Legislatura: 17Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Primo firmatario: PETRAROLI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
La Camera,
premesso che:
il servizio di continuità assistenziale – ex guardia medica – è una parte integrante del Servizio sanitario nazionale e garantisce la continuità dell'assistenza medica al termine dell'orario di servizio dei medici di famiglia e dei pediatri;
attraverso l'Accordo collettivo nazionale (ACN) di categoria (atto di intesa Conferenza Stato – regioni rep. 2272 del 23 marzo 2005) sono normate le modalità di erogazione del servizio, i compiti e gli orari di accesso alle strutture;
tra i vari compiti del medico di guardia la visita domiciliare è quello che espone il professionista delle arti mediche a diversi rischi;
molti episodi di aggressione a giovani dottoresse si sono registrate nel corso degli anni, il 5 luglio 2003 il Corriere della Sera, a pagina 16, raccontava la storia di una dottoressa uccisa a Solarussa (Oristano). I carabinieri la ritrovano nuda nell'ambulatorio dove prestava servizio, trafitta da 20 coltellate;
il presidente della Federazione nazionale degli ordini Giuseppe Del Barone protestava per l'insicurezza del servizio criticando apertamente le aziende USL e la regione: «il servizio di guardie giurate che facevano vigilanza negli ambulatori sono state soppresse da anni, le hanno abolite per i tagli alla sanità. Abbiamo chiesto che fossero ripristinate, ma la risposta è stata silenzio e indifferenza»;
nel 2010, dopo lo stupro avvenuto a Scicli (Ragusa) avvenuto il 18 marzo dello stesso anno, il servizio di guardia medica veniva descritto come «pericoloso e insicuro». La vittima dello stupro, una dottoressa 53enne che svolgeva il turno di lavoro notturno, durante l'aggressione riportò anche la frattura di una tibia;
questi casi citati in premessa sono solo alcuni casi, moltissimi episodi analoghi si potrebbero raccontare. Nonostante i casi di donne morte o violentate non sono ancora stati presi seri provvedimenti;
il servizio di guardia medica continua ad essere un lavoro molto pericoloso, diverse sono state le interrogazioni parlamentari su questo tema: dall'interrogazione a risposta scritta 4/12281 depositata il 20 luglio 1995 ai giorni nostri, il problema resta quanto mai attuale,
impegna il Governo:
ad assicurare, per quanto di competenza, un rafforzato servizio di vigilanza notturna davanti ai presìdi ambulatori di guardia medica, garantendo la giusta sicurezza ai professionisti delle arti mediche in servizio notturno;
a garantire adeguata protezione alle donne che svolgono l'attività di medico di continuità assistenziale e che prestano servizio in aree isolate.
(1-00734) «Petraroli, Chimienti, Basilio, Corda, Spadoni, Ruocco, Liuzzi, Daga, Nesci, Carinelli, Terzoni».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):condizione della donna
sicurezza e sorveglianza
violenza sessuale