ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: KRONBICHLER FLORIAN
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/09/2015


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01006
presentato da
KRONBICHLER Florian
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   La Camera,
   premesso che:
    la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) classifica le radiofrequenze come «possibilmente cancerogene» (categoria 2B) sulla base dello studio Interphone (2000-2004) sovvenzionato per il 30 per cento dalla telefonia. Lo studio è stato condotto solo su adulti (30-59 anni) e considera come «fortemente esposti» coloro che utilizzano il cellulare per mezz'ora al giorno. Prende in considerazione solo gli effetti termici e non quelli biologici che si verificano per esposizioni di gran lunga inferiori. I risultati sono stati pubblicati dopo 6 anni (2011) anche per le controversie legate ai conflitti d'interessi non dichiarati di 16 dei 34 membri della commissione. Uno studio successivo di Interphone pubblicato sul British Medical Journal sottolinea un aumentato rischio di glioma per esposizione alle radiofrequenze (cellulare), (2012);
    la legge francese n. 136 del 9 febbraio 2015 vieta l'uso del wifi negli asili nido e nelle scuole materne e ne limita fortemente l'accensione nelle scuole primarie. Prevede il consenso informato preventivo dei cittadini per l'installazione di antenne, il divieto di pubblicità dei cellulari ai minori, la segnalazione dei luoghi dove è in funzione il wifi e indicazioni chiare sui dispositivi per disattivare la funzione wireless;
    secondo il Parlamento europeo: la tecnologia wireless emette CEM (Campi elettromagnetici) che possono avere effetti nocivi sulla salute umana. È necessario che la Commissione europea riveda i limiti di esposizione alle RF stabiliti nel 1999 (Racc. 1999/519/EC). È opportuno redigere linee guida per l'uso di tecnologie alternative al fine di ridurre l'esposizione ai CEM, (2009);
    l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa afferma: «Gli Stati europei sono sollecitati ad intervenire urgentemente per diminuire l'esposizione umana all'inquinamento elettromagnetico, con riferimento particolarmente ai bambini e ai ragazzi. Per tale ragione va evitato l'uso di reti wireless nelle scuole come pure l'uso di telefoni cellulari da parte di bambini e ragazzi. Frequenze come quelle utilizzate dalla telecomunicazione o dalla telefonia mobile sembrano avere effetti potenzialmente nocivi, non termici ma biologici su piante, insetti animali e sul corpo umano anche quando esposti a livelli che sono al di sotto dei valori di limite ufficiali». Raccomanda che sia applicato il principio ALARA «tanto basso quanto ragionevolmente possibile» sia per gli effetti termici che per gli effetti a-termici o biologici delle emissioni o radiazioni elettromagnetiche. Raccomanda di «applicare il Principio di Precauzione quando la valutazione scientifica non permette di valutare con sufficiente certezza il rischio, specialmente dato il contesto di aumento dell'esposizione della popolazione, incluso gruppi particolarmente vulnerabili come bambini e giovani», (maggio 2011);
    in Italia nel maggio 2011 è partito espressamente il progetto «scuole in WIFI» con l'obiettivo – tramite dotazione di un «kit wifi» – di consentire ad un numero crescente di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di realizzare reti di connettività senza fili interne agli edifici;
    il successivo 27 maggio 2011 una risoluzione del Consiglio d'Europa (1815) invita i Paesi membri a limitare l'esposizione ai campi elettromagnetici in particolare per «i bambini e i giovani che sembrano essere i più suscettibili ai tumori alla testa»;
    con il decreto-legge n. 179 del 18 ottobre 2012 in particolare all'articolo 14, «interventi per la diffusione delle tecnologie», vengono fissati i valori e i limiti intesi a minimizzare il grado di esposizione, tenuto conto dell'utilità di reti di connessione per lo sviluppo tecnologico degli istituti scolastici ma nello stesso tempo della necessità di applicare il principio di precauzione;
    l'articolo 11 della legge 12 settembre 2013, n. 128, ha inoltre autorizzato la spesa per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente di 5 milioni di euro e di 10 milioni di euro, per assicurare alle istituzioni scolastiche la realizzazione e la fruizione della connettività wireless, in modo da consentire agli studenti l'accesso ai materiali didattici ed ai contenuti digitali,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per sostituire, per quanto possibile, in scuole, asili, case di cura e di riposo e in altre strutture pubbliche, gli impianti WLAN già esistenti con impianti a più bassa emissione di radiazioni, che richiedano l'attivazione manuale da parte dell'utente, e per utilizzarli solo quando sia certo che l'uso è limitato nel tempo e nello spazio e che l'attivazione avvenga, nei limiti del possibile, manualmente da parte dell'utente;
   a costituire un gruppo di lavoro che studi le nuove tecnologie e ne valuti il carico di radiazioni, in modo da chiarire quali tecnologie a basse emissioni possano essere usate per la telefonia mobile, l’internet mobile e la protezione civile;
   a verificare gli effetti degli strumenti telematici su alunne e alunni e a stabilire le giuste modalità di servirsene ai fini di un buon apprendimento, in modo da definire, sulla base dei relativi risultati le misure necessarie ai fini della tutela della salute e di un apprendimento sano;
   a promuovere una campagna d'informazione e sensibilizzazione sui possibili rischi per la salute soprattutto di nascituri, bambini e giovani, e su un uso selettivo e consapevole di telefoni cellulari, smartphone e WLAN, tenendo conto che un ruolo importante è svolto dai mezzi di trasporto pubblico, dove l'uso contemporaneo di molti telefoni cellulari può portare a un drastico aumento delle radiazioni e dunque a rischi per la salute.
(1-01006) «Kronbichler, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

ricerca medica

principio di precauzione