ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00789

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 407 del 13/04/2015
Abbinamenti
Atto 1/00531 abbinato in data 14/04/2015
Atto 1/00777 abbinato in data 14/04/2015
Atto 1/00786 abbinato in data 14/04/2015
Atto 1/00805 abbinato in data 14/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 13/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 13/04/2015


Stato iter:
14/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE VOTO 14/04/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Resoconto BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto CATANIA MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CAUSIN ANDREA AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Resoconto SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 14/04/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/04/2015

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 14/04/2015

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 14/04/2015

PARERE GOVERNO IL 14/04/2015

DISCUSSIONE IL 14/04/2015

VOTATO PER PARTI IL 14/04/2015

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 14/04/2015

CONCLUSO IL 14/04/2015

Atto Camera

Mozione 1-00789
presentato da
SEGONI Samuele
testo presentato
Lunedì 13 aprile 2015
modificato
Martedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

   La Camera,
   premesso che:
    il faraonico progetto dell'autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, tratta E45-E55 Orte-Mestre, è stato approvato, con prescrizioni, dal Cipe, con delibera n. 73 dell'8 novembre 2013 (l'infrastruttura autostradale, partendo dal porto di Civitavecchia, si dirigerebbe verso Viterbo ed Orte, giungendo a Perugia, Cesena, Ravenna, fino ad arrivare all'altezza di Mestre; il progetto, sinteticamente indicato come «E45-E55», prevede la realizzazione ex novo di un'autostrada a quattro corsie nel tratto Ravenna-Mestre e l'adeguamento con varianti della superstrada E-45; nel complesso il progetto si sviluppa per circa 396 chilometri, attraversa cinque regioni: Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, 11 province e 48 comuni e necessita di 139 chilometri di ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli, 2 barriere di esazione e 15 aree di servizio) e risulta essere una delle opere più costose, importanti ed impattanti tra quelle previste nella «legge obiettivo» n. 443 del 2001 (la nuova autostrada andrebbe ad impattare su numerosi siti sic-zps e zone di pregio ambientale, come la Valle del Tevere, il Parco delle foreste casentinesi, le Valli del Mezzano, il delta del Po, la Laguna di Venezia, la Riviera del Brenta, con gravissimi danni sull'ambiente e sulla salute in termini di inquinamento atmosferico e acustico, consumo di suolo, rischio idrogeologico, perdita di paesaggio e di biodiversità, oltre che sulle economie locali);
    la concessione è lunghissima (di ben 50 anni) e l'investimento complessivo previsto per la realizzazione dell'intero progetto è di circa 10 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi a carico dello Stato mediante il ricorso alle cosiddette defiscalizzazioni e circa 8,2 miliardi a carico del proponente, ricorrendo agli strumenti del project financing e project bond. Date queste premesse è presumibile che non sarà possibile la realizzazione dell'opera a causa degli elevati costi necessari al compimento dell'opera, se non gravando ulteriormente sulle tasche dei contribuenti;
    la Corte dei conti, con l'atto n. SCCLEG/16/2014/PREV del 17 luglio 2014, ha ricusato il visto alla delibera Cipe n. 73/2013 relativa all'opera, in quanto – come si desume dalla massima, nell'ipotesi di intervento la cui copertura finanziaria venga assicurata dalle misure in materia di compensazione fiscale introdotte dall'articolo 18 della legge 12 novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità per il 2012), tenuto conto del contributo pubblico a fondo perduto, trattandosi, altresì, di opera con procedura di finanza di progetto dichiarata di pubblico interesse il 9 dicembre 2003 – la mancata adozione della norma che escluda la stessa dall'ambito di applicazione dell'articolo 19 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, inficia la legittimità del provvedimento;
    tuttavia, in seguito all'introduzione del comma 4 dell'articolo 2 del decreto-legge n. 133 del 2014, denominato giornalisticamente «sblocca Italia», il Governo ha superato i rilievi negativi sopra detti della Corte dei conti particolarmente centrati sulla mancata copertura finanziaria dell'opera qui in discussione;
    l'autostrada Orte-Mestre è oggetto di inchieste relative ai casi «Sistema» e «Mose» in seguito alle quali, nei giorni scorsi, vi è stato l'arresto dello storico ex-dirigente del Ministero dei lavori pubblici Ercole Incalza, nonché all'inclusione tra i 51 indagati di Vito Bonsignore, ex parlamentare europeo, già condannato a due anni nella prima «tangentopoli», proprietario dalla società Gefip holding, capofila insieme ad una cordata di imprese e di banche (Banca Carige s.p.a., Efibanca s.p.a., Egis projects s.a., Ili autostrada s.p.a., Mec s.r.l., Scetaroute s.a., Technip Italy s.p.a. e Transroute international s.a.), che, con Anas s.p.a. costituiscono i soggetti promotori della dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre. Inoltre, l'amministratore delegato della società Ilia s.p.a. è Gioacchino Albanese, già affiliato alla loggia massonica P2, mentre la banca che dovrebbe finanziare l'opera è la Carige di Genova, che nel 2013 venne coinvolta nello scandalo che ha poi portato all'arresto per truffa del suo ex presidente Giovanni Berneschi;
    l'inchiesta «Sistema» è stata la causa delle dimissioni dell'ex Ministro Maurizio Lupi, fatto noto perché pubblicamente dichiarato dal diretto interessato, facendo temere ai firmatari del presente atto di indirizzo, per l'ennesima volta, il riemergere del cronico ed endemico legame tra la realizzazione delle «grandi opere», la distorsione o violazione delle regole e il conseguente malaffare generato da tali comportamenti;
    dal 9o rapporto sullo stato di attuazione della «legge obiettivo», elaborato dal Servizio studi Camera, Cresme ed Autorità anticorruzione si apprende che dal 2001 al 2014 le «grandi opere strategiche» sono diventate 419 ed il costo presunto pari a 383 miliardi di euro (di queste quelle inserite nell'allegato infrastrutture 2014 del Governo valgono 285 miliardi di euro, ma quelle che effettivamente hanno un progetto preliminare o definitivo approvato al Cipe hanno un valore pari a 153 miliardi di euro);
    dalla documentazione a cura del Servizio studi della Camera dei deputati, relativa alla ricerca sullo «Stato di attuazione della legge obiettivo», si può sapere che: «Le opere ultimate, considerando le opere con data di ultimazione effettiva o presunta al 31 dicembre 2014, risultano essere 40 e il loro costo è pari a oltre 6,6 miliardi di euro. Le previsioni dell'8o rapporto, considerando le opere del perimetro Cipe presenti nella tabella 0 del 12o allegato infrastrutture alla nota di aggiornamento del documento di economia e finanze 2014, indicavano la conclusione di 54 opere entro la fine del 2014 e il loro costo complessivo ammontava a circa 12 miliardi di euro, ma in base al 9o rapporto l'ultimazione entro tale data è stata confermata per sole 39 opere dal costo complessivo di 6,5 miliardi di euro. Risulta, quindi, posticipata di almeno un anno l'ultimazione dei lavori di 15 opere dal costo complessivo di circa 5,5 miliardi di euro»;
    ciò corrisponde al 4,3 per cento del totale (se si considerano i singoli lotti ultimati questa percentuale sale all'8,4 per cento del totale) e che, per quanto riguarda la tipologia di opere, il 95 per cento del totale riguarda infrastrutture nei trasporti (di queste ben il 52 per cento sono strade ed autostrade, il 35 per cento ferrovie e poco più del 6 per cento linee metropolitane);
    lo stesso Ministro Delrio, prima ancora del suo giuramento in qualità di Ministro delle infrastrutture e dei trasporti al Quirinale, ha pubblicamente affermato: «Non esistono infrastrutture né grandi né piccole, ma infrastrutture che sono utili quando sono utili alla comunità. Non bisogna pensare che le infrastrutture siano importanti quando sono grandi o quando collegano grandi poli, ci sono infrastrutture che sono necessarie alla vita della comunità (...), ci sono infrastrutture che magari fanno piccoli collegamenti ma hanno grande efficacia nella vita delle persone»;
    la componente parlamentare Alternativa Libera, insieme a moltissime altre associazioni di rilevanza nazionale, come Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Forum salviamo il paesaggio, Mountain wilderness, Rete nazionale stop Orte-Mestre, e insieme al volere di moltissimi cittadini che in questi giorni stanno inviando numerose e-mail al fine di sensibilizzare l'attività dei parlamentari, si oppone con forza all'ennesimo inganno che si cela dietro questa maestosa quanto inutile grande opera pubblica (infatti, l'autostrada, oltre a non essere un'opera strategica, non risolve i problemi dei territori, considerando che, da rilevamenti ufficiali di diversi enti pubblici, il flusso di traffico lungo le due arterie esistenti risulta assai modesto e non giustifica una nuova autostrada, che diventerebbe solo un doppione di A1-A14-A13, e che il problema prioritario che appare come inderogabile è la messa in sicurezza della superstrada E-45 e della strada statale 309 Romea);
    innumerevoli ed oggettive sono le criticità riguardanti l'opera in oggetto, tenendo conto anche delle autorevoli indicazioni provenienti da autorevoli istituzioni pubbliche, come quelle della Corte dei conti, dell'Autorità anticorruzione, della procura di Firenze e delle moltissime associazioni di valenza nazionale, e in considerazione di quanto pubblicamente dichiarato dal Ministro Delrio,

impegna il Governo

ad adottare le iniziative ritenute opportune che possano determinare concreti miglioramenti per la mobilità infrastrutturale, incidendo in maniera minimale sul consumo di suolo attraverso l'elaborazione di un programma puntuale e in stretta connessione con le regioni e le istituzioni locali coinvolte, ovvero la messa in sicurezza della superstrada E-45 e della strada statale 309 Romea e l'opportuna ultimazione della superstrada che, passando per Cinelli-Monte Romano, colleghi al meglio i territori di Civitavecchia e Tarquinia con Viterbo.
(1-00789)
(Testo risultante dalla votazione per parti separate) «Segoni, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Mucci, Prodani, Rizzetto, Rostellato, Turco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete stradale

autostrada

protezione dell'ambiente