ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00428

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 208 del 09/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTI ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
PETRENGA GIOVANNA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
LAINATI GIORGIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
LATRONICO COSIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
PARISI MASSIMO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
ROMELE GIUSEPPE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
LAFFRANCO PIETRO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
MAROTTA ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/04/2014


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00428
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Mercoledì 9 aprile 2014, seduta n. 208

   La Camera,
   premesso che:
    in data 25 marzo 2014, la Corte di Cassazione, con una sentenza delle Sezioni Unite Civili (n. 8055-14), ha rigettato il ricorso presentato dagli eredi di alcuni esuli giuliano-dalmati contro la decisione della corte d'appello di Trieste di non concedere loro alcun indennizzo o riconoscimento di danni oltre a quello concesso negli anni Cinquanta;
    la Corte era chiamata a decidere sul ricorso presentato da alcuni esuli, e loro eredi, che avevano fatto causa alla presidenza del Consiglio e al Ministero dell'economia e delle finanze giudicando le somme versate loro come indennizzo tardive (furono stabilite solo con il trattato di Osimo del 1975, reso esecutivo negli anni ’80) e «irrisorie»;
    gli esuli giuliano-dalmati non avrebbero dunque, secondo la giustizia italiana, diritto ad alcun ulteriore indennizzo da parte dello Stato italiano per i beni di loro proprietà che sono stati espropriati o nazionalizzati dalla ex Jugoslavia, perché si trovavano sui terreni ceduti a seguito del trattato di pace del 1947 al termine del secondo conflitto mondiale;
    la Corte di Cassazione (sentenza n. 8055, udienza del 25 marzo 2014) ha sottolineato come in effetti ci sia «un diritto soggettivo della parte nei confronti della pubblica amministrazione», ma come questo «non limita le scelte del legislatore nel determinare la misura dell'indennizzo» che è un intervento «ispirato a criteri di solidarietà della comunità nazionale», e non a «un obbligo di natura risarcitoria per un fatto illecito, non imputabile allo Stato italiano»;
    la logica che sottende alla sentenza è che fu l'allora Jugoslavia con la propria politica di nazionalizzazione, a procedere all'espropriazione anche dei beni appartenenti a cittadini di nazionalità italiana: quindi lo Stato italiano «non è autore della violazione», «poiché la privazione dei beni dei cittadini italiani si è verificata a opera di uno Stato straniero, al quale il territorio su cui essi si trovavano è stato ceduto dall'Italia, soccombente nel conflitto bellico»;
    tuttavia, se è vero che prima del 1945 e fino al trattato pace di Parigi del 1947 la Jugoslavia aveva nazionalizzato i beni degli italiani, è vero anche che con l'accordo del 1948 a Belgrado tra Italia e Jugoslavia, l'Italia si assumeva l'onere di risarcire gli esuli dei «mandati a vendere» alla Jugoslavia, trasformando di fatto la questione degli esuli giuliano-dalmati in una questione prettamente politica,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa di competenza, in particolare di carattere normativo, al fine di risolvere in modo chiaro, univoco e definitivo la questione degli indennizzi agli esuli giuliano-dalmati, affrontando il dramma dell'esodo come questione politica fondante del nostro Paese al termine del secondo conflitto mondiale.
(1-00428) «Sandra Savino, Marti, Fucci, Petrenga, Lainati, Latronico, Faenzi, Polidori, Parisi, Riccardo Gallo, Romele, Laffranco, Marotta, Palese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Iugoslavia

indennizzo

nazionalizzazione

espropriazione

seconda guerra mondiale

cittadino della Comunita'