Legislatura: 17Seduta di annuncio: 243 del 11/06/2014
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 11/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/06/2014 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE PARERE GOVERNO 18/06/2014 Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) DICHIARAZIONE VOTO 18/06/2014 Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto BERNARDO MAURIZIO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/06/2014
DISCUSSIONE IL 17/06/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/06/2014
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/06/2014
NON ACCOLTO IL 18/06/2014
PARERE GOVERNO IL 18/06/2014
DISCUSSIONE IL 18/06/2014
RESPINTO IL 18/06/2014
CONCLUSO IL 18/06/2014
La Camera,
premesso che:
l’ex articolo 18 del Trattato istitutivo della Comunità europea, come modificato dal Trattato di Nizza del 2000, disponeva, che l'esercizio dei diritti di circolare e di soggiornare liberamente «non si applica alle disposizioni relative (...) alla sicurezza sociale o alla protezione sociale»;
l'articolo 21 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nella versione consolidata a seguito del Trattato di Lisbona del 2007, ratificato anche dal nostro Paese con legge 2 agosto 2008, n. 130, contiene in materia di sicurezza sociale e protezione sociale norme solo parzialmente più flessibili, stabilendo che «(...) il Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa speciale, può adottare misure relative alla sicurezza sociale o alla protezione sociale (...)»;
l'articolo 20 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (ex articolo 17 del Trattato istitutivo della Comunità europea) dispone che: «1. È istituita una cittadinanza dell'Unione. È cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non sostituisce quest'ultima. 2. I cittadini dell'Unione godono dei diritti e sono soggetti ai doveri previsti nei trattati. Essi hanno, tra l'altro:
a) il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri;
b) il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui risiedono, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato;
c) il diritto di godere, nel territorio di un Paese terzo nel quale lo Stato membro di cui hanno la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato;
d) il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di ricorrere al Mediatore europeo, di rivolgersi alle istituzioni e agli organi consultivi dell'Unione in una delle lingue dei trattati e di ricevere una risposta nella stessa lingua»;
i Trattati non contemplano, pertanto, un diritto tout court del cittadino comunitario alle misure di protezione sociale di un altro Stato membro; ne è ben consapevole il Governo tedesco che, stando alle notizie di stampa, sembra sia intenzionato a limitare la concessione di sussidi sociali ai cittadini dell'Unione europea che si trasferiscono in Germania per cercare lavoro;
in un'intervista alla Passauer Neue, la cancelliera Merkel ha dichiarato che «l'Unione europea non è un'unione sociale» e che Berlino non intende «pagare il sussidio di sussistenza Hartz IV per i cittadini di altri Stati Ue che si trattenessero in Germania solo per la ricerca di un lavoro», spiegando che anche i sussidi per i genitori saranno limitati solo a coloro che hanno un'occupazione in Germania, come stabilito dalle regole europee e da una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea;
in un disegno di legge bipartisan, a firma del Ministro dell'interno tedesco, Thomas de Mazière (CDU) e del Ministro agli affari sociali, Andrea Nahles (SPD), che dovrebbe essere esaminato dal Bundestag nel corso delle sedute tra il 4 e l'11 giugno 2014, si prevede, tra l'altro, il ritiro della residenza per i cittadini stranieri, anche appartenenti ad uno Stato membro dell'Unione europea, qualora abbiano perso il posto di lavoro da almeno sei mesi e siano ancora disoccupati, il carcere fino a tre anni per chi fornisce dati falsi per ottenere le prestazioni sociali ovvero contrae matrimonio solo per assicurarsi la permanenza nel Paese ed il divieto di ingresso per cinque anni a coloro che fossero scoperti a truffare lo Stato sociale; sono previste limitazioni anche ai sussidi in caso di ricongiungimenti familiari;
tale iniziativa legislativa tedesca è coerente con la preoccupazione – più volte manifestata dalla Lega Nord e sottovalutata dai Governi di centrosinistra succedutisi negli ultimi anni – di limitare, per ragioni di bilancio e di contenimento della spesa pubblica, fuoriuscite di emolumenti assistenziali a «terzi»,
impegna il Governo:
a farsi garante, in sede europea, dell'uniformità di applicazione delle misure di protezione e sicurezza sociale ai cittadini degli Stati membri;
ad assumere iniziative per evitare che l'Unione europea risulti, di fatto, composta da Stati membri di «serie A», che possono far primeggiare l'interesse interno, e Stati membri di «serie B» che devono obbligatoriamente adeguarsi alla normativa europea, pena il rischio di possibili procedure di infrazione;
a definire gli intendimenti del Governo in proposito, a tutela dei lavoratori e delle famiglie italiane e a salvaguardia delle risorse pubbliche;
a chiarire, in sede europea, se qualunque forma di protezione sociale e diritto sociale riconosciuta ai cittadini comunitari vada intesa come obbligatoriamente estendibile anche a tutti i cittadini non comunitari, valutando cosa ciò comporti in termini di equilibrio dei conti pubblici;
a promuovere ogni iniziativa utile, anche di revisione della Costituzione, con riguardo alla questione dell'equiparazione dei cittadini comunitari ed extracomunitari ai cittadini italiani, ai fini dell'accesso a misure di protezione sociale, al fine di garantire un trattamento differenziato che tuteli prioritariamente i cittadini del nostro Paese.
(1-00495) «Giancarlo Giorgetti, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».
EUROVOC :sicurezza sociale
cittadino straniero
libera circolazione delle persone
soppressione di posti di lavoro
cittadinanza europea
diritto di soggiorno
sostegno economico