ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 685 del 04/10/2016
Abbinamenti
Atto 1/01342 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01377 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01378 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01379 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01380 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01382 abbinato in data 04/10/2016
Atto 1/01381 abbinato in data 04/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 03/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/10/2016


Stato iter:
04/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 04/10/2016
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 04/10/2016
Resoconto MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto MARAZZITI MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto GELLI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 04/10/2016
Resoconto MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/10/2016

DISCUSSIONE IL 04/10/2016

NON ACCOLTO IL 04/10/2016

PARERE GOVERNO IL 04/10/2016

RESPINTO IL 04/10/2016

CONCLUSO IL 04/10/2016

Atto Camera

Mozione 1-01376
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Martedì 4 ottobre 2016, seduta n. 685

   La Camera,
   premesso che:
    il centro di accoglienza di Mineo è stato istituito nei 2011 a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza sul territorio nazionale a fronte agli arrivi causati dalla cosiddetta Primavera Araba, per divenire, successivamente al 2013, un Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo ordinario, sotto la responsabilità del Ministero dell'interno;
    da tempo il Cara di Mineo è al centro di numerose inchieste giudiziarie e sullo stesso indagano, tuttora, ben tre Procure, di Roma, di Catania e, da ultimo, quella di Caltagirone per abuso d'ufficio, turbativa d'asta e turbata del procedimento di scelta del contraente nella gara d'appalto per la gestione triennale dei servizi del centro stesso;
     tale gara fu ritenuta illegittima dall'Autorità Nazionale Anticorruzione e, a seguito delle indagini del procedimento «Mafia Capitale», fu avviata un'indagine allo scopo di accertare presunti illeciti;
    inoltre, le indagini sulla contabilità relativa alle presenze giornaliere dei migranti ospiti del C.A.R.A. di Mineo hanno evidenziato che sono stati rendicontati e corrisposti, negli anni 2012, 2013, 2014 e 2015, importi superiori a quelli dovuti, per un ammontare di circa un milione di euro;
    il sistema di accoglienza, a seguito anche delle ultime modifiche apportate con il decreto legislativo n. 142/2015, si articola in «prima accoglienza» (articolo 9) e «seconda accoglienza» (articolo 14), mancando per i cosiddetti Hot Spot una disciplina sia comunitaria che nazionale;
    per far fronte ai continui arrivi di immigrati e alla mancata attivazione degli strumenti di respingimento ed espulsione previsti dal nostro ordinamento e da quello comunitario (att. 10 e 13 del decreto legislativo 286/98 e direttiva 2008/115/CE), nell'ambito della cosiddetta «seconda accoglienza», i centri, previsti dalla legge come temporanei (CAS), di fatto, sono diventati quelli più numerosi ed utilizzati;
    lo Stato corrisponde agli enti gestori delle strutture di accoglienza in media 35 euro al giorno per ogni richiedente ospitato e spesso si registrano situazioni senza controllo e monopoli da parte di associazioni e cooperative che gestiscono, anche in diverse province e regioni, numerosi centri di accoglienza e, in alcuni casi, senza partecipare ad alcun bando ma per assegnazione diretta da parte delle Prefetture;
    il sistema di accoglienza, così come delineato dal decreto legislativo 142/2015, risulta, infatti, privo di un idoneo sistema di controlli, sia sugli enti gestori che sulle strutture impiegate, come dimostrano le numerose inchieste giudiziarie, riportate anche dalla stampa, che hanno coinvolto, non solo il centro di Mineo, ma anche altri centri in Italia;
    dunque, sistema così come delineato e gestito non è in grado di assicurare un controllo e una corretta gestione dell'accoglienza, delle risorse pubbliche ivi impiegate e dei flussi migratori, bensì risulta un sistema criminogeno che si palesa indipendentemente dal numero degli ospiti o della tipologia del centro;
    secondo i dati forniti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impiegate, dal 2013 ad oggi sono arrivati nel nostro paese clandestinamente solo via mare ben 498.841 immigrati;
    sempre secondo gli stessi dati al 28 settembre, nel 2016 a fronte di 131.974 arrivi le domande di protezione internazionale presentate sono state solo 81.420 mentre nel sistema di accoglienza risultano 160.030 richiedenti asilo a fronte di soli 208 immigrati clandestini nei Centri di Identificazione ed Espulsione;
     attualmente le presenze al centro di accoglienza di Mineo sono circa 2.000 e, secondo gli ultimi dati, a livello nazionale nei 2016 il tasso di riconoscimento dello status di rifugiato e del 5 per cento, mentre quello di protezione sussidiaria è del 14 per cento;
    la direttiva 2013/33/Ue, recepita con il decreto legislativo 142/2015, all'articolo 8 comma 3 prevede il trattenimento dei richiedenti asilo in una serie di casi, tra cui, in particolare, per motivi di sicurezza nazionale ed ordine pubblico;
    recentemente, Gilles De Kerchove, coordinatore dell'antiterrorismo UE, in audizione lunedì scorso al Parlamento europeo, ha ribadito che i flussi migratori sono stati utilizzati dai jihadisti dello Stato islamico per infiltrarsi in Europa e che le Libia sta diventando «un trampolino» per lo stato islamico da cui pianificare attacchi verso l'Europa;
    nella notte del 30 agosto 2015 un diciottenne ivoriano, ospite del centro di Mineo in cui ha fatto ritorno la mattina seguente, avrebbe trucidato i coniugi Vincenzo Solano e Mercedes Ibanez, che sarebbe anche stata violentata dallo stesso, nella loro villa a Palagonia,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per abolire l'attuale sistema di accoglienza, partendo proprio dal centro di Mineo balzato alle cronache per innumerevoli scandali ed inchieste giudiziarie, e ad attivare le opportune iniziative, anche a livello internazionale, affinché vengano istituiti nei Paesi di partenza dei migranti appositi centri di accoglienza per l'identificazione, la presentazione e l'esame delle domande di protezione internazionale;
   a dichiarare lo stato di emergenza, alla luce del sovraffollamento in tutti i centri e non soltanto in quello di Mineo, al fine di inquadrare correttamente il fenomeno immigrazione che non deve essere gestito come evento ordinario ma come evento emergenziale destinato ad azzerarsi, anche rafforzando le azioni di respingimento previsti dal nostro ordinamento e da quello comunitario (articolo 10 del decreto legislativo 286 del 1998 e articolo 13 del regolamento CE 562 del 2006 cosiddetto codice frontiere Schengen) nonché assumendo le iniziative di competenza per mantenere il reato di immigrazione clandestina;
   a disporre trattenimento dei richiedenti asilo all'interno del Centro di Mineo nelle more della sua chiusura definitiva, per le evidenti ragioni di sicurezza e ordine pubblico richiamate in premessa e in particolare per i fatti del 30 agosto 2016, e contestualmente ad assumere iniziative per aumentare il numero dei centri di identificazione ed espulsione in accordo con le regioni che diano il loro assenso, nei quali trattenere anche tutti gli immigrati giunti clandestinamente in Italia dalle frontiere marittime e terrestri, in assenza di respingimento immediato alla frontiera e per non avere formalizzato alcuna domanda di protezione internazionale nei Paesi di partenza, provvedendo ad assumere le opportune iniziative normative per aumentare il periodo di trattenimento fino a diciotto mesi in attuazione dell'articolo 15 della direttiva 2008/115 Ue.
(1-01376) «Rondini, Molteni, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Picchi, Gianluca Pini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

aiuto sociale

migrazione illegale