ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 263 del 14/07/2014
Abbinamenti
Atto 1/00441 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00534 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00536 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00538 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00541 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00545 abbinato in data 14/07/2014
Atto 1/00546 abbinato in data 14/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2014


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014 15/07/2014
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/07/2014 15/07/2014
Stato iter:
16/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 16/07/2014
Resoconto LEGNINI GIOVANNI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 16/07/2014
Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto CARUSO MARIO PER L'ITALIA
Resoconto MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto SCOPELLITI ROSANNA NUOVO CENTRODESTRA
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/07/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/07/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/07/2014

NON ACCOLTO IL 16/07/2014

PARERE GOVERNO IL 16/07/2014

DISCUSSIONE IL 16/07/2014

RESPINTO IL 16/07/2014

CONCLUSO IL 16/07/2014

Atto Camera

Mozione 1-00539
presentato da
ARTINI Massimo
testo presentato
Lunedì 14 luglio 2014
modificato
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in relazione alla «straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per il contenimento della spesa pubblica e per il contrasto all'evasione fiscale ai fini della stabilizzazione finanziaria, nonché per il rilancio della competitività economica», ha previsto che, per l'intero triennio 2011-2013, le retribuzioni del personale della pubblica amministrazione – tra cui rientra il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco – fossero escluse tanto dai meccanismi di adeguamento previsti per legge, quanto dall'applicazione degli aumenti retributivi (scatti e classi di stipendio) collegati all'anzianità di ruolo, nonché, addirittura, dal riconoscimento dei benefici economici correlati alle progressioni di carriera, senza possibilità successiva di recupero e senza possibilità di attivare comunque una procedura di concertazione;
    tali disposizioni sono state da ultimo prorogate fino al 31 dicembre 2014 dal decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013 n. 122. Sul relativo schema di regolamento la Commissione difesa della Camera dei deputati, in data 18 giugno 2013, ha espresso rilievi;
    il richiamato blocco ha pregiudicato la maturazione di alcuni istituti tipici specifici del comparto difesa-sicurezza e soccorso pubblico strettamente connessi alla valorizzazione dell'anzianità di servizio e alla correlata acquisizione di crescenti competenze professionali, nonché più impegnative responsabilità di servizio, quali l'omogeneizzazione, l'assegno funzionale e gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni. Inoltre, tale norma ha bloccato anche gli adeguamenti annuali indicizzati (classi, scatti stipendiali ed effetti economici) delle progressioni di carriera, tra l'altro in gran parte legate a rigide procedure di selezione e avanzamento, assolutamente definite dalla normativa vigente per le varie categorie di personale;
    tale normativa ha avuto incidenze negative in modo devastante sia sulla funzionalità sia sulla motivazione del personale. Si pensi, in particolare, a coloro che, promossi e magari anche trasferiti in relazione a nuove e ben più rilevanti funzioni da assumere, non sono poi stati remunerati con il previsto trattamento economico;
    al fine di mitigare gli effetti del richiamato blocco, il Governo pro tempore aveva previsto l'istituzione di un fondo di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011-2012, per il finanziamento di misure «perequative» per il personale del comparto difesa-sicurezza e soccorso pubblico interessato alle suindicate penalizzazioni, con la volontà espressa di sterilizzarne gli effetti nel triennio in questione;
    con il decreto-legge n. 27 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 74 del 2011, il richiamato fondo è stato incrementato con 115 milioni di euro annui, sottraendoli peraltro alle disponibilità assegnate per il riordino dei ruoli dall'articolo 3, comma 155, del decreto-legge n. 350 del 2003;
    con tale decreto-legge, peraltro, sono state denominate «assegni una tantum» le misure perequative da concedere ed è stato legittimato il ricorso al fondo anche per compensare la mancata corresponsione, per effetto del tetto salariale di omogeneizzazione, di assegni funzionali e incrementi stipendiali e parametrali non connessi a promozioni;
    il richiamato fondo è stato incrementato, relativamente all'anno 2014, di 100 milioni di euro dall'articolo 1, comma 446, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), ma è evidente che, come è avvenuto negli anni passati, tale somma sia insufficiente a perequare quanto è stato danneggiato dal protrarsi del blocco delle retribuzioni;
    si auspica, infine, che per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, in particolare le fasce salariali più basse, termini il regime di blocco degli aumenti contrattuali, adeguando il loro potere di acquisto al costo della vita,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per far cessare le previsioni di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, entro il 31 dicembre 2014;
   ad assumere iniziative per prevedere, a far data dal 1o settembre 2014, l'adeguamento alla retribuzione che, senza gli effetti dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010, spetterebbe ad oggi al personale appartenente al comparto difesa-sicurezza e soccorso pubblico;
   ad assumere iniziative per prevedere, in sede di incremento del fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, la congrua dotazione, finalizzata alla ripartizione dell'ammontare dei mancati adeguamenti salariali, maturati dal personale appartenente alle Forze armate e di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per un terzo nel 2015, un terzo nel 2016 e la parte rimanente nel 2017, da corrispondere su base mensile, per gli importi già non perequati da precedenti assegni una tantum previsti dal fondo in questione;
   in sede di riparto delle risorse di cui alla dotazione del fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, destinato a finanziare le misure perequative in favore del personale appartenente al comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico interessato dall'applicazione dell'articolo 9, commi 1 e 21, del richiamato decreto-legge e a corrispondere, in favore del medesimo personale, assegni una tantum, ad assicurare con le risorse disponibili per l'anno 2014, in via prioritaria, al personale appartenente alle carriere iniziali delle Forze armate e di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la corresponsione di assegni una tantum nell'entità commisurata al 50 per cento dell'importo non corrisposto per il medesimo anno, in relazione alla sospensione degli effetti economici dovuti all'applicazione del comma 21 dell'articolo 9 del decreto-legge n. 78 del 2010;
   ad assumere iniziative per assicurare a far data dal 1o gennaio 2015, anche per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione interessati dal decreto legge n. 78 del 2010, procedure per il progressivo riallineamento dei salari.
(1-00539) «Artini, Rizzo, Paolo Bernini, Basilio, Corda, Frusone, Tofalo, Nuti, Rostellato».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2010 0122

EUROVOC :

determinazione del salario

parita' retributiva

retribuzione del lavoro

procedura di concertazione

protezione civile

evasione fiscale