ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 425 del 12/05/2015
Abbinamenti
Atto 1/00860 abbinato in data 12/05/2015
Atto 6/00137 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00697 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00850 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00851 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00854 abbinato in data 12/05/2015
Atto 1/00855 abbinato in data 12/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 12/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 12/05/2015


Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE VOTO 04/06/2015
Resoconto DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto CAPELLI ROBERTO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PINNA PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto NIZZI SETTIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PILI MAURO MISTO
 
PARERE GOVERNO 04/06/2015
Resoconto BRESSA GIANCLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/05/2015

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 12/05/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/05/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/06/2015

ACCOLTO IL 04/06/2015

PARERE GOVERNO IL 04/06/2015

APPROVATO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Mozione 1-00858
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo presentato
Martedì 12 maggio 2015
modificato
Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435

   La Camera,
   premesso che:
    il rapporto dello Svimez sulla situazione dell'economia del Mezzogiorno nel 2014, per quanto riguarda la Sardegna, delinea uno scenario allarmante rispetto ai principali indicatori macroeconomici, e soprattutto con riferimento al tasso di disoccupazione, che si attesta al 17,5 per cento, e al calo del prodotto interno lordo, che nell'isola è crollato del 4,4 per cento, registrando una flessione molto superiore a quella già negativa del -3,5 per cento rilevata rispetto al Sud nella sua interezza;
    nell'anno preso in esame dal rapporto pubblicato nell'ottobre del 2014, nel settore manifatturiero sardo sono state concesse quasi dieci milioni di ore di cassa integrazione, si è verificato un calo dei consumi del 2 per cento e sono aumentate le famiglie che si trovano in una condizione di povertà relativa, arrivate ad essere quasi una su quattro;
    se a questo si aggiunge l'elevato tasso di emigrazione dei giovani in cerca di occupazione, a sua volta sommato al persistente calo demografico, che in tutto il Sud ha toccato il minimo storico delle nascite dal 1861, è agevole comprendere perché lo Svimez paventi il rischio di una «desertificazione umana ed industriale» dell'isola e di tutto il Meridione;
    il rapporto ha segnalato altresì come l'attuazione del Piano di azione per la coesione prosegua molto a rilento, posto che a dicembre 2013 risultava realizzato appena l'otto per cento dei programmi di spesa, pari ad una somma di 728 milioni di euro a fronte degli oltre nove miliardi previsti;
    sarebbe in ritardo anche la definizione dell'accordo di partenariato, il documento strategico e programmatico fondamentale per il prossimo ciclo per lo sviluppo e la coesione, che articola undici obiettivi tematici in circa settanta risultati attesi, e restano preoccupanti le condizioni macroeconomiche stabilite nei regolamenti che dovrebbero avvantaggiare le aree in ritardo di sviluppo, se si considerano l'esclusione degli investimenti infrastrutturali per espressa scelta programmatica europea e la mancanza di un programma nazionale per l'energia;
    la dote finanziaria per le politiche di sviluppo dei prossimi sette anni per le tre regioni Abruzzo, Molise e Sardegna è di poco superiore al miliardo di euro;
    la Sardegna risente di pesanti ritardi nel settore infrastrutturale e di perduranti stati di crisi nei settori industriale e produttivo;
    la Sardegna è l'unica regione d'Italia a non essere ancora metanizzata e la recente rinuncia al progetto Galsi, vale a dire la realizzazione di un metanodotto per trasportare il gas dall'Algeria in Italia proprio attraversando l'isola, decretata dalla giunta Pigliaru nella primavera del 2014, fa si che le uniche possibilità per alleviare la condizione di tragico ritardo in cui la stessa si trova in materia di energia siano il metanodotto Piombino-Gallura o, in alternativa, la realizzazione di uno o due rigassificatori;
    l'energia prodotta in Sardegna, infatti, non può essere stoccata e utilizzata nei periodi di maggiore necessità ma viene venduta altrove, in particolare nel centro-sud Italia, e di conseguenza il costo dell'energia nell'isola, consumata soprattutto nel settore industriale, con il 53 per cento, rimane particolarmente elevato, soprattutto se confrontato con i prezzi che sopportano le altre regioni italiane per l'approvvigionamento energetico, risolvendosi in un danno non solo alle famiglie ma anche alla competitività delle imprese;
    l'unica fonte energetica presente nell'isola che può essere messa a confronto con il metano è il gpl, che, tuttavia, ha un costo superiore di ben quattro volte, al netto delle imposte, rispetto al gas naturale;
    il gap infrastrutturale che affligge la Sardegna è pesante anche con riferimento ai collegamenti stradali e ferroviari, se si considera che i tempi di percorrenza in treno sfiorano le quattro ore per duecento chilometri e che in molte zone dell'entroterra le strade che collegano i singoli Paesi sono spesso impraticabili per lunghi periodi dell'anno;
    in una realtà territoriale insulare quale è quella sarda assume particolare importanza la continuità territoriale, intesa come equivalenti opportunità di trasferimento da e per l'isola, e costituisce la condizione minima anche solo per poter garantire un'ipotesi di sviluppo turistico del territorio;
    una buona dotazione infrastrutturale riveste un ruolo strategicamente basilare per lo sviluppo dell'economia locale, imperniata sul binomio infrastrutture/competitività;
    in seguito ad alcune sentenze della Corte costituzionale la regione Sardegna è in attesa di ricevere la quota parte delle entrate tributarie ad essa spettanti da parte del Governo perché nel corso degli anni non ha riconosciuto il gettito fiscale stabilito dallo statuto, e quello che è stato versato sinora è stato vincolato all'estinzione del debito pubblico locale, invece di permettere alla stessa regione di effettuare i necessari investimenti;
    il processo di deindustrializzazione che sta avendo luogo nel territorio del Sulcis-Iglesiente in seguito alla sostanziale chiusura del distretto industriale e minerario causata dal crollo del valore dei metalli e dei minerali sui mercati, nonché dall'elevata incidenza dell'energia sui costi di produzione, sta determinando una vera e propria emergenza sociale per le migliaia di lavoratori coinvolti;
    il piano straordinario per il Sulcis approvato nel 2012, che prevedeva la salvaguardia del tessuto produttivo attraverso iniziative industrialmente sostenibili, la realizzazione cosiddetto polo tecnologico energia, la realizzazione delle necessarie infrastrutture, nonché la definizione di piani e progetti di formazione e riqualificazione professionale e ricollocamento dei lavoratori, non è ancora attuato;
    un'ulteriore problematica che affligge i territori sardi è quella relativa alla dispersione scolastica, acuita, da un lato, dal problema della viabilità, e, dall'altro, dalla chiusura di istituti scolastici per asserite esigenze di contenimento della spesa pubblica;
    la concessione di deroghe per l'apertura delle prime classi dovrebbe essere improntata anche al rispetto delle caratteristiche delle regioni interessate, anche sotto il profilo della viabilità (strade, servizio di trasporto, distanza tra istituto e paese d'origine) delle sue cittadine e province;

    alcuni paesi del centro della Sardegna, in particolar modo dei paesi della Barbagia, (Desulo, Tonara, Belvì, Aritzo) vivono in una preoccupante condizione di isolamento a causa della carenza di infrastrutture viarie e questo penalizza la frequenza scolastica, posto che i ragazzi devono partire la mattina presto per poi fare ritorno solo il pomeriggio tardi o la sera;
    i sindaci di questi paesi lottano quotidianamente contro i vincoli del patto di stabilità per garantire i servizi ai propri cittadini, valorizzando, al contempo, le tradizioni artigianali, culinarie e agricole dei propri territori;
    si tratta di paesi dalla storia centenaria, che hanno superato indenni guerre, isolamenti e avversità atmosferiche ma che ora stanno soccombendo davanti a Governi che si dimostrano poco sensibili alle richieste e alle necessità delle proprie piccole comunità locali;
    ogni anno in Sardegna bruciano centinaia di ettari di terreno, spesso per mano di piromani che puntano al disboscamento di alcune zone a fini di speculazione edilizia senza che la Protezione civile sia stata dotata né dei mezzi né del personale necessari a combatterli con la necessaria rapidità ed efficacia;
    ancora non sono stati erogati tutti i rimborsi per i danneggiamenti subiti da diverse province in occasione dell'alluvione del novembre 2013, che ha distrutto anche le infrastrutture presenti sul territorio, quali principalmente strade, ponti e tratte ferroviarie,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni iniziativa di competenza necessaria alla corretta programmazione e finalizzazione delle somme stanziate in favore della regione Sardegna dalla programmazione comunitaria;
   a sostenere la regione Sardegna nell'approvazione e nella realizzazione di ogni misura utile al rilancio degli investimenti e allo sviluppo del tessuto produttivo, anche favorendo per quanto di competenza l'accesso al credito per imprese e famiglie;
   a promuovere e sostenere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale dell'isola, anche ai fini del potenziamento dei flussi turistici;
   a garantire la continuità territoriale, realizzando quella libertà di circolazione prevista dalla Carta costituzionale;
   a prevedere lo stanziamento delle risorse utili a permettere il completamento nell'isola di un piano per lo sviluppo infrastrutturale;
   ad elaborare idonee iniziative per contrastare la dispersione scolastica, tutelando il diritto allo studio;
   ad assumere ogni iniziativa utile per il contrasto degli incendi, sia sotto il profilo del potenziamento dei mezzi terrestri e aerei nell'isola e dell'incremento delle risorse umane, sia sotto il profilo dell'intensificazione delle misure di controllo e di prevenzione, sia, infine, sotto il profilo dell'inasprimento delle sanzioni amministrative e penali nei confronti dei piromani.
(1-00858)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Rampelli, Giorgia Meloni, Cirielli, La Russa, Maietta, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

gas naturale

rete ferroviaria