ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00862

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 426 del 13/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00483 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00692 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00760 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00827 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00849 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00856 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00857 abbinato in data 23/09/2015
Atto 1/00859 abbinato in data 23/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 13/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 13/05/2015


Stato iter:
23/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/09/2015
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/09/2015
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BINETTI PAOLA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/09/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/09/2015

ACCOLTO IL 23/09/2015

PARERE GOVERNO IL 23/09/2015

DISCUSSIONE IL 23/09/2015

APPROVATO IL 23/09/2015

CONCLUSO IL 23/09/2015

Atto Camera

Mozione 1-00862
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Mercoledì 13 maggio 2015
modificato
Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani riconosce ad ogni individuo «il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti»;
    la violenza a sfondo religioso è legata al declino della tolleranza religiosa, del pluralismo religioso e del diritto all'autodeterminazione religiosa e, soprattutto, nel mondo in via di sviluppo continua ad affermarsi la tendenza ad allontanarsi dal pluralismo religioso, mentre in varie parti del medio e dell'estremo oriente inizia a comparire il fenomeno degli Stati monoconfessionali;
    in base ai dati raccolti dalla Fondazione pontificia ACS nel rapporto sulla libertà religiosa nel mondo nel periodo compreso tra l'ottobre del 2012 e il giugno 2014, il rispetto della libertà religiosa nel mondo continua a diminuire;
    dal rapporto emerge che in quasi il sessanta per cento dei 196 Paesi analizzati si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa e che nel trenta per cento dei Paesi la situazione è peggiorata anche in modo significativo rispetto al biennio precedente;
    in totale, il rapporto ha identificato venti Paesi come luoghi di elevato grado di violazione della libertà religiosa, in quanto in essi la libertà religiosa non esiste, suddividendoli tra quelli in cui le persecuzioni a sfondo religioso sono legate all'estremismo islamico e quelli in cui le stesse sono perpetrate da regimi autoritari;
    nel primo gruppo rientrano Afghanistan, Arabia Saudita, Egitto, Iran, Iraq, Libia, Maldive, Nigeria, Pakistan, Repubblica Centrafricana, Siria, Somalia, Sudan e Yemen, mentre del secondo fanno parte Azerbaigian, Myanmar, Cina, Corea del Nord, Eritrea e Uzbekistan;
    ad oggi, i cristiani continuano ad essere il gruppo religioso maggiormente perseguitato, sia a causa della loro presenza in quasi tutti i continenti, dove rappresentano spesso una minoranza all'interno di culture molto diverse dalla loro, sia a causa del fatto che molte delle terre in cui abitano da secoli, se non da millenni, sono oggi sconvolte dall'estremismo e dal terrorismo;
    inoltre, in molti luoghi in cui cristiani e musulmani avevano convissuto insieme per secoli, ora il gruppo religioso dominante cerca, attraverso l'imposizione della Sharia o con atti legislativi ispirati dalla supremazia di una religione sull'altra, di imporre un conformismo universale nelle pratiche religiose;
    secondo i dati contenuti nella World Watch List 2014, pubblicata nel mese di gennaio 2015 dall'associazione Open Doors International, in ben trentaquattro nazioni la persecuzione dei cristiani è aumentata rispetto all'anno precedente, mentre solo in cinque è diminuita;
    anche i musulmani subiscono considerevoli persecuzioni e discriminazioni, da parte di regimi autoritari e, soprattutto, di altri gruppi musulmani, tra le quali si inquadrano in particolar modo quelle che originano dallo storico contrasto tra sunniti e sciiti;
    si registra, inoltre, una drammatica acutizzazione di violenze e persecuzioni per motivi religiosi nei territori in cui si sta affermando lo Stato islamico, che ha cacciato tutti i gruppi religiosi, musulmani non sunniti compresi, concedendo ai cristiani come unica alternativa per rimanere quella della conversione forzata all'islamismo;
    lo Stato islamico ha altresì costretto alla fuga almeno quarantamila yazidi, una minoranza curdofona seguace di una religione pre-islamica, dall'Iraq dopo che nell'agosto del 2014 ha conquistato Sinjar, la città irachena situata a 50 chilometri dalla frontiera con la Siria, e ha dato il via a violenze inaudite nei loro confronti;
    le forme di estremismo e persecuzione contribuiscono in modo significativo al crescente fenomeno delle migrazioni di massa e, a fronte del fatto che le minoranze religiose mediorientali vanno riducendosi già da molti anni, negli ultimi anni la crisi umanitaria è drammaticamente peggiorata, portando, ad esempio, il numero di cristiani in Siria a un calo di oltre il trenta per cento in tre anni, e in Iraq la diminuzione è stata ancora più evidente;
    in Africa, la tendenza più preoccupante degli ultimi due anni è rappresentata dalla crescita del fondamentalismo islamico sotto l'impulso di gruppi come Al Qaeda nel Maghreb islamico, Boko Haram in Nigeria e nei Paesi confinanti, e al Shabaab, che ha la sua roccaforte in Somalia;
    anche in Asia si registrano pesanti limitazioni della libertà religiosa ai danni di comunità cristiane, musulmane, indù e sikh, che culminano in aperte violenze contro gruppi quali gli ahmadi e i sufi,

impegna il Governo:

   ad intraprendere e sostenere ogni iniziativa in ambito europeo ed internazionale volta a sostenere il rispetto della libertà religiosa nel mondo e a contrastare le persecuzioni e le violenze;
   a rendere il tema della reciprocità religiosa e del rispetto delle minoranze un tema centrale nell'ambito del dialogo politico e delle negoziazioni diplomatiche e culturali bilaterali con i Paesi dove questi diritti non siano tutelati;
   a condannare in ogni sede le violenze nei confronti delle minoranze religiose e ad adoperarsi affinché queste siano scongiurate attraverso le opportune iniziative internazionali;
   ad impegnarsi nelle competenti sedi internazionali affinché sia riconosciuta la giusta importanza al tema delle persecuzioni per motivi religiosi e affinché l'argomento sia oggetto di un indirizzo condiviso tra i Paesi che possa formare la base per una collaborazione tra gli stessi anche nelle politiche di aiuto ai rifugiati.
(1-00862)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Rampelli, Giorgia Meloni, Cirielli, La Russa, Maietta, Nastri, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso

religione

discriminazione religiosa