ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00722

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 371 del 27/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 27/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 27/01/2015


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00722
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Martedì 27 gennaio 2015, seduta n. 371

   La Camera,
   premesso che:
    con la deliberazione del consiglio regionale n. 66 del 10 luglio 2007 la regione Toscana ha approvato il piano regionale dello sviluppo economico (PRSE 2007-2010) che prevede, tra l'altro, nell'ambito della linea di intervento 3.1 – «Ingegneria finanziaria», interventi di garanzia con caratteristiche tali da rispettare i requisiti richiesti dall'accordo di Basilea;
    in data 16 ottobre 2008 il consiglio di amministrazione di Fidi Toscana Spa ha deliberato lo stanziamento di 1.500.000 euro destinato a potenziare i fondi regionali di garanzia a favore delle piccole e medie imprese;
    il 15 dicembre 2008, con la deliberazione n. 1086 della giunta regionale della Toscana, sono state approvate le modalità di attuazione degli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese», stabilendo che tali interventi siano attuati mediante apporto di risorse a Fidi Toscana Spa a titolo di finanziamento, nel rispetto delle previsioni recate nelle «Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui alla Circolare n. 216 del 5 agosto 1996, settimo aggiornamento del 9 luglio 2007, ed al relativo allegato “A”»;
    con deliberazione n. 1027 del 9 dicembre 2008 la stessa giunta regionale ha approvato il protocollo di intesa «Emergenza Economia» tra regioni e sistema bancario operante in Toscana;
    con il decreto n. 266 del 15 gennaio 2009 avente per oggetto «PRSE 2007-2010 Linea di intervento 3.1 Ingegneria finanziaria “Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese”. Approvazione dell'accordo di finanziamento e del regolamento», è stato approvato «l'accordo per un finanziamento a Fidi Toscana per un importo massimo di euro 14.375.436,00 per l'attuazione degli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese» di cui all'allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, nonché è stato decretato di approvare il regolamento relativo agli «Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese», di cui all'allegato B, e si è deciso di «rinviare l'assunzione degli impegni al momento in cui saranno rese disponibili le risorse a seguito delle necessarie variazioni di bilancio»;
    tra le domande presentate ne risulta una avanzata dalla società Chil s.r.l. il 16 marzo 2009 per un finanziamento di 437.000 euro a ottantaquattro mesi tramite la BCC Pontassieve, filiale di Pontassieve;
    la società Chil S.r.l. era ed è stata a tutti gli effetti una società della famiglia Renzi e in quella data l'unico dirigente, in aspettativa, della stessa, risulta essere proprio l'ex socio Matteo Renzi;
    alla stessa data, inoltre, Fidi Toscana risulta essere partecipata anche dalla provincia di Firenze per 1.413.412,00 euro (il primo socio pubblico per partecipazione dopo la regione Toscana) e che Matteo Renzi era presidente della provincia;
    la garanzia di Fidi Toscana è stata deliberata il 15 giugno 2009 tra il primo e il secondo turno delle elezioni comunali di Firenze in cui Matteo Renzi stava diventato sindaco di Firenze, e il finanziamento è stato erogato dalla banca il 13 agosto 2009, quando Matteo Renzi era sindaco;
   anche il comune di Firenze è socio di Fidi Toscana spa;
    l'intervento è stato effettuato a prima richiesta nella misura dell'ottanta per cento, a valere sulle risorse della misura liquidità PRSE 2007-2010 in quanto piccola e media impresa femminile;
    in data 29 luglio 2009 Laura Bovoli, Renzi Benedetta e Renzi Matilde hanno ceduto le proprie quote societarie a Renzi Tiziano, determinando di conseguenza la perdita in capo all'azienda della caratteristica di piccola e media impresa femminile;
   l'allegato B, parte integrante del decreto n. 266 del 15 gennaio 2009, recante il regolamento, all'articolo 19 stabilisce che: «1. I soggetti finanziatori, per ogni operazione ammessa, devono comunicare a Fidi Toscana le informazioni in loro possesso relative: a. all'assetto proprietario delle PMI; b. alle garanzie prestate a favore del soggetto finanziatore; c. alla titolarità del credito a seguito di cessioni effettuate ai sensi dell'articolo 1260 del codice civile, ovvero della legge 30 aprile 1999, n. 130. 2. I soggetti finanziatori devono informare Fidi Toscana a mezzo raccomandata A/R al fine di essere da essa autorizzati a stipulare con la PMI accordi dilatori, remissori o transattivi sia per i crediti in bonis che per quelli segnalati come problematici. 3. Le PMI beneficiarie della garanzia devono comunicare a Fidi Toscana ogni fatto ritenuto rilevante inerente all'operazione garantita, ivi comprese le informazioni di cui al presente articolo. 4. Alle richieste di variazione si applicano, per quanto compatibili, le modalità previste per le richieste di ammissione»;
    in data 8 ottobre 2010, con protocollo n. FI-2010-63542, Chil Post s.r.l. ha ceduto un ramo aziendale a EVENTI 6 s.r.l., società riconducibile sempre alla famiglia Renzi;
    in data 14 ottobre 200, come verificabile da verbale di assemblea straordinaria e ordinaria, alle ore quattordici e trenta minuti Renzi Tiziano in qualità di amministratore unico della società e presidente dell'assemblea ha proposto lo spostamento della sede legale da Firenze a Genova, poi deliberato nella stessa seduta, e nella stessa data le quote della società Chil Post s.r.l. sono state trasferite interamente da Renzi Tiziano ad altro socio, per un corrispettivo di duemila euro;
    successivamente, la banca è entrata in sofferenza a causa dell'insoddisfacente andamento del rapporto e al perdurare dell'insolvenza relativa all'estinzione di fatture Italia anticipate e scadute;
    in data 12 agosto 2011 si è verificato il primo mancato pagamento di una rata del finanziamento da parte di Chil POST S.r.l., e in data 20 ottobre 2011 è stata effettuata la messa in mora da parte della banca, nel rispetto dei termini della convenzione regolante i rapporti tra le banche e Fidi Toscana;
    a quanto consta ai firmatari del presente atto di indirizzo l'esposizione complessiva al momento della richiesta di attivazione della garanzia era di 322.316,34 euro;
    in data 15 febbraio 2012 la banca ha richiesto a Fidi Toscana l'attivazione della garanzia rilasciata a valere sulla misura in questione;
    il 7 febbraio 2013 il giudice del tribunale fallimentare di Genova ha dichiarato il fallimento di CHIL Post s.r.l., e su questa vicenda la procura di Genova sta indagando per bancarotta fraudolenta e tra gli indagati secondo quanto riportato da organi di stampa risultano esserci anche Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori di Matteo Renzi;
    Laura Bovoli risulta essere anche presidente del consiglio di amministrazione di «Eventi 6 s.r.l.»;
    in data 1o agosto 2013 è stata liquidata da Fidi Toscana alla BCC Pontassieve la somma di 263.114,70 euro, a copertura della perdita subita dalla banca (la somma è pari all'80 per cento dell'esposizione complessiva al momento della richiesta di attivazione a garanzia + interessi ed oneri);
    il 22 febbraio 2014 Matteo Renzi è diventato presidente del Consigli dei ministri;
    in data 30 ottobre 2014, Fidi Toscana ha ricevuto dal Fondo centrale di garanzia la somma di 236.803,23 euro a seguito dell'attivazione della controgaranzia;
    a Fidi Toscana non risulterebbero comunicati né l'esposizione politica della società Chil s.r.l. al momento della richiesta del finanziamento, né la successiva cessione di ramo aziendale;
    in data 13 gennaio 2015, nel corso della risposta in Aula all'IO 1289, l'assessore regionale alle attività produttive, credito e lavoro Simoncini ha confermato che «Fidi Toscana avrebbe dovuto essere informata della cessione del ramo di azienda. Infatti il regolamento del fondo di garanzia prevede che la banca finanziatrice ha l'obbligo di comunicare a Fidi Toscana le informazioni in suo possesso, tra cui quello sull'assetto proprietari delle imprese finanziate. Così come le imprese devono comunicare a Fidi Toscana ogni fatto ritenuto rilevante inerente l'operazione garantita comprese le informazioni relative all'assetto societario. Nel caso di specie, come comunicatoci da Fidi Toscana, tali affermazioni non sono state comunicate», e che «Nel caso in cui da verifiche... risultino non rispettate le finalità previste dal regolamento, l'agevolazione è revocata e l'impresa è tenuta a corrispondere un importo pari a due volte l'agevolazione ricevuta (ovvero il risparmio in termini di costo della garanzia considerato che la stessa è concessa a titolo gratuito). Inoltre se Fidi Toscana fosse stata informata sulla variazione dell'assetto proprietario avrebbe dovuto, ai sensi del regolamento procedere a istruire la variazione secondo le modalità previste per le richieste di ammissione»;
    il fondo centrale di garanzia è afferente al Ministero dello sviluppo economico – direzione generale dello sviluppo alle imprese, e, quindi, al Governo presieduto da Matteo Renzi;
    pertanto, la perdita sofferta sull'operazione da Fidi Toscana, a valere sulla misura liquidità, è stata di 26.311,47 euro e dal fondo di garanzia di 236.803,23 euro;
    i debiti creati dall'azienda di famiglia di Matteo Renzi, a giudizio dei firmatari del presente atto, sono stati di fatto pagati con fondi pubblici sia tramite la finanziaria regionale sia tramite il fondo di garanzia dello Stato quando Matteo Renzi ricopriva ruoli apicali nelle istituzioni di riferimento,

impegna il Governo

a vigilare sull'operato del Fondo di garanzia, verificando eventuali irregolarità ed eventualmente promuovendo, per quanto di competenza, le opportune iniziative finalizzate alla contestazione del danno erariale e al recupero delle somme erogate.
(1-00722) «Giorgia Meloni, Rampelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

cofinanziamento

fallimento