nella stipula di patti bilaterali con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo e fermare i migranti sulle coste extra europee. La stipula di accordi non solo deve essere ampliata coinvolgendo i Paesi della fascia Subsahariana, ma deve vedere coinvolta l'intera Unione europea;
    contestualmente, l'Italia deve operare per il passaggio alla fase 3 dell'operazione Sofia, che prevede l'ingresso di mezzi navali nelle acque territoriali libiche per fermare i trafficanti e le imbarcazioni alla partenza, ricercando l'accordo diplomatico e il consenso delle istituzioni libiche e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite,

impegna il Governo:

1) a sostenere e facilitare le operazioni di identificazione delle vittime delle tragedie dei naufragi e a promuovere la raccolta di dati ante mortem degli scomparsi, anche valutando il potenziamento dell'ufficio del commissario straordinario per le persone scomparse;
2) ad assumere iniziative in sede europea per condividere l'opera e i costi delle identificazioni tra i Paesi membri, proponendo la realizzazione di una banca dati europea dei migranti deceduti e scomparsi che consenta, anche ai fini della sicurezza del continente, di accedere ai dati del Dna e ad altre informazioni utili per un'indagine post mortem;
3) ad assumere iniziative per proseguire nella stipula di patti bilaterali con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo al fine di introdurre specifici accordi volti a promuovere task force miste e favorire lo scambio di informazioni e dati per l'identificazione dei migranti deceduti e scomparsi;
4) ad implementare gli sforzi diplomatici per ottenere il consenso delle istituzioni libiche e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite per il passaggio alla fase 3 dell'operazione Sofia, affinché possano essere meglio controllate le partenze dei migranti dai Paesi d'origine, anche al fine di prevenire i possibili decessi nella traversata del Mediterraneo.
(1-01536)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Altieri, Palese, Bianconi, Capezzone, Chiarelli, Corsaro, Distaso, Fucci, Latronico, Marti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

accesso all'informazione comunitaria

vittima